Venezuela, nasce la Borsa Socialista: Chavez assicura alti rendimenti

L’emancipazione è una delle caratteristiche più ricorrenti nella storia del Venezuela: nel 1811 la nazione sudamericana fu infatti capace di essere il primo stato latino-americano a chiedere l’indipendenza dalla Spagna, un primato di cui andare fieri. L’ultima novità che riguarda la Repubblica Bolivariana non avrà la stessa portata storica di quella appena citata, ma sicuramente avrà dei risvolti importanti dal punto di vista finanziario. Hugo Chavez ha intenzione di dar vita a un vero e proprio Mercato Pubblico Obbligazionario impostato sul modello socialista e controllato dal governo di Caracas: l’obiettivo del vulcanico presidente venezuelano è quello di offrire agli investitori locali degli ottimi rendimenti, in modo da stimolare il comparto del risparmio, consentendo allo stesso tempo alle compagnie nazionalizzate di ottenere adeguati finanziamenti.


La piazza finanziaria in questione comincerà ad essere attiva a partire dal prossimo mese di dicembre e offrirà, sempre secondo le parole di Chavez, delle opportunità molto interessanti in diverse direzioni. L’ultimo anno economico è stato piuttosto singolare in questa nazione: sono state chiuse dodici banche e quaranta agenzie di intermediazione a causa di tassi di cambio artificiali e fraudolenti; ora, ai risparmiatori del paese dovrebbero essere garantite tutte le operazioni, una importante boccata di ossigeno dopo la caduta a picco della borsa privata di Caracas, ribasso che dura ormai da tre anni a questa parte. La legge in questione è proprio il risultato di tale crisi del credito e del brokeraggio.

Il consiglio di Chavez è molto semplice: non occorre spendere tutti i bonus che si hanno a disposizione nell’arco dell’anno, ma puntare sugli investimenti borsistici, dato che lo stato garantirà sempre i capitali con rendimenti importanti. Intanto, il profitto del bond governativo denominato in dollari è cresciuto di venti punti base (+0,2%), assestandosi a 13,23 punti percentuali in base alle stime di JP Morgan: il testo normativo sulla Borsa Socialista, tra le altre cose, autorizzerà ora la cessione del debito.

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