Natexis e Jp Morgan sono pronti ad offrire fondi monetari

Il mercato dei fondi comuni di tipo monetario, vale a dire quegli strumenti in cui il denaro ceduto viene usato per l’acquisto di titoli di Stato nazionali o esteri, aveva bisogno di una fresca ventata di novità: quest’ultima è arrivata finalmente con una offerta congiunta, visto che sia JP Morgan Chase, società globale di servizi finanziari con oltre novanta milioni di clienti a disposizione, che Natixis, banca francese di investimento (la sede centrale si trova a Parigi, mentre i due azionisti di riferimento sono Banque Populaire e Groupe Caisse d’Epargne), nonché controllata della prima, sono pronte a lanciare sul mercato di riferimento questi specifici prodotti. C’è un intento ben preciso in questo senso, dato che si vuole riconquistare in qualche modo la fiducia dei risparmiatori, sempre più intimoriti dagli effetti provocati dalla crisi globale e intenzionati a ricominciare dall’inizio per quel che concerne l’allocazione dei loro capitali.


C’è una ricerca che ha reso noto questa innovazione ed è quella di Crand Data Llc, la quale ha messo in luce come l’offerta possa divenire concreta a breve, grazie, in particolare, a una scadenza media delle partecipazioni in cui andranno a investire tali fondi monetari, con un arco temporale fisso pari a dieci giorni o anche meno, un valore nettamente inferiore rispetto a quello che presentano gli altri fondi delle compagnie concorrenti. Che cosa si spera di ottenere con delle scadenze così brevi?

La scelta è dettata soprattutto dal fatto di voler consentire ai manager e ai clienti di avere una via di uscita rapida e semplice dagli strumenti di una società emittente che si trova in una situazione di relativa difficoltà finanziaria; in questo modo, quindi, si mira a riassestare le posizioni in questione, mediante delle opportune soluzioni che conducono ad altre emissioni di durata minore, oppure, in alternativa, con il posizionamento momentaneo dei capitali in liquidità.

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