Oro e argento: nuove scommesse degli investitori

Il mese di gennaio è stato uno dei peggiori per i metalli preziosi e le loro performance, ai minimi dopo oltre due decenni: ora, però, gli investitori finanziari hanno a disposizione ben 102 miliardi di dollari per scommettere sul rialzo dei prezzi in tale comparto, così da accumulare più riserve auree rispetto alle banche centrali e più argento rispetto alle dotazioni americane. Le stime parlano chiaro, gli analisti si attendono una crescita dell’argento pari al 23% prima della fine di quest’anno e di altri venti punti percentuali in relazione all’oro. Tra l’altro, Ubs ha previsto la più forte domanda industriale dal 1990 (argento) e la seconda maggior vendita di prodotti collegati all’andamento del biondo metallo.


L’utilizzo del bianco elemento, invece, viene sempre più sfruttato in diverse maniere, dai pannelli solari agli schermi al plasma. Intanto, lo Standard & Poor’s Gsci Precious Metals Index è calato del 6,5% a gennaio, il peggior declino da diciannove anni a questa parte; l’oro scambiato a Londra è ancora in fase di stallo. I soggetti che sono maggiormente interessati a strumenti come Etf ed Etc collegati all’oro appunto, detengono circa duemila tonnellate dello stesso, vale a dire all’incirca 88 miliardi di dollari: tali scambi hanno rappresentato il 21% dell’intera domanda di investimenti dello scorso anno, così come emerge da una ricerca della società londinese Gfms Limited.

Gli hedge fund, al contrario, hanno tagliato le loro scommesse sui rialzi dei metalli preziosi e quindi vantano una posizione bullish su più di 150mila contratti futures, quasi il triplo della media degli ultimi diciotto anni. Quale può essere il rischio principale in questo momento? Un possibile miglioramento dell’outlook economico potrebbe portare a un calo del fascino dei metalli come bene rifugio e qualche segnale già arriva dall’Msci World Index in crescita sin dall’inizio del 2011 e dalle ottimistiche previsioni del Fondo Monetario Internazionale sulla crescita economica globale.

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