Il Sudafrica pensa a dei covered bond per ridurre i costi bancari

La South Africa Reserve Bank, istituto di credito centrale della nazione africana, sta considerando con una certa attenzione la vendita di covered bond: lo strumento in questione, obbligazioni molto sicure e garantite ma non ancora accessibili alla clientela retail, verrà sfruttato soprattutto per ridurre in maniera consistente i costi di indebitamento nei confronti dei prestatori. Dovranno comunque essere approntate delle opportune regole in tal senso e solo in quel caso si potrà assistere alla cessione dei titoli. Tra l’altro, questi bond, i quali vantano un utilizzo pioneristico nella Prussia del diciottesimo secolo, sono in grado di ottenere i più alti rating creditizi, visto che sono garantiti da prestiti del settore pubblico.


Il Sudafrica rappresenta la principale economia del “continente nero”, dunque gli investitori vi rivolgono uno sguardo piuttosto attento; le banche del paese potrebbero risparmiare tra il 20 e il 38% dei loro costi totali tramite questa vendita secondo quanto stimato da Moody’s, anche se non sarà semplice scalfire l’architettura normativa del Banks Act che attualmente vige. Come ha specificato Bruce Stewart di Nedbank Capital, si tratta essenzialmente di una ricerca dei metodi più economici per ottenere dei finanziamenti. I covered bond sono stati creati appositamente da Federico il Grande di Prussia nel 1770 alla luce delle pressanti richieste di credito da parte degli aristocratici: al giorno d’oggi, invece, essi rappresentano il 46% delle emissioni totali degli istituti europei e delle opportunità simili a quella sudafricana potrebbero ripetersi a breve in paesi come il Canada, la Nuova Zelanda e l’Australia.

La domanda degli stessi investitori per detenere tali prodotti denominati in euro è scesa di 152 punti base (-1,52%) secondo Bank of America: lo spread è risultato in calo negli ultimi tre mesi e questa statistica rappresenta un altro dato di cui tenere conto. Nel caso di una vendita, i covered bond avrebbero allora la priorità rispetto al debito non garantito.

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