Goldman Sachs: i Cds salgono ai massimi dell’ultimo mese

Il costo per proteggere il debito emesso da Goldman Sachs è salito ai massimi livelli dell’ultimo mese: il rialzo è stato favorito, in particolare, dall’annuncio di una indagine in merito alla crisi finanziaria, la quale avrebbe appurato truffe e raggiri nei confronti della clientela. I Credit Default Swap dell’istituto statunitense sono pertanto cresciuti di 4,2 punti base, attestandosi a quota 115,5. A conti fatti, si tratta del record verso l’alto dallo scorso 17 marzo. La stessa banca d’affari newyorkese ha comunque smentito in maniera categoria di aver attuato azioni di questo tipo nei confronti dei propri risparmiatori, rivendicando la propria trasparenza e buona fede. Tra l’altro, anche i Cds degli altri principali istituti a stelle e strisce sono incrementati, come ad esempio quelli relativi a Morgan Stanley (3,6 punti base di aumento) e JPMorgan Chase (2,8 punti).

Come è noto, questi specifici strumenti finanziari pagano all’acquirente il valore facciale, ma soltanto nell’ipotesi in cui un prestatore venga incontro alle sue obbligazioni, un valore che è inferiore a quello del debito finito in default: ogni singolo punto base equivale a mille dollari ogni anno, in relazione a un contratto che tende poi a proteggere dieci milioni di dollari di debito. Altri dati molto interessanti sono stati quelli di Citigroup, i cui swap sono aumentati di 1,5 punti base, e quelli di Wells Fargo (+1,2 punti); infine, rilevante è stato anche l’incremento fatto registrare da Bank of America, con ben 2,7 punti base da aggiungere alla quotazione complessiva.

Intanto, il Markit Cdx North America Investment Grade Index, l’indice che gli investitori finanziari sfruttano per speculare contro le perdite o sul credito, è leggermente calato, secondo quanto pubblicato dal gruppo omonimo. Bisognerà monitorare in modo costante le performance di questi contratti, visto che essi tipicamente sono in fase di declino quando la fiducia dei sottoscrittori migliora, mentre fanno registrare dei rialzi nel momento in cui la stessa confidenza si deteriora.