Piraeus Bank: in rialzo le cedole delle obbligazioni

Piraeus Bank e Efg Eurobank Ergasias sono riuscite ad aumentare l’importo delle loro cedole obbligazionarie: si tratta ovviamente di bond emessi proprio da questi istituti ellenici, un incremento che dovrebbe consentire un migliore finanziamento da parte della Banca Centrale Europea. Nel dettaglio, Piraeus ha accresciuto l’interesse relativo ai propri pagamenti fino a 8,1 miliardi di euro: il riferimento, in questo caso, va ai titoli a tasso variabile che giungeranno a scadenza nel 2013 e che sono stati in grado di superare di ben dodici punti percentuali l’Euribor (Euro Interbank Offered Rate). Per quel che concerne invece Eurobank, c’è da dire che l’aumento del margine dei sei bond messi a disposizione ha consentito di assestare il totale a quota 13,6 miliardi di euro.


Questi specifici strumenti rappresentano una garanzia collaterale di primo livello per la Grecia, soprattutto in relazione ai prestiti che dovranno provenire dall’Eurotower di Francoforte. Il rialzo dei coupon in questione, secondo gran parte degli analisti, deve essere letto come un aumento dell’ammontare dei prestiti comunitari, la creazione di valore e liquidità molto utili al governo di Atene. George Poulopoulos, direttore finanziario di Piraeus Bank, ha fatto sapere che le maggiori cedole sono in grado di riflettere meglio le attuali condizioni del mercato: in particolare, i bond che stiamo approfondendo vengono sia quotati che ritirati dall’emittente greca, pertanto non vi può essere alcun tipo di impatto sui risultati finanziari.

Gli istituti di credito della Grecia sono gli unici capaci di finanziarsi mediante il lancio di bond garantiti dal governo: i depositi di questi gruppi, comunque, sono calati a marzo a quota 199,2 miliardi di euro, a conferma che la situazione è ancora preoccupante. C’è poi da aggiungere che i rendimenti dei titoli a tre anni sono cresciuti negli ultimi tredici mesi, passando dal 5,71% all’attuale 24,86%, una percentuale redditizia ma che segnala anche il forte rischio di default.

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