Kansai Electric: la crisi nucleare blocca le nuove obbligazioni

Kansai Electric Power può essere definita una delle principali “vittime aziendali” della crisi nucleare giapponese: la compagnia nipponica, conosciuta anche come Kanden, ha infatti deciso di posticipare a data da destinarsi la vendita dei bond decennali che erano previsti per questo mese. La scelta è dovuta, in particolare, dai rendimenti economici eccessivamente alti delle utilities nazionali, il che equivale a dire che i rischi di un default sono davvero molto vicini. L’azienda di Osaka ha precisato di aver cambiato idea in merito a questa cessione obbligazionaria alla luce delle condizioni di mercato attuali, le quali stanno cambiando in maniera fin troppo rapida. L’annuncio ufficiale è giunto anche da Nomura Holdings, la società che era incaricata della gestione finanziaria dell’operazione insieme ad altri quattro istituti di credito.


Nel dettaglio, la vendita della prossima settimana avrebbe riguardato dei bond a dieci anni e per un importo complessivo di venti miliardi di yen (circa trecento milioni di euro). La principale centrale nucleare di Kansai Electric è Mihama, la quale si trova nella prefettura del Fukui, a un centinaio di chilometri da Fukushima. Non è un caso che dall’11 marzo scorso, giorno del terribile tsunami che ha provocato la crisi nucleare, le compagnie energetiche non si siano più avventurate in ambito finanziario: gli spread relativi a tali utilities sono ormai giunti a livelli da record, di gran lunga superiori perfino ai titoli equivalenti emessi dal governo di Tokyo.

Probabilmente bisognerà aspettare il mese di settembre per veder quotato o ceduto un titolo di questo tipo e con queste società emittenti, anche perché i prestiti potrebbero risultare molto più convenienti per gli investitori. L’ultima obbligazione di Kanden risale al 2 dicembre dello scorso anno, quando furono ceduti bond decennali per un ammontare complessivo pari a trenta miliardi di yen e un ritorno economico pari all’1,28%: sembra quasi preistoria rispetto alle condizioni attuali e invece si tratta soltanto di sei mesi fa.

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