Titoli di Stato: Btp oltre il 6%, spread Bund sui massimi

Giornata di altissima tensione su tutti i fronti; l’intervento del Giappone durante la notte per stabilizzare il cambio della sua moneta sembra essere andato a buon fine anche se le conseguenze a medio periodo restano incerte e ci si prepara a nuove manovre. All’apertura del mercato Europeo la debolezza è palpabile ed all’Italia arriva il colpo di grazia dei titoli di stato a far affondare il listino preparando un close negativo per la prima della nuova ottava.

I rendimenti dei BTP schizzano oltre il 6% sfiorando il 6.20% mentre lo spread con il Bund sorpassa ancora 400 portandosi a 410; sembra ormai inevitabile che il differenziale sia destinato ad aumentare per arrivare a 450 punti dove poi stabilizzarsi, portando il rischio Italiano a livelli decisamente alti per un Paese come il nostro.

L’accostamento con la Grecia dovrebbe far capire quanto il nostro Paese ha bisogno di reali misure contro la crisi imminente mentre l’unica cosa che è stata fatta a livello internazionale è l’acquisto dei titoli da parte della BCE che, come abbiamo già detto, ha fatto rifiatare i mercati quel tanto che basta per capire che nulla è cambiato.

Se le previsioni per l’Europa sono negative, quelle Italiane sono ben peggio visto che la divergenza di cui abbiamo già parlato sul mercato azionario locale rispetto a quello Europeo peserà maggiormente in un periodo di crisi piuttosto che in uno di salita, andando ad incidere in maniera significativa anche su i titoli di Stato, che come “feedback” aiuteranno a svalutare ancora di più la fiducia sulle società italiane in una reazione circolare che si sta cominciando a temere in questo periodo.