Kexim conquista gli investitori grazie ai Samurai Bond

Export-Import Bank of Korea, banca coreana che è meglio nota con l’acronimo Kexim o Eximbank, ha emesso ben cento miliardi di yen (circa 1,5 miliardi di euro) di Samurai Bond: si tratta di un vero e proprio record per quel che concerne offerte di questo tipo, un livello massimo che ovviamente si riferisce a un prestatore che fa capo alla Corea del Sud. La vendita in questione include anzitutto 51,4 miliardi di yen in titoli obbligazionari che beneficiano della scadenza a due anni e di un rendimento pari a 1,11 punti percentuali. Questo vuol dire che il ritorno economico appena menzionato è superiore rispetto al tasso swap denominato in valuta nipponica di settanta punti base.

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Il resto della cessione, 41,2 miliardi di yen per la precisione, prevede una maturazione maggiore, ovvero tre anni complessivi, e un rendimento dell’1,25%, il che equivale a dire che i punti base al di sopra del sottostante sono ottantatre. Il prestatore asiatico, la cui proprietà è in larga misura statale, ha anche provveduto a offrire 7,4 miliardi di yen di Samurai Bond, strumenti finanziari che sono previsti in scadenza nel 2017 (la durata è dunque quinquennale), con uno spread che si è attestato a quota novanta punti base. Questa specifica tipologia di prodotti si contraddistingue per la sua vendita in Giappone, ma con le operazioni che sono condotte in porto da emittenti stranieri; il boom di questi ultimi è stato evidente, tanto che gli investitori sono sempre più conquistati dagli alti rendimenti.

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I titoli di Europa e Stati Uniti non convincono allo stesso modo, a causa della grave crisi finanziaria che imperversa, queste obbligazioni non subiscono invece la stessa sorte. Come hanno spiegato diversi analisti giapponesi, sembra che gli stessi investitori si siano rivolti all’offerta di Kexim dopo una sorta di processo di eliminazione e valutando l’ambiente attuale.