Standard & Poor’s mette in credit watch Banca MPS

Tra la giornata di oggi e quella di ieri il settore bancario si è fortemente rivalutato; da “zavorra” per l’indice FTSE-Mib e per tutta Piazza Affari si è trasformato da un giorno all’altro ad artefice della ripresa che ora festeggia i 12700 punti di indice raggiunti.

Il settore guadagna nel complesso il 2,60% a più di un ora dalla chiusura del mercato; in testa, sia all’indice settoriale sia all’indice delle blue-chips, c’è Mediolanum che guadagna oltre il 7,50%, seguita da Mediobanca con un progresso del 6,20% e Banca Popolare dell’emilia Romagna in terza posizione a +5.95%. Immediatamente dopo troviamo Banca MPS che nel settore è l’unica finita nel mirino delle agenzie di rating.

Mentre la ripresa sembra essere stata avviata, con l’eurozona che recupera terreno e Wall Street che tenta di consolidare i 12800 punti di Dow Jones, Standard & Poor’s accende i riflettori su Monte dei Paschi di Siena mettendo in “credit watch” il rating di lungo e breve termine.

Secondo il colosso americano l’istituto avrebbe avuto un sensibile calo degli utili ed un peggioramento dell’attivo, che ora potrebbero costargli uno “step” di rating. La crescente necessità di nuovo capitale da parte del gruppo rende vulnerabile il titolo ed un eventuale declassamento da parte di S&P si tradurrebbe in una nuova ondata di vendite che altro non farebbe se non peggiorare ulteriormente la situazione.

BANCA MPS PUNTA ALLE POLIZZE PER FAR CRESCERE I RICAVI

Entro i prossimi due/tre mesi il rating potrebbe essere rivisto al ribasso (attualmente è BBB/A-2). Le indiscrezioni sollevano forti “preoccupazioni sul riassetto. Sappiamo che ha ancora delle necessità patrimoniali e si potrebbe configurare un nuovo intervento del Tesoro, come dicono i giornali. In una fase di debolezza dei bancari è quella che viene più massacrata seguita dal Banco Popolare”

FABRIZIO VIOLA NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO BANCA MPS

Anche se “la qualità dell’utile è deteriorata più della media del settore” in fin dei conti anche MPS ha le stesse condizioni degli altri istituti del settore e come tutti i titoli del listino di Piazza Affari esce da una crisi (non ancora del tutto finita oltretutto). Il mercato, tenendo conto di queste osservazioni, non ha “penalizzato” in borsa il titolo che ora guadagna ancora il 5,45% con le azioni scambiate intorno a 0.1970 euro.

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