Google, Governo USA vuole “spezzettarla”

Google rischia di essere letteralmente spezzettato da parte del Governo americano per mettere un punto al suo monopolio all’interno del settore delle ricerche online.

Cosa potrebbe accadere a Google

Non è una novità che le diverse amministrazioni statunitensi abbiano focalizzato la propria attenzione sul rispetto della concorrenza da parte di Google. Va detto che si tratterebbe di un tentativo davvero senza precedenti di limitare quella che è forse l’azienda tecnologica più forte al mondo. Rumors a riguardo erano già usciti qualche settimana fa.

A confermare quella che potrebbe essere l’intenzione nel governo americano è il Financial Times online, riprendendo ciò che è emerso da un documento del Dipartimento di Giustizia. Arrivato dopo la vittoria di un caso storico ad agosto dove è stato riconosciuto da un giudice che Google abbia violato la legge antitrust. Fu proprio in quel momento che si iniziò a parlare di un possibile spezzatino di Google. Ora esiste però un documento nel quale sarebbero elencate dettagliatamente le sanzioni che potrebbero essere applicate per questa grande del Big Tech.

Rimedi definiti strutturali e comportamentali che impedirebbero all’azienda di utilizzare il sistema operativo Android, l’app store Play e il browser Chrome per favorire il proprio motore di ricerca rispetto agli altri. Tra le possibilità prese in considerazione vi è anche quella che Google condivida i propri dati di ricerca con le sue concorrenti. Limitando, tra l’altre cose, i suddetti per l’addestramento di prodotti e modelli basati sulla intelligenza artificiale generativa.

Pronte sanzioni di diversa tipologia

Il giudice Mehta, al quale il caso è stato affidato, potrà contare su questo documento di ben 32 pagine depositato dal Dipartimento di Giustizia per la sua decisione. Al suo interno è infatti contenuto sia un rimedio iniziale che quelli da applicare per arrivare alla seconda fase dove le sanzioni dovranno essere applicate.

Lo scorso agosto è stato riconosciuto come Google abbia speso miliardi di dollari per dar vita ad accordi esclusivi capaci di mantenere il monopolio illegale sulle ricerche. Una sentenza simile si ebbe 24 anni fa quando il Dipartimento di Giustizia ottenne una sentenza di scioglimento per Microsoft. In quel caso l’accusa era quella di aver soffocato illegalmente la concorrenza e la sentenza fu annullata un anno dopo.

Se Google fosse costretta a spezzettarsi per via della sentenza antitrust ci troveremo davanti a un avvenimento senza precedenti. Sarà interessante vedere cosa Google sarà pronta a depositare come proposta nella seconda fase del processo. Cambiamenti così epocali non devono essere presi sottogamba. Avrebbero infatti conseguenze devastanti non solo per gli utenti ma anche per l’occupazione.

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