Sudafrica 2010: il rischio elettricità potrebbe favorire gli Etc

mondiali2010-300x232Mancano ormai pochi mesi ai Mondiali sudafricani di calcio, un evento sportivo molto atteso, ma che potrebbe anche avere degli importanti risvolti dal punto di vista degli investimenti finanziari: sul paese africano incombe infatti un possibile rischio di blackout elettrico, un’eventualità che è strettamente correlata alla ingente domanda che si attende in relazione alla manifestazione. Un eccesso di domanda elettrica vuol dire quindi una notevole difficoltà nel far fronte alle richieste di consumo e, di conseguenza, maggiori pressione verso l’alto per quel che concerne i prezzi delle materie prime. Tra l’altro, già due anni fa Eskom, la società statale sudafricana, si era vista costretta a ridurre drasticamente l’offerta, visto che la produzione del carbone per l’energia elettrica era stata danneggiata dalle piogge di quel periodo.

 

In quel caso, vi furono effetti non irrilevanti in relazione alle principali materie prime del paese: ad esempio, le quotazioni del platino subirono una importante impennata verso l’alto, superando addirittura i 2.100 dollari in breve tempo (il Sudafrica è il terzo produttore mondiale di questo metallo). Lo stesso discorso può essere fatto poi per il ferrocromo e il palladio, i cui prezzi schizzarono letteralmente verso picchi mai registrati prima. Secondo gli analisti, il blackout che potrebbe verificarsi in concomitanza con i Mondiali dei prossimi mesi di giugno e luglio potrebbe essere anche più grave di quello del 2008, quindi si prospetta una stagione di rialzi improvvisi per le principali commodity presenti in Sudafrica.

 

La domanda diventa quindi automatica: come si può approfittare, dal punto di vista degli investimenti, di questa opportunità? Lo strumento più indicato è l’Etc e in Italia le possibilità in questo senso non mancano; il consiglio che viene da più parti è quello di modificare appositamente il proprio portafoglio, puntando sul segmento dell’EtfPlus e sugli investimenti in materie prime fisiche o in contratti derivati che osservano da vicino le prestazioni delle materie prime, in modo da posizionarsi nella maniera più corretta nel comparto.

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