Euforia da vino: il certificato sul Brunello rende il 15% annuo

“In vino veritas”, “nel vino c’è la verità” dicevano i latini: è una frase che si addice benissimo alla situazione finanziaria dell’apprezzata bevanda alcolica, una verità finanziaria che può ora essere rivelata ai risparmiatori interessati a questo investimento, visto che si tratta di un’opportunità di cui molti ancora non sono a conoscenza. Il prodotto finanziario a cui si fa riferimento è un certificato sul Brunello di Montalcino (noto vino rosso della Toscana), la cui emissione risale ormai al 1996. In cosa consiste, di preciso, l’opportunità di tale strumento? La quotazione di partenza ammontava a circa 210.000 lire di quel periodo, mentre già quattro anni dopo, al momento della sua scadenza, esso era ormai giunto fino a un valore di 330.000 lire, il che vuol dire che ci troviamo di fronte a un interessante rendimento pari al 15% di rivalutazione per ogni anno che viene considerato.

 

In Italia non c’è la stessa passione per i certificati sul vino come invece accade in territorio francese; le enoteche transalpine, infatti, provvedono solitamente a ricevere le prenotazioni dei soggetti interessati all’investimento, prenotazioni che riguardano un numero variabile di bottiglie del prezioso liquido e da vendere a sconto rispetto al prezzo con cui verrà commercializzato il prodotto negli anni a venire. I vantaggi sono notevoli perché, l’investimento è “proficuo” in qualunque caso, sia in senso positivo, con tutte le relative conseguenze, sia in senso negativo, dato che, nell’ipotesi di rendimenti bassi o al di sotto delle attese, si può beneficiare della qualità del vino acquistato.

Oltre a questa possibilità, esiste anche un’opportunità di investire in uno strumento davvero ufficiale: si tratta dell’offerta messa a disposizione da Nobles Crus (il codice Isin di riferimento in questo caso è LU0332753077), il fondo di investimento che si occupa prevalentemente di attività legate al settore vinicolo. Questo prodotto, già protagonista di ottime prestazioni, è stato proposto nel 2008 da Elite Advisers.