Argentina: ancora sei giorni per la valutazione degli swap

16788_ParmalatBondStrappatiOltre 180.000 detentori italiani dei bond in default relativi all’Argentina sono attualmente rappresentati dall’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini (ente meglio conosciuto con l’acronimo Tfa, vale a dire Task Force Argentina): le ultime notizie dal mondo degli investimenti finanziari riguardano proprio queste obbligazioni, visto che la stessa Tfa ha deciso di spostare al prossimo 12 maggio la data in cui valutare l’offerta di swap del paese sudamericano. La nota dell’associazione, inoltre, ha sottolineato come tale decisione sia stata il frutto di valutazioni e approfondimenti molto prolungati. Si tratta, in estrema sintesi, dell’ultimissima occasione per gli obbligazionisti del nostro paese di ottenere nuovi titoli in cambio di quelli finiti in bancarotta nel corso del 2001.

 

La Tfa è sicuramente una delle parti in causa più importanti in questo senso, rappresentando ben 4,4 dei 19 miliardi dei prodotti attualmente in circolazione e questo solamente per quel che riguarda il mercato italiano. Che cosa c’è invece da dire circa il resto degli obbligazionisti? Quelli più “piccoli” potranno sostanzialmente beneficiare di un’opzione di scambio alla pari e del pagamento in denaro contante degli interessi pregressi. Questi soggetti, poi, hanno tempo fino al prossimo 7 giugno per aderire all’offerta del governo di Buenos Aires, mentre la scadenza intermedia sarà appunto il 12 maggio.

 

Nel caso di un parere positivo all’offerta argentina, così come ha precisato una fonte, non vi sarà alcun problema di scelta in relazione agli obbligazionisti; in effetti, già a partire da lunedì prossimo gli istituti di credito inviteranno i clienti per la valutazione del prospetto. Ci si attende davvero molto dall’operato della Tfa. Quest’ultima ha già dato il via da tempo a un ricorso all’arbitrato internazionale Icsid (International Centre for Settlement of Investment Disputes) per conto dei possessori dei bond, anche se è atteso un giudizio in proposito soltanto per la metà di giugno.

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