Credit Suisse: gli investitori arabi si spostano all’estero

Secondo le ultime rilevazioni di Credit Suisse, gli investitori arabi dell’area del Golfo starebbero accrescendo le loro opportunità di rendimento anche al di fuori della regione di appartenenza, alla luce dei contatti sempre maggiori con i mercati emergenti e il settore del real estate: l’intento finanziario, in questo senso, è quello di diversificare le holding in portafoglio, come ha precisato la stessa società elvetica. Ciò che è emerso è che dopo il 2001 gli investitori del Medio Oriente hanno cominciato a guardare ai mercati domestici, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, tanto che la percentuale è cresciuta di oltre 25 punti base. A partire dal 2010 e con le note vicende economiche e finanziarie degli ultimi due anni, adesso si punta a diversificare le strategie, magari aumentando l’interesse nei confronti dell’America Latina, in cui la crescita è piuttosto robusta e si vuole partecipare a questa tendenza più che positiva.

 

I paesi arabi del Golfo (in questo novero possiamo sicuramente ricomprendere il Kuwait, il Qatar, il Bahrain e l’Oman) sono in grado da soli di fornire il 20% delle disponibilità totali di petrolio, pertanto la loro influenza finanziaria non è indifferente: inoltre, il Medio Oriente può vantare più di 400.000 milionari, secondo quanto fatto rilevare da Bank of America. Intanto, proprio nel corso di questo mese la Qatar Investment Authority, il fondo sovrano del paese del Golfo Persico, ha provveduto a investire ben 2,8 miliardi di dollari nella Agricultural Bank of China, in modo da portare avanti un’interessante ipo; la Kuwait Investment Authority ha invece pronti 800 milioni di dollari per la stessa partecipazione azionaria.

Occorre prestare la massima attenzione soprattutto al settore immobiliare, visto che il real estate si candida a essere una delle destinazioni finanziarie più importanti per gli investimenti: Credit Suisse ha circa 250 dipendenti in questa zona con uffici in otto città della regione e rappresenta un consulente privilegiato per la stessa Autorità del Qatar.