Allianz stima una raccolta stabile di premi nell’Europa dell’est

Sono ben trentasette i punti percentuali relativi al ribasso subito dalla raccolta dei premi della regione dell’Europa centro-orientale, considerata da alcuni come la zona in grado di favorire i progressi dell’intera Unione Europea: un calo piuttosto pesante, ma per il momento si tende a non dare troppa enfasi a questo evento, se è vero come è vero che Allianz, la nota compagnia tedesca attiva nel campo delle assicurazioni, si è affrettata ad annunciare una raccolta premi definita sostanzialmente come “stabile”. Quali sono allora i reali problemi della regione e dove bisogna leggere con maggiore fiducia la verità? C’è un primo dato che balza agli occhi in questo senso. In effetti, il totale di questi specifici strumenti finanziari ha fatto registrare un incremento pari a cinque punti percentuali: ciò vuol dire che si è passati da 1,9 a 2 miliardi di euro, se si effettua il confronto tra il periodo attuale e lo stesso riferimento di un anno fa.

Cosa c’è da dire invece degli altri dati statistici? Anzitutto, il risultato operativo della zona in questione, come ha riferito sempre Allianz, è in caduta libera, come già sottolineato quando si accennava al -37%: l’ammontare complessivo è giunto ormai fino a quota cento milioni di euro.

Ciò è stato provocato, in gran parte, dalle differenti performance realizzate dalle diverse divisioni, con il ramo vita e quello relativo alla copertura sanitaria che sono riusciti a proseguire il loro importante ritmo di crescita; al contrario, il ramo danni è quello che più di tutti ha risentito dell’effetto negativo provocato dalle perdite collegate ai fenomeni naturali che si sono verificati nel corso del secondo trimestre del 2010. Entrando nel dettaglio, poi, bisogna aggiungere come le nazioni più in difficoltà sono state la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Slovacchia, la Polonia, la Romania e la Bulgaria, nonostante Allianz si sia mostrata soddisfatta per quel che riguarda la gestione delle varie richieste di copertura.