Amundi: pronti quattro nuovi Etf sui mercati emergenti e nordici

Borsa Italiana, più precisamente il proprio segmento EtfPlus, accoglierà nel corso della giornata di oggi quattro nuovi Exchange Traded Funds di sicuro impatto: si tratta dell’offerta lanciata da Amundi Asset Management, la società attiva nella gestione degli assets finanziari e sussidiaria di Société Générale e Crédit Agricole, la quale ha pensato bene di diversificare in maniera piuttosto ampia il portafoglio degli investitori. Entrando maggiormente nel dettaglio, i prodotti in questione saranno Amundi Etf Msci Emerging Markets, il quale osserverà da vicino le performance delle principali piazze emergenti, Amundi Etf Msci Nordic (il riferimento va alle nazioni nordiche, soprattutto quelle scandinave, Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia), Amundi Etf AAA Govt Bond Euromts e Amundi Etf Global Emerging Bond Markitiboxx.

La negoziazione vera e propria, comunque, comincerà soltanto domani. Bisogna inoltre precisare che riguardo ai fondi collegati ai mercati emergenti e ai paesi nordici, il segmento di quotazione sarà quello degli Oicr, sigla che identifica gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, ovvero gli enti che investono in prodotti o denaro raccolto tra il pubblico di risparmiatori. Quali sono le altre caratteristiche di questa offerta in salsa francese? Anzitutto, c’è da dire che la valuta di negoziazione sarà inevitabilmente l’euro; poi, il differenziale massimo di prezzo varierà molto, da un minimo dello 0,5% per quel che concerne l’Etf relativo ai governi con rating pari ad AAA fino a un massimo del 2% in relazione al Markit Iboxx.

Ovviamente i titoli non saranno lanciati nella medesima quantità, ma vi sarà una netta preponderanza di strumenti collegati alle piazze emergenti (oltre 31 milioni), seguiti a ruota da quelli nordici (600mila), quelli obbligazionari (400mila) e infine quelli governativi (i restanti 50.000). Gli indici sono sostanzialmente di due tipologie, vale a dire Total Return e Total Return Net, con dividendi capitalizzati e a cadenza semestrale e delle commissioni totali annue anch’esse molto differenziate, comprese tra lo 0,14% e lo 0,45%.