L’investimento sicuro dei conti di deposito

conti-deposito-pronti-contro-terminePer un investimento che sia sicuro, senza rischio e con un accettabile rendimento, si possono prendere in considerazione i conti di deposito. Questa tipologia di investimento prevede di vincolare le somme e ottenere un rendimento che è più alto di quello che si riceverebbe con i conti correnti. Inoltre, diversi conti di deposito offrono la possibilità di svincolare le somme in anticipo in caso di necessità di denaro prima della scadenza dell’investimento così come è stato pattuito con la banca.

La sicurezza degli investimenti con i conti di deposito è alta e garantita dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Nazionali. Alla sicurezza si lega anche la comodità di un investimento che non richiede altro che il “parcheggio” delle somme in banca per un determinato periodo e permette, come detto, di ritirare il denaro nel caso in cui sia necessario.

Per un investimento con i conti di deposito che sia solido e sicuro è bene rivolgersi a quelle banche che aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Nazionali. In alternativa, sono sicure anche quelle banche che fanno riferimento a fondi di tutela di altri Paesi europei autorizzati a operare in Italia. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Nazionali garantisce i conti di deposito con una copertura fino a 100 mila euro.

La questione dell’affidabilità finanziaria di una banca è molto importante per fare questo tipo di investimento. Si può consultare il rating di una banca o chiedere l’accesso alle informazioni pubbliche. Nel caso di banche quotate in Borsa queste informazioni sono più trasparenti e dettagliate.

Portafogli coraggiosi, un nuovo strumento per tornare ad investire in sicurezza

un nuovo strumento per tornare ad investire in sicurezza

È ancora possibile fare degli investimenti che garantiscano un alto rendimento nel futuro?

Questa è una domanda alla quale è molto difficile dare una risposta soprattutto per chi non ha mai avuto molta dimestichezza con la finanza ma vorrebbe che i suoi risparmi fossero messi a frutto.

I mercati finanziari sono profondamente cambiati nel corso di questi ultimi anni e alcuni degli strumenti finanziari di investimento più comuni non sono più sicuri e garantiti come lo erano prima della crisi. Tra gli strumenti che hanno subito un maggiore cambiamento ci sono le obbligazioni che hanno visto cadere in picchiata i loro rendimenti.

Tre consigli per chi vende casa

Il calo che ha interessato il mercato immobiliare italiano in questi anni ha ridotto in generale non solo il valore commerciale degli immobili, ma anche il numero totale delle compravendite effettuate nel periodo.

Di conseguenza, per tutti coloro che in questo periodo hanno deciso di vendere la propria abitazione, i tempi di attesa sono diventati più lunghi. A complicare il quadro, inoltre, contribuiscono anche l’attuale morsa del credito che interessa il sistema bancario, alquanto restio a concedere mutui, e le condizioni di precarietà diffuse nel mondo del lavoro, che non incentivano gli istituti di credito a concedere finanziamenti ipotecari per l’acquisto di abitazioni.

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Investire sul lusso

14-prada_logo1Nell’ultimo periodo caratterizzato dalla crisi a livello sia italiano ed europeo sia, per certi versi, mondiale, c’è un settore che non solo ha retto, ma ha anche ampliato il suo mercato e raggiunto risultati di crescita interessanti. Questo è il mercato del lusso i cui Paesi leader sono l’Italia e la Francia. Un settore che ha mostrato una crescita prevista anche per i prossimi anni, anche se minore di quella registrata quest’anno.

Con questi risultati, il mercato del lusso trova sempre più investitori interessati. E i dati sui più ricchi in Borsa conferma l’importanza del mercato del lusso a livello mondiale. Nella classifica delle prime dieci aziende quotate in Borsa, quattro appartengono al settore del lusso. Al primo posto c’è un’azienda del fashion degli imprenditori Patrizio Bertelli e Miuccia Prada con un patrimonio quotato in 14,8 miliardi di euro. Al secondo posto c’è Leonardo Del Vecchio di Luxottica con 14,6 miliardi di euro. Al nono posto Diego e Andrea Della Valle con 2,6 miliardi di euro e al decimo posto la famiglia Ferragamo con 2,5 miliardi di euro. Queste sono aziende del lusso che va dalla moda alle calzature e a gli accessori che sono conosciute in tutto il mondo. Delle vere e proprie società internazionali che non conoscono crisi e che aumentano il loro fatturato. Queste aziende italiane, quindi, mostrano risultati di crescita in una fase in cui il nostro Paese è in recessione. E poi la diminuzione del livello di crescita della Cina, la crescita più bassa delle aspettative dell’India e l’incertezza del Brasile sono elementi che sembrano non avere influenzato i risultati di queste società.

Per i mercati, le società del lusso hanno un valore che è più alto di 23,4 rispetto agli utili previsti per il 2014. La situazione è ancora ottima nonostante molte società del lusso hanno iniziato a diminuire le stime sui profitti.

Il mercato immobiliare si sta riprendendo secondo i dati di Nomisma

aedes-azioni-immobiliare-obiettivi-strategici-importanti-raggiuntiL’osservatorio sul mercato immobiliare, gestito da Nomisma, parla di piccoli ma importanti segnali di ripresa del settore. Dopo anni di crisi estremamente dura e di compravendite diminuite in maniera vertiginosa, in questo periodo sembra che la tendenza alla stabilizzazione si stia imponendo per il mercato immobiliare, anche se i dati di crescita sono previsti per i prossimi anni. Secondo i dati, le compravendite in Italia sono ancora in calo, ma dell’8,3%, facendo quindi registrare una diminuzione decisa rispetto ai dati di flessione elevata registrata lo scorso anno nello stesso periodo. Infatti, nel 2012 il dato era di compravendite in calo del 25,8%.

Nomisma vede in questi dati una tendenza alla stabilizzazione del mercato immobiliare per effetto della probabile conclusione della spinta recessiva.

Le previsioni per il prossimo anno sono di una crescita delle compravendite che si dovrebbe aggirare attorno al 9%. Una situazione economica che lascia immaginare la continuazione dell’aggiustamento dei prezzi degli immobili, iniziato dopo la caduta delle compravendite e ancora in presente. La previsione è che il repricing continuerà per i prossimi due anni, anche se con una intensità sempre meno efficace.

I dati proposti da Nomisma, nello specifico, mostrano una diminuzione delle compravendite di immobili non residenziali del 7,1%, un risultato sensibilmente migliore del -24,1 fatto registrare l’anno scorso nello stesso mese.

I segnali del mercato immobiliare sono quindi una timida ripresa del quadro congiunturale e di una stabilizzazione. La stabilizzazione della domanda e dell’offerta e il fatto che il mercato si volge maggiormente verso le locazioni, soprattutto nelle città, sono aspetti che identificano la situazione.

Le previsioni sui prezzi dei metalli preziosi per il 2014 e il 2015

Par6689601Investire sui metalli preziosi si è rivelato produttivo negli ultimi periodi, ma la situazione del mercato è in cambiamento e il discorso è da concentrare sullo specifico settore. Vediamo quali sono le proiezioni rispetto al movimento dei prezzi dei metalli preziosi per il 2014 e il 2015 da parte degli esperti di SoGen.

Oro. Il probabile rafforzamento del dollaro, che dovrebbe scaturire dalle scelte della Fed e della Bank of Japan, potrebbero avere una influenza sull’oro causandone il ribasso del prezzo. La crescita della produzione per il 2013 è data in leggero aumento e per il 2014 la quotazione dell’oro dovrebbe essere di 1.125 dollari l’oncia. In ribasso, quindi, rispetto ai 1.400 dollari del 2013. Per il 2015 è previsto un ulteriore ribasso a 1.100.

Argento. Anche per l’argento le indicazioni sono di un ribasso sostanzioso, considerando anche la correlazione con l’oro. Si registra uno scarso interesse degli investitori, per il 2013 è previsto un aumento della produzione e il prezzo per il 2014 dovrebbe essere di 19 dollari l’oncia. Nel 2013 il prezzo dell’argento era di 24 dollari l’oncia.

Platino. Non si aspettano grandi variazioni per il platino. I maggiori controlli sull’inquinamento in Cina dovrebbe portare a una maggiore domanda di convertitori catalitici con conseguente minore offerta per il platino. Per il 2014 la quotazione dovrebbe essere di 1.525 dollari l’oncia. Nel 2013 è di 1.6000 l’oncia e per il 2015 è prevista una crescita a 1.590 dollari l’oncia.

Palladio. Previsioni di crescita per il prezzo del palladio con conseguente interesse degli investitori. Da gennaio il palladio è l’unico tra i metalli preziosi ad avere un andamento in crescita con il +4,8%, mentre nel confronto dei 12 mesi e a +14,8%. Per il 2014 il prezzo dovrebbe essere di 835 dollari l’oncia. Nel 2013 era di 740 l’oncia e nel 2015 è previsto a 850 dollari.

Intesa Sanpaolo lancia i bond in euro a cinque anni

intesa sanpaoloIl gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha proposto oggi i bond in euro a cinque anni, con un rendimento stabilito a 195 punti base sopra il tasso midswab. Per l’obbligazione si registrano ordini oltre il miliardo di euro.

La scadenza è fissata in gennaio 2019 e durante la giornata di oggi sarà specificato il prezzo dell’obbligazione. Intesa Sanpaolo, che ha un rating che va dal BBB+ di Fitch al Baa2 di Moody’s, passando per il BBB di Standard & Poor’s, ha dato mandato per gestire l’operazione alle banche Imi, Morgan Stanley, Hsbc e Bnp Paribas.

L’emissione di bond a cinque anni in euro di oggi segue quella del 29 ottobre relativa sempre a bond a cinque anni, ma in dollari da 1,25 miliardi. I bond a cinque anni in dollari sono stati collocati con successo e il rendimento è del 3,88%.

Per Intesa Sanpaolo la priorità per il 2013 è il dividendo, come confermato da Gian Maria Gros-Pietro, presidente del consiglio di gestione. Si punta alla distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per azione, ma c’è da attendere l’esito della revisione della qualità degli attivi ad opera della Banca Centrale Europea (Bce). Per gli analisti finanziari di Intermonte, è probabile il pagamento di un dividendo simile a quello dell’anno scorso, di 5 centesimi per azione, considerando la buona copertura dei crediti problematici e il livello alto del capitale. Inoltre, al momento non ci sono indicazioni di Bankitalia sulla possibilità di non pagare i dividendi. La solidità del gruppo Intesa Sanpaolo sembra garantire il pagamento del dividendo.

Investimenti sicuri novembre 2013

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701Si continuano a cercare quelli che sono gli investimenti più sicuri per questo 2013 che ormai giunge quasi al termine ma che tuttavia può permettere di compiere ancora operazioni finanziarie decisamente vantaggiose, operazioni che possono incrementare i proprio risparmi con semplici, e soprattutto, sicure mosse finanziarie.

Investire con il social lending

Photo Credits - AFP Stringer - AFP - Getty Images  - 157448199Negli ultimi tempi sta prendendo piede quella che è la social lending. Un termine non molto noto nell’attuale mercato ma che, invece, per chi desidera investire, non dev’essere messo in secondo piano. Infatti, il social lending è una chiara forma d’investimento che si sta sviluppando negli ultimi tempi.

Nuova figura professionale per investire sul lavoro

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701 Photo Credits - Stringer - AFP - Getty Images - 175153105La Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Aut Aut, l’Asl di Reggio, il Comune di Reggio Emilia e il Sistema scolastico provinciale hanno collaborato insieme per creare una nuova figura professionale, il così detto “semplificatore”, che ha la funzione di fare da tramite in quello che è il delicato momento in cui una persona affetta da autismo, passa dalla scuola al mondo del lavoro.

Nuove serie di Buoni Fruttiferi Postali

bancaPer gli amanti dei Buoni Fruttiferi Postali a partire dalla metà di ottobre sono disponibili ben dodici nuove serie, contrassegnate dalle seguenti sigle: “F07”, “R07”, “V03”, “M87”, “P60”, “S21”, “C08”, “L04”, “D45”, “T24”, “G05” e “J40”.

Investimenti immobiliari cosa c’è da sapere

Photo Credits - Fernando Leon - Getty Images Entertainment - Getty Images - 169196530Investire nel mercato immobiliare è chiaramente differente rispetto a quello che è l’investimento che viene fatto per l’acquisto di una casa dove, invece, si deciderà di andare a vivere. Infatti, molte case si presentano molto bene e sono anche ideali per andare a vivere. Tuttavia, l’abitabilità non dev’essere confusa con quello che è l’investimento immobiliare.

Nuovi Btp Italia del Tesoro

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701Ci si avvicina alla nuova emissione dei Btp del Tesoro. Nuovi Btp Italia che verranno emessi dal Tesoro tra il 5 novembre e l’8 novembre 2013. Una nuova emissione che va a ricordare la precedente, una precedete emissione che ebbe un notevole successo.

Conti corrente all’estero e società di gestione patrimoniale indipendente. Il punto su Geneve Invest

Un’osservazione scrupolosa del sistema economico italiano. Il fenomeno dei conti corrente esteri: è sicuro aprirli? Quali sono gli intermediari più affidabili? Realtà vincenti: Geneve Invest

Mettiamo subito in chiaro una cosa: aprire un conto bancario all’estero non è illegale, anzi, è una pratica sancita e tutelata dal diritto internazionale e dal trattato di Maastricht. Allo stesso modo, anche i versamenti su un conto estero, di qualsiasi importo, non sono considerati una pratica illegale quando il trasferimento avviene attraverso un canale finanziario autorizzato, sarebbe a dire una banca od un intermediario residente.

Altro che paradiso fiscale. I tempi in cui gli italiani portavano i soldi in Svizzera nelle valigie di cartone, pregando di non essere fermati da un controllo di frontiera, sono ormai preistoria.

I numeri in questo senso parlano chiaro: secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale fra giugno 2011 e giugno 2012 ben 235 miliardi di Euro sono stati trasferiti, legalmente, dall’Italia verso conti bancari esteri, soprattutto in Svizzera, Lussemburgo e Germania.

Si tratta di una statistica che non lascia scampo: gli italiani hanno deciso di guardare in maniera sempre più convinta agli istituti bancari ed agli intermediari finanziari stranieri. Fra le ragioni di questa tendenza, ormai divenuta strutturale, vi è certamente la necessità, da parte dei risparmiatori, di tutelare i propri capitali da una situazione politica ed economica estremamente instabile.

È infatti lunga la serie di manovre e provvedimenti che nel corso dell’ultimo triennio, e di quello a venire, hanno falcidiato i risparmiatori italiani. Guardando avanti e dunque a quello che sarà, e lasciando perdere quanto già è stato, vale ad esempio la pena soffermarsi sul cosiddetto Fiscal Compact, a molti noto anche come Patto di bilancio europeo o Patto di stabilità. In pratica si tratta infatti di un pacchetto di misure attraverso le quali l’Italia,al pari di tutti gli altri paesi europei ed a partire dal 2015, dovrà veicolare la riduzione del debito in eccesso del 60% del PIL, di un ventesimo all’anno per i successivi venti anni. Un impegno di proporzioni enormi, in termini numerici e che, per dare qualche cifra, obbligherà i governi di qualsiasi colore a manovre finanziarie da 50-60 miliardi di euro ed a sacrifici pesantissimi in quanto a riduzione della spesa pubblica e avanzo primario (che dovrà necessariamente attestarsi intorno al 4%). Evidentemente tutto ciò significherà un ulteriore rallentamento del sistema Italia, per quello che riguarda crescita e rilancio industriale, con conseguenze potenzialmente durissime per il comparto finanziario. A fronte di tutto questo, non diventa dunque difficile comprendere i motivi per i quali sempre più italiani decidono di tenere i propri soldi in conti bancari esteri, lontani dalle minacce di instabilità del mercato nazionale, da un eventuale blocco della circolazione dei capitali e da un eventuale prelievo forzoso sui conti corrente che, vista la situazione attuale, appare tuttaltro che immaginifico.

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Conto corrente in Svizzera

D’altronde, per aprire un conto bancario in Svizzera od in un paese dell’Unione Europea, è sufficiente recarsi in banca con un documento di identità: nessun trucco e nessuna procedura illegale, grazie all’internet banking oggi è possibile gestire il proprio conto corrente comodamente da casa e senza patemi. Alcuni intermediari offrono inoltre sia la possibilità di aprire il conto corrente a distanza, senza doversi per forza recare nel paese prescelto, che, in casi più rari, un incontro diretto in Italia nel programmare l’apertura del conto. Secondo la normativa italiana vigente, la gestione di un conto corrente all’estero con consistenza o movimentazione superiori a 10.000 euro comporta l’obbligo di compilazione di alcuni riquadri specifici presenti all’interno del modello Unico per la dichiarazione dei redditi, con una tassazione sulle plusvalenze maturate perfettamente paritaria rispetto ai conti correnti nazionali, ma con un vantaggio notevole in termini di tranquillità.

La tutela dei clienti resta dunque un elemento centrale della cultura bancaria fuori dai confini del nostro paese, dove di certo, al contrario che in Italia, nessun correntista rischia il blocco del proprio conto a causa di un’incomprensione con Equitalia (per dire…): un conto estero non può infatti essere sequestrato dall’Italia a meno di una rogatoria internazionale per reati penalmente perseguibili anche nel paese di riferimento, un atto evidentemente molto complesso cui si ricorre soltanto in casi estremamente “pesanti“.

Se sino a 10 anni fa l’apertura di un conto corrente bancario all’estero era dunque appannaggio esclusivo di quanti volessero nascondere parte dei loro immensi capitali all’interno di un sistema bancario protettivo ed esclusivo, oggi, con le nuove regole di legalità ed uno scenario economico profondamente mutato, sono i normali risparmiatori a fare la parte del leone.

Oggi trasferire del denaro su un conto estero, sia esso ubicato in Svizzera o in un altro paese qualsiasi, è una procedura che gran parte dei risparmiatori svolgono secondo processi perfettamente legali e con l’unico intento di accedere ad un sistema bancario più sviluppato, conveniente e professionalizzato di quello italiano e di cogliere opportunità di investimento molto più interessanti di quelle offerte dal panorama finanziario interno.

 

Società indipendenti: la realtà Geneve Invest

Senza dubbio il ventaglio di società lussemburghesi e svizzere (davanti a tutti in Europa nell’offerta di consulenza in ambito finanziario) autorizzate a lavorare sul territorio europeo, che offrono servizi di gestione patrimoniale indipendente è infatti nettamente più alto e professionalizzato rispetto a quello italiano.

Fra queste società, abbiamo ad esempio analizzato l’offerta di Geneve Invest, che vale la pena menzionare visti i recenti risultati che l’hanno portata a diventare una realtà importante fra le società di gestione patrimoniale in Europa e tramite la quale è possibile appoggiarsi, per l’apertura di un conto, sia ad istituti svizzeri che lussemburghesi. Gli obiettivi di eccellenza raggiunti da Geneve Invest sono rappresentati da un approccio orientato alla massima trasparenza, grazie a pratiche di intermediazione libere da qualsiasi conflitto di interessi, ad una tipologia di offerta varia e strutturata che comprende, ad esempio, anche obbligazioni corporate, e ad una politica di costi trasparente e contenuta, con un occhio di riguardo per i normali risparmiatori.

Il vento sta cambiando insomma, oggi sono i risparmiatori a portare via dall’Italia, legalmente, i loro capitali, alla ricerca di una maggiore tutela e di uno spazio di gestione più sicuro e condiviso in relazione alle loro necessità di investimento.