I contratti futures collegati alle performance del cotone sono scesi al loro livello più basso delle ultime tre settimane (vedi anche Il calo produttivo fa aumentare i futures sul cotone). Tutto è dipeso, in particolare, dal possibile rallentamento dell’economia cinese, un evento che non poteva che incidere negativamente sulla commodity, dato che l’ex Impero Celeste ne è il maggior utilizzatore al mondo. Anche il cacao e il succo d’arancia sono risultati in calo. Un peggioramento cinese potrebbe significare una minore domanda di cotone, con il mercato monetario in difficoltà da due giorni a questa parte.
Redazione
Cina stime pil 2013 tagliate da Goldman Sachs
La Cina fa paura. Si teme lo scoppio di una bolla del credito e un hard landing dell’economia cinese, che già negli ultimi tempi ha manifestato segnali poco incoraggianti. Ieri la banca d’affari newyorkese Goldman Sachs ha deciso di tagliare le stime di crescita del pil cinese per il 2013 al 7,4% dalla precedente stima del 7,8%. Ai mercati non è piaciuta questa revisione al ribasso delle stime e la borsa di Shanghai hamesso a segno una performance negativa del 5,3%. L’indice è sceso a 1.963 punti.
Investire in Buoni Fruttiferi Postali Rendita
Dallo scorso 20 maggio 2013 Poste Italiane permettono alla propria clientela di investire nei nuovi Buoni Fruttiferi Postali Rendita, dei buoni fruttiferi con una durata massima di 3 anni e un rendimento variabile. Vediamo allora di comprendere quali siano le principali caratteristiche di questi titoli, da cosa deriva il loro rendimento e la redditività per il cliente delle Poste, e in che modo poter disporre di maggiori informazioni sullo stesso prodotto.
I bond Apple cominciano a suscitare qualche perplessità
Il bond messo a disposizione dalla Apple ha fatto molto parlare di sé e non poteva essere altrimenti (vedi anche I bond Apple sono adatti per la quotazione di Etf?). Le dimensioni dell’offerta, con un record di diciassette miliardi di euro per quel che riguarda i titoli obbligazionari, hanno subito reso l’idea di cosa si sarebbe trattato, ma qualche dubbio comincia a sorgere tra gli investitori finanziari, visto che è proprio il colosso di Cupertino che non convince dal punto di vista economico. In particolare, a preoccupare è il debito contratto lo scorso mese di aprile, nonostante il denaro cash che viene gestito all’estero e pari a cento miliardi di dollari.
6 titoli russi da comprare nel 2013 secondo Morgan Stanley
I mercati emergenti stanno sperimentando una brusca frenata negli ultimi mesi. Tra questi c’è anche la Russia, sebbene non ci sono all’orizzonte particolari criticità degne di nota. In realtà, l’andamento negativo degli ultimi tempi ha creato nuove opportunità di medio-lungo periodo. Ne è convinta Morgan Stanley, che ha messo sotto la lente 6 titoli russi dalle grandi potenzialità. Il mercato azionario russo scambia con un rapporto medio tra prezzi delle azioni e utili per azione di 4,4, quindi a sconto rispetto ad altri mercati emergenti.
Aumento capitale Bpm
I soci della Banca Popolare di Milano hanno approvato il progetto di aumento di capitale da 500 milioni di euro e l’elezione del nuovo presidente del Consiglio di Sorveglianza, Giuseppe Coppini. A presenziare alla seduta erano poco più di mille partecipanti (per 2.500 voti espressi, tenendo in considerazione anche le deleghe attribuite): tutti d’accordo – o quasi – nel procedere all’incremento del capitale per consentire, entro il 30 giugno 2013, il rimborso dei Tremonti Bond.
Quotazione oro vicina al costo di produzione
Il recente scivolone dell’oro ha riaperto il dibattito tra analisti finanziari e investitori sull’andamento futuro del metallo giallo, che ha chiuso l’ultima settimana sotto la soglia psicologica dei 1.300 dollari. I prezzi sono arrivati a scendere fino a 1.269 dollari l’oncia, sui livelli più bassi da settembre 2010. Ma se c’è chi pensava che il nuovo crollo dell’oro avesse spinto molti investitori e consumatori, in particolare indiani, a fare la fila per acquistare lingotti e gioielli sarà rimasto senza dubbio deluso. Dopo il sell-off di metà aprile la situazione fu completamente diversa.
Investire con la nuova Mifid
La direttiva Mifid (Markets in Financial Instruments Directive) ha parzialmente rivoluzionato l’approccio dei risparmiatori europei con gli strumenti di investimento e, soprattutto, con la possibilità o necessità di poter fruire di una valida consulenza da parte del gestore. Risalente al 2004, il testo della direttiva sta ora per essere revisionato, giungendo al vaglio del Consiglio per la revisione della stessa Mifid, che susciterà nuovi colloqui tra le istituzioni comunitarie, per poi giungere all’elaborazione di un regolamento di attuazione.
Spread Btp-Bund a 275 nella seconda metà 2013 secondo Citigroup
Dopo l’annuncio della FED relativo alla possibilità di ridurre il piano di quantitative easing dal prossimo autunno e di azzerare completamente gli acquisti di bond entro metà 2014, sui mercati finanziari c’è stata una nuova ondata di avversione al rischio con forti turbolenze sulle borse e i bond. Il clima di risk off potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. Partendo da questi presupposti, Citigroup ha deciso di alzare le proprie stime sullo spread Btp-Bund, che ora è atteso intorno a 275 punti base nel secondo semestre del 2013.
Investire in Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione
I Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione italiana, sono un investimento sicuro che permetterà a tutti i clienti delle Poste di poter assicurare al proprio capitale un rendimento fisso, recuperando la perdita del potere d’acquisto generato dall’incremento dei prezzi al consumo. Vediamo dunque quali sono le principali caratteristiche di questi strumenti di investimento, che prevedono una durata massima dell’impiego pari a 10 anni.
Il primo Samurai Bond della storia per la Slovacchia
È un debutto assoluto quello di cui si è resa protagonista in queste ultime ore la Slovacchia in ambito finanziario. Per la prima volta nella storia, infatti, il governo di Bratislava ha emesso bond denominati in valuta giapponese, lo yen (vedi anche La Slovacchia combatte la crisi con un nuovo bond governativo). L’importo complessivo ammonta a circa trenta miliardi di yen, vale a dire l’equivalente di oltre 235 milioni di euro per la precisione. Si tratta di titoli obbligazionari che, come è facile intuire, sono destinati ai soli investitori finanziari di nazionalità nipponica, con molti settori ricompresi.
Azimut titolo da comprare secondo Goldman Sachs
L’attuale fase di volatilità sulle borse, generata dalle recenti mosse della FED, potrebbe diventare una buona opportunità d’acquisto su quei titoli che hanno ancora da esprimere molto potenziale. Nel settore dell’asset management europeo ci sono diversi titoli che hanno corso molto, come ad esempio l’italiana Azimut che però continua a piacere molto a Goldman Sachs. La banca d’affari newyorkese è più prudente sul settore del risparmio gestito, in quanto l’incertezza sul mercato dei tassi ha generato flussi in uscita dai fondi obbligazionari e dei paesi emergenti.
Debutta oggi sull’ExtraMot l’Eurobond di Poste Italiane
Da oggi, l’ExtraMot di Borsa Italiana accoglierà il nuovo Eurobond di Poste Italiane: il principale gruppo postale del nostro paese ha infatti emesso questo strumento finanziario (il codice Isin a cui fare riferimento è XS0944435121), con il rimborso a scadenza previsto in un’unica soluzione. La durata dell’obbligazione, inoltre, è quinquennale, visto che la scadenza è stata fissata al 18 giugno del 2018 per la precisione. In aggiunta, tra gli altri elementi caratteristici bisogna sottolineare il tasso fisso, il prezzo di rimborso pari a cento euro e la periodicità annuale della cedola (lo stacco della prima avrà luogo il 18 giugno del prossimo anno).
Indice Vix tempo reale
Come abbiamo avuto modo di comprendere qualche giorno fa, il Vix è l’indice che misura la volatilità nel più grande mercato mondiale delle opzioni. Il Vix è, in altri termini, l’indicatore che misura la volatilità del prezzo delle opzioni, misurando l’andamento del prezzo che gli operatori di Borsa sono disposti a pagare per potersi assicurare la chance di scommettere sulle variazioni – al ribasso o al rialzo – dell’indice S&P 500.