Axa acquisisce un nuovo portafoglio di fondi private equity

Sono davvero interessanti i dati che Axa Private Equity, tra le maggiori società di investimento europee, può vantare in relazione alle proprie acquisizioni: in questo senso, occorre sottolineare come la compagnia transalpina sia riuscita, in quest’ultimo mese, a realizzare un giro d’affari pari a 2,6 miliardi di dollari, la cui gran parte si riferiscono a un portafoglio di fondi che provengono da una delle principali istituzioni finanziarie statunitensi, vale a dire Bank of America. L’acquisizione di queste partecipazioni rientra a pieno titolo nelle operazioni che Axa sta portando a termine in tutto il mondo in questo 2010, un tentativo di espandere i propri business al di fuori del continente europeo. Come hanno spiegato gli stessi vertici societari, si tratta dei migliori fondi di private equity attualmente disponibili sul mercato, in grado, tra l’altro, di creare nuovo e importante valore per gli investitori del gruppo. Il segnale lanciato è pertanto molto forte: le condizioni del mercato sono cambiate, non sono più necessarie operazione effettuate con cautela, ma si provvede ad acquisire i prodotti più appetibili.

 

Bank of America ha accettato di buon grado la transazione che stiamo esaminando, anche perché l’obiettivo della banca americana è quello di ridurre gli investimenti in private equity, concentrando i business sull’investimento di tipo “core”. Inoltre, l’acquisizione effettuata da Axa ha assunto i contorni della tipica strategia della compagnia francese; in effetti, il ceo Dominique Senequier e gli altri vertici sono soliti offrire molta liquidità a quelle istituzioni che mostrano un forte interesse per quel che concerne la riduzione dell’esposizione ai principali rischi finanziari, ma anche diminuire in maniera consistente gli impegni nell’ambito del private equity.

L’accordo Axa-Bank of America segue, infine, molto da vicino, un’altra operazione che ha avuto luogo durante questa settimana, quando la sussidiaria Investment Managers ha deciso di acquisire anche delle attività relative al comparto in questione e di proprietà di Natixis, istituto di credito francese (l’affare ammontava a 534 milioni di euro).