Azioni più interessanti dei bond nel 2013

E’ opinione diffusa tra i principali gestori di fondi comuni che l’investimento in azioni sia da preferire a quello dei bond nel 2013. Alla base di questa convinzione ci sono soprattutto due variabili che giocano contro il mercato obbligazionario: in primis il contesto di financial repression, caratterizzato da tassi di mercato ormai inferiori al tasso di inflazione; poi, le valutazioni eccessivamente elevate raggiunte da gran parte dei bond pubblici e societari negli ultimi mesi. Da inizio anno è in corso una rotazione dell’asset allocation dai bond alle azioni.

I risultati sono già piuttosto evidenti. La scorsa settimana Wall Street ha aggiornato nuovi record assoluti, mentre le borse di Francoforte e Londra sono salite sui livelli più alti degli ultimi 5 anni. Ottima anche la performance della borsa giapponese, che piace molto tra l’altro a Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management. Il money manager punta sul listino nipponico “perché la Bank of Japan ha deciso di intervenire allentando la politica monetaria per sconfiggere la deflazione”.

CLERICAL MEDICAL CONSIGLIA DI USCIRE DAI BOND

L’indice Nikkei-225 ha superato i 12.500 punti, tornando sui livelli di inizio settembre 2008. L’esperto guarda con interesse anche alle borse americane, mentre sottolinea i problemi strutturali dell’economia europea che potrebbero in qualche modo penalizzare la performance delle principali piazze continentali. Secondo De Michelis, “le borse sono destinate ancora a salire, perché l’acquisto di azioni è una scelta obbligata spintaa dalla sete di rendimento degli investitori”. L’esperto fa notare che i rendimenti delle obbligazioni sono infatti ormai eccessivamente compressi. Gli high yield bond non remunerano nemmeno il rischio default, mentre i bond europei sono “manipolati” dalla politica di acquisto della Bce.

NON ESISTE PIU’ L’INVESTIMENTO SENZA RISCHIO SECONDO UBS

Secondo l’esperto di Frame AM alla fine “la remunerazione degli investimenti va cercata nell’azionario”. A dare una mano ai listini azionari, in particolare quelli a stelle e strisce, è senza dubbio la Federal Reserve. De Michelis sottolinea come la Fed stia iniettando liquidità nel sistema “per tenere alto il valore degli asset e creare così un effetto-ricchezza che sostiene consumi e listini”. Lo specialista di Frame AM ritiene che al momento l’azionario sia il posto migliore per mettere il denaro da investire.

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