BCE alle banche: limitare o fermare dividendi fino a settembre

E’ necessaria prudenza, forse ancora più di prima nella gestione delle cedole bancarie: è questa la raccomandazione della BCE agli istituti di credito. La richiesta è molto semplice: la distribuzione di dividendi e il riacquisto di azioni proprie deve essere sospeso o  limitato fino al prossimo settembre. Qualcosa che è già stato richiesto da Bruxelles qualche mese fa.

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Fermare distribuzione dividendi fino a settembre

Nello specifico è stato suggerito alle banche di “non distribuire dividendi cash e non condurre buyback o di limitare simili distribuzioni” dato il perdurare dell’incertezza dell’impatto economico che la pandemia di coronavirus sta avendo e avrà in futuro sul sistema bancario. Non è un divieto tout court ovviamente: nella nota della Banca Centrale Europea è stato specificato che quelle che vorranno comunque distribuire i dividenti ai soci, dovranno risultare redditizie e possedere delle traiettorie patrimoniali solide. Dovranno quindi entrare in contatto con il joint supervisory team al fine di “valutare se il livello di distribuzione previsto sia prudente“. E’ stato, tra l’altro, richiesto alle banche di non pagare acconti sul dividendo degli utili 2021.

Questa raccomandazione va a ampliare in linea temporale la precedente che suggeriva alle banche europee di non pagare i dividendi fino al primo gennaio 2021. Un atto che puntava al rafforzamento dei propri mezzi per far si che le banche fossero in grado di assorbire le perdite e assicurare il flusso del credito a famiglie e imprese, basilare per la ripresa.

Salvaguardare le banche in vista della ripresa

Ovviamente l’auspicio di tutti è che il prossimo anno risulti migliore di quello che sta finendo, rendendo il possibile il passaggio dalla peggiore recessione del secolo ad una ripresa importante che al momento sembra essere non priva di rischi e ancora molto incerta. “Estrema prudenza” il liet motiv della BCE. Le banche rischiano infatti di incontrare maggiori difficoltà, dal momento in cui le moratorie e le garanzie pubbliche pian piano smetteranno di esistere. Spiegano dalla BCE:

La nuova raccomandazione punta a salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e di finanziare l’economia. Un approccio prudente rimane necessario, dato che l’impatto della pandemia sui bilanci delle banche non si è ancora manifestato in pieno [A partire da ottobre 2021], in assenza di sviluppi avversi la BCE vuole abrogare la raccomandazione e tornare a valutare il capitale delle banche e i piani di distribuzione sulla base dei risultati del normale ciclo di supervisione.

Altrettanto importante: Bruxelles ha sottolineato che fino a che non verrà raggiunto il picco del consumo di capitale, la Banca centrale Europea non chiederà alle banche di riempire i buffer patrimoniali.

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