Borsa di Tokyo può salire ancora secondo Ubs

La borsa di Tokyo è stata una delle piazze finanziarie con il rendimento più alto al mondo negli ultimi mesi, complice l’insediamento al governo dell’esecutivo guidato da Shinzo Abe. Il leader nazionalista dei Liberaldemocratici è arrivato al potere a metà dicembre scorso e da allora ha provocato un vero e proprio tsunami sui mercati finanziari, appoggiando una politica monetaria anti-deflazionistica senza precedenti e gonfiando il budget del paese nonostante abbia il debito pubblico più alto al mondo. La svolta è iniziata sette mesi fa.

Abe ha assunto la guida del partito di centro-destra, annunciando una svolta sia in politica estera sia economica. Da allora lo yen si è svalutato del 25% sul dollaro americano e la borsa giapponese ha guadagnato il 55%, con l’indice Nikkei-225 che da qualche giorno è salito sopra la soglia psicologica dei 14mila punti ai massimi dal 2008. Può proseguire un simile rally? Secondo Chris Wright e Simon Smiles del global investment office di Ubs Wealth Management, “l’indice azionario giapponese Nikkei potrebbe salire ancora”.

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I due esperti del colosso finanziario svizzero ritengono che ci sono diverse variabili in gioco in grado di contribuire ancora al rialzo del listino nipponico. Il fattore-chiave resta di tipo politico, in quanto “il primo ministro Abe sembra ben posizionato per ottenere la maggioranza nelle due Camere del Parlamento giapponese, che gli consentirebbe di sostenere le enormi iniziative di politica monetaria della banca centrale con un’ulteriore espansione della politica fiscale”. La Bank of Japan prevede di aumentare gli asset in bilancio del 13% del pil, ovvero circa il doppo di quello della Fed.

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Intanto, le previsioni di crescita degli utili societari per l’esercizio 2014 sono aumentati dal 23% al 50% negli ultimi 7 mesi. Grazie alla svalutazione dello yen, aziende come Toyota sono riuscite a più che raddoppiare i profitti. I due gestori di Ubs Wealth Management ritengono che la borsa di Tokyo resta ancora poco affollata. I piccoli risparmiatori hanno in portafoglio solo il 6% delle azioni domestiche, per cui nei prossimi mesi potrebbero sostenere il rally del Nikkei incrementando vistosamente la loro quota.