Bovini: quotazioni record per i futures a Chicago

I futures sui bovini rappresentano uno di quegli strumenti finanziari di cui si parla troppo poco, eppure anche le loro performance devono essere tenute in alta considerazione: ne è una conferma la quotazione record raggiunta proprio da tali prodotti al Chicago Mercantile Exchange, un andamento al rialzo che altro non è che la diretta conseguenza della maggiore domanda statunitense di carne e manzo, ma i livelli non sono bassi nemmeno nelle altre parti del mondo. Le mandrie bovine americane sono al livello più basso degli ultimi 53 anni, anche perché le esportazioni di carne hanno subito un incremento pari a diciannove punti percentuali nel corso del 2010 (1,04 milioni di tonnellate), secondo quanto rilevato dallo Us Department of Agricolture. Come è noto, poi, i costi internazionali del cibo sono giunti a livelli record a febbraio, come è stato messo in evidenza dalle Nazioni Unite.


In questo modo, i consumatori a stelle e strisce potrebbero arrivare a pagare il 5% in più per la carne nel 2011. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, i futures in questione, per la precisione quelli relativi alle spedizioni di giugno, hanno guadagnato 0,8 centesimi (+0,7%), attestandosi a quota 1,167 dollari per ogni libbra di prodotto; i prezzi avevano anche toccato gli 1,172 dollari, la migliore performance per un contratto dal 1964, cioè da quando le commodities hanno cominciato a essere scambiate in borsa.

Lo stesso discorso vale per i futures relativi alle spedizioni di agosto, i quali sono cresciuti di 0,6 punti percentuali, sfiorando anche il record di 1,370 dollari di quotazione. Un ultimo accenno, infine, lo meritano i contratti che osservano da vicino la produzione suina; in effetti, tali strumenti finanziari, più precisamente quelli relativi alle spedizioni del mese di giugno, hanno aggiunto 01,25 centesimi di dollaro alla loro quotazione (+0,1%), attestandosi sugli 1,018 dollari sempre a Chicago. Poco prima, invece, questo stesso prezzo aveva guadagnato più dello 0,7%, la performance migliore dal mese di aprile del 1986.

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