Calano gli investimenti in oro: nuovo appeal per alluminio e pepe

passivazione-metallo-300x253Parlare del momento attuale dell’oro e degli investimenti ad esso relativi non è certo agevole: la domanda del “biondo metallo” è infatti in costante calo e molto vicina a una situazione di crisi vera e propria. Le informazioni in questo senso giungono da Fortis Bank, istituto di credito belga, il quale ha recentemente provveduto a pubblicare un apposito documento, denominato appunto “Fortis Bank Metal”: ebbene, in base a questa pubblicazione, il 2010 dovrebbe concludersi con un sopravanzo per quel che riguarda le riserve auree, un surplus eccessivo rispetto all’equilibrio di domanda e di offerta. Si tratta comunque di una situazione piuttosto singolare, visto che gli Etf quotati sull’oro stanno andando molto forte e hanno aumentato gli acquisti del metallo.

 

Le notizie che giungono da Londra, poi, non inducono all’ottimismo: l’oro non sta facendo nulla per rendere più appetibili gli acquisti e, inoltre, i prezzi rimangono un po’ troppo fissati nel range compreso tra 1.094 e 1.136 dollari l’oncia, mostrando come non vi sia un movimento ben deciso né verso un rialzo né verso un ribasso. Tale incertezza dovrebbe essere accompagnata anche da una forte volatilità, con i prezzi destinati inesorabilmente a restare sempre nello stesso range, per lo meno nel breve termine. Come si può far fronte allora a questo contesto? Esistono delle valide alternative all’oro? Le performance su cui gli investitori possono puntare con più sicurezza sono sicuramente quelle dell’alluminio.

 

Il riferimento a cui si può fare affidamento è quello della produzione del metallo da parte della Russia, la quale ha già subito una contrazione di sei punti percentuali tra gennaio e febbraio. Questo calo ha portato il prezzo dell’alluminio fino a un livello minimo di 100,25 rubli al chilogrammo. Tutto ciò significa che si può tentare di acquistare l’alluminio quotato a questi livelli, fissando un prezzo obiettivo che sia pari almeno a 101,80 rubli o, al massimo, 103,20 rubli. L’altra alternativa di qualità è infine offerta dai prezzi raggiunti dal pepe.

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