Titoli di Stato: nuovi BTP in asta il 13 Ottobre

Arriva anche la seconda comunicazione attesa per la giornata di oggi; nuova emissione di Buoni del Tesoro Poliennali e per la precisione si tratta di quattro diversi prestiti che verranno messi in asta il 13 Ottobre 2011 con regolamento al 17 Ottobre prossimo.

Primo della lista l’ISIN IT0004761950 con decorrenza 15 settembre 2011 e scadenza 15 Settembre 2015 e tasso di interesse annuo lordo al 4.75%. Nel comunicato stampa ufficiale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze specifica poi le caratteristiche degli altri tre prestiti non più in corso di emissione; il primo con decorrenza il 1° febbraio 2008 e scadenza 1° agosto 2018 con tasso di interesse annuo lordo al 4.50% ha ISIN IT0004361041, il secondo con ISIN IT0004695075 con decorrenza il primo marzo 2011 e scadenza 1° settembre 2021 a tasso di interesse 4.75% ed il terzo con decorrenza 1° marzo 2009, scadenza 1° marzo 2025 e tasso di interesse al 5%, identificabile univocamente con l’ISIN IT0004513641.

Le caratteristiche dell’asta sono le medesime in vigore anche per le precedenti aste dei Buoni del Tesoro Poliennali, come l’importo minimo di sottoscrizione pari a mille euro.

Titoli di Stato: Btp e CCTeu in asta il 29 Settembre

Nuova asta di medio lungo termine del Ministero dell’Economia e delle Finanze; la seconda asta di questa categoria per il mese di Settembre è stata annunciata dal Tesoro con i soliti 2 comunicati stampa, diffusi rispettivamente il 22 ed il 26 Settembre e di cui riportiamo tutti i dettagli di seguito.

L’emissione di Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu) con decorrenza il 15 Giugno 2010 e scadenza 15 Dicembre 2015 è identificata con l’ISIN IT0004620305 e nello specifico il tasso di interesse semestrale lordo è il dasso Euribor maggiorato dello 0.80%. L’ammontare dell’emissione è compreso tra 500 milioni e 1000 milioni di euro. La cedola semestrale in corso con scadenza 15 dicembre 2011 è all’1.291%.

Nell’asta del 29 Settembre ci saranno i Buoni del tesoro Poliennali con decorrenza 1° luglio 2011 e scadenza 1° luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%. L’ISIN per riconoscerli è IT0004750409 e l’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 2500 milioni ad un massimo di 3500 milioni di euro.

I BTP con scadenza 1° marzo 2022 e decorrenza 1° settembre 2011 hanno invece un tasso di interesse annuo lordo del 5% ed ISIN IT0004759673 e l’emissione sarà compresa da un minimo di 1500 milioni ad un massimo di 2500 milioni di euro di valore nominale.

Titoli di Stato: nuova asta BTP€i del 28 Settembre

Arriva l’asta di BTP€i del mese di Settembre 2011 a completare le emissioni di titoli di Stato per questo mese; il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il 28 Settembre 2011 l’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro con regolamento previsto il 30 Settembre 2011.

Nello specifico i BTP€i decennali che vengono emessi sono contrassegnati dall’ISIN IT0004380546 ed hanno decorrenza 15 Marzo 2008 e scadenza prevista il 15 Settembre 2019.

Nella comunicazione del MEF viene anche specificato che i BTP€i hanno un tasso di interesse reale del 2.35% annuo pagabile semestralmente. L’ammontare nominale dell’emissione va’ da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 750 milioni di euro.

Gli investitori privati possono prenotare i BTP entro il 27 Settembre 2011 mentre gli intermediari comunicheranno le offerte attraverso la Rete Nazionale Interbancaria il giorno successivo entro le 11:00.

Titoli di Stato: scende lo spread Btp-Bund ma resta alta la tensione

Che il mercato si appresti a concludere la prima ottava veramente positiva da diverso tempo a questa parte è sicuramente una buona notizia, ma il recupero messo a segno dal mercato Italiano sembra non bastare a calmare le acque sui titoli di Stato italiani; lo spread Btp-Bund si attesta intorno a 360 punti nella giornata di oggi e la discesa avuta dal double top vicino a quota 400 è praticamente irrilevante se si considera il ritracciamento avuto sull’azionario come metro di misura.

Le condizioni per la discesa dello spread sono ben altre: la messa in discussione dell’intero settore bancario europeo con anche la Francia sotto il mirino delle agenzie di rating si ripercuote anche sulla stabilità finanziaria dei singoli stati che continuano ad avere rendimenti sopra la media e rischi troppo alti per trattarsi di paesi industrializzati con un passato piuttosto solido.

Il doppio massimo sul differenziale è sicuramente un buon segnale per i “tecnici” che seguono i grafici di borsa, ma non dice nulla invece a chi si occupa di fondamentali; questi appunto secondo il quadro generale continuano ad essere pessimisti e prevedono un consolidamento del differenziale proprio in area 400 o appena sotto, nella migliore delle ipotesi.

Titoli di Stato: integrazione all’emissione del 13 Settembre di Btp

Mentre la giornata borsistica odierna volge al termine con l’indice FTSE-Mib contrastato e Wall Street debole che attende la FED in serata, il Ministero dell’Economia e delle Finanze integra con una nota i dati riguardanti l‘emissione di Bot prevista per il 13 Settembre: i Btp con decorrenza 15 Settembre 2011 e scadenza 15 Settembre 2016 avranno ISIN IT0004761950 ed un ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3000 milioni di euro ad un massimo di 4000 di euro.

Per quanto riguarda i Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione, quelli con decorrenza 1 febbraio 2008 e scadenza 1° agosto 2018 (ISIN IT0004361041), quelli con decorrenza 1° febbraio 2004 e scadenza 1° febbraio 2020 (ISIN IT0003644769), quelli con decorrenza 1° marzo 2010 e scadenza 1° settembre 2020 (ISIN IT0004594930) avranno un’ammontare complessivo compreso tra 2000 milioni di euro e 3000 milioni di euro.

Titoli di Stato: nuova asta Btp del 13 Settembre

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha appena rilasciato i dettagli della nuova asta di Btp prevista per il 13 Settembre 2011. Nello specifico si tratta per una prima parte dell’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali rappresentati dal prestito con decorrenza 15 Settembre 2011 e scadenza 15 Settembre 2016 e tasso di interesse annuo lordo del 4.75% (l’ISIN verrà attribuito con la prossima comunicazione).

Sempre per lo stesso giorno, il MEF comunica che verrà disposta l’emissione di titoli di Stato rappresentati dai seguenti prestiti non più in corso di emissione:

  • BTP con decorrenza 1° febbraio 2008 e scadenza 1° agosto 2018 al tasso di interesse annuo del 4.50% (ISIN IT0004361041);
  • BTP con decorrenza 1° febbraio 2004 e scadenza 1° febbraio 2020 al tasso di interesse annuo del 4.50% (ISIN IT0003644769);
  • BTP con decorrenza 1° marzo 2010 e scadenza 1° settembre 2020 al tasso di interesse annuo del 4% (ISIN IT0004594930).
L’appuntamento con gli investitori è uno degli argomenti “caldi” di Settembre visti gli ultimi sviluppi avuti sul mercato finanziario, con particolare riferimento proprio a quello dei titoli di Stato; la domanda di questo mese sarà un ottimo indice di “salute” per il mercato e sarà presa in grande considerazione il risultato di tutte le aste previste per il mese corrente, al fine di tracciare un prospetto di previsione per i prossimi mesi.

Il MEF comunica i dettagli per l’asta di buyback sui titoli di Stato

Con un comunicato stampa del 2 Settembre 2011 il Ministero dell’Economia e delle Finanze indice per il 7 Settembre dell’anno corrente un’operazione di riacquisto titoli sul mercato tramite asta competitiva. L’operazione avrà luogo presso la Banca d’Italia e nel comunicato si parla di un ammontare di 1400 milioni di euro di valore nominale per quanto riguarda i titoli di Stato.
L’asta è riservata agli operatori specialisti, che potranno presentare fino a 3 domande per ognuno dei titoli proposti, da comunicare appunto a Banca d’Italia tramite la Rete Nazionale Interbancaria:

  • BTP €i 15 settembre 2023, cedola reale 2.60%, codice ISIN IT0004243512;
  • CCT 1° Luglio 2016, codice ISIN IT0004518715;
  • BTP 15 aprile 2012, cedola al 4%, codice ISIN IT0004220627.

Le modalità tecniche per l’asta sono le stesse dell’acquisto di titoli di stato. Le offerte dovranno contenere l’indicazione del capitale nominale dei titoli in cessione ed il relativo prezzo richiesto.

Incertezza a Piazza Affari, e lo spread Btp-Bund sale ancora

Mentre nel precedente periodo di crisi (parliamo del 2008) l’indicatore preso in considerazione per valutare il sentiment del mercato globale era il VIX (soprannominato per l’occasione “l’indice della paura” dalla comunità internet) adesso l’attenzione (Europea ed Italiana) si concentra sopratutto sullo spread Btp-Bund che quotidianamente viene monitorato. Dopo il picco di Agosto prossimo ai 400 punti (che è comunque frutto di una crescita continua fin da Aprile scorso) l’indicatore è tenuto sotto stretta sorveglianza dal Mercato e la correlazione con i momenti “rossi” di Piazza Affari sale esponenzialmente con la crescita dello stesso.

Al momento, dopo il top assoluto e la stabilizzazione appena sotto quota 300, lo spread oscilla proprio intorno a questa stessa quota aspettando la prossima mossa dell’azionario globale prima di andare in una direzione; noi abbiamo escluso la possibilità di un ritorno verso i massimi quando la discesa del Mib sembrava vicino alla fine, ma l’evoluzione degli ultimi giorni costringe a prendere in considerazione la possibilità che presto si possa tornare in quota.  Nella giornata di oggi il differenziale è intorno a 311 punti, dopo un’apertura a 301 ed un top relativo a 313, ma con la prossima settimana la volatilità si potrebbe alzare ancora costringendo ad una salita dello spread veloce verso 350.

Pronti Contro Termine di Fineco: SuperSave con rinnovo automatico

Fineco rientra negli istituti di credito a cui si fa’ riferimento quando si parla di investimenti. Particolarmente specializzata nell’offerta di trading on-line, l’istituto vanta anche un’offerta di conto corrente ed un’altra molto interessante riguardo le sottoscrizioni di Pronti Contro Termine. In realtà Fineco tratta tutti gli aspetti richiesti dal Mercato, quindi oltre che i Pronti Contro Termine che andiamo a vedere ora sul sito ci sono diverse soluzioni di investimento.

Nello specifico parliamo di SuperSave, la soluzione di investimento sicuro che compete direttamente con il classico conto corrente. Il rendimento leggermente superiore a quest’ultimo costringe al solo vincolo dei soldi fino a scadenza, che può essere nello specifico di 3, 6 o 12 mesi a tassi netti rispettivamente di 1.15%, 1.60% e 2%. Anche in questo caso il sottostante è una garanzia; si tratta infatti di obbligazioni Unicredit che, trattandosi di uno dei due maggiori istituti di credito Italiani, conferisce al prodotto un’affidabilità di altissimo livello.

Titoli di Stato: 2° comunicazione dell’asta di Btp e CCTeu del 30 Agosto 2011

In un comunicato stampa diffuso qualche minuto fa’, il Ministero delle Finanze e dell’Economia integra quanto si è appreso dalla prima comunicazione diffusa il 23 Agosto scorso, specificando il mancante codice ISIN e sopratutto il range di ammontare delle emissioni. Nel dettaglio, ricapitoliamo i prodotti offerti in asta al 30 Agosto 2011:

I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi (CCTeu), con data di scadenza prevista il 15 Aprile 2018 e codice ISIN IT0004716319 verranno emessi per un ammontare nominale compreso tra 500 milioni di Euro e 1000 milioni di Euro.

I Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza il 1° Luglio 2014 e ISIN IT0004750409 e tasso di interesse al4.25% avranno invece un ammontare nominale compreso tra un minimo di 2500 milioni di Euro ad un massimo di 3250 milioni di Euro.

Titoli di Stato: 1° comunicazione BTP e CCTeu del 30 Agosto 2011

Altra emissione del MEF è stata comunicata ieri sera per quanto riguarda i titoli di stato, tornanto quasi a pieno regime dopo la pausa estiva che ha visto la cancellazione della precedente asta.

Nello specifico si tratta di CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi) con scadenza al 15 Aprile 2018 e tasso d’interesse semestrale lordo equivalente al tasso Euribor a sei mesi, appunto, maggiorato dell1%. Il codice ISIN è IT0004716319 ed il collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione. L’ammontare sarà comunicato con un comunicato stampa dopo la valutazione delle offerte ricevute.

La prenotazione da parte del pubblico dovrà essere effettuata entro il 29 Agosto 2011, mentre le domande in asta entro le 11:00 del 30 Agosto 2011 ed il regolamento delle sottoscrizioni è previsto per il primo Settembre 2011.

L’asta di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) immette sul mercato 2 diversi strumenti con diverse scadenze e rendimenti: il primo, con scadenza il 1° Luglio 2014 e tasso di interesse annuo lordo al 4.25%, ha codice ISIN IT0004750409 e le date di prenotazione da parte del pubblico, presentazione della domanda e regolamento delle sottoscrizioni sono rispettivamente il 29 Agosto 2011, il 30 Agosto 2011 ed il primo Settembre 2011 come per i CCTeu.

Spread bund-btp: è solo una “bolla” o salirà ancora?

Grandi salite e grandi discese, acquisti di massa e sell-off vertiginosi…questo è diventato il Mercato, riportando gli orologi indietro fino al 2008 quando per mesi interi su tutti gli strumenti finanziari l’altalena di rialzi e ribassi aveva costretto i più a cedere sotto la pressione psicologica di variazioni da capogiro.

Azionari in subbuglio, commodities veloci nei movimenti e valute che prendono il fiato dopo mesi di alta volatilità, pronte a ricominciare da un momento all’altro. E lo spread btp-bund tanto discusso nelle ultime settimane? Sembra non fare eccezione.

Dai grafici si vede come nell’ultimo anno lo spread si è mosso tra l’1% ed il 2% senza particolari movimenti direzionali; la stabilità dei titoli di stato italiani paragonati al Bund decennale come punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza e la stabilità, non ha tradito gli investitori fino a pochi mesi fa’, quando l’allargamento dello spread ha messo sull’attenti gli investitori.

Lettera Bce: Codacons contro Trichet

Sembra che i provvedimenti contenuti nella nuova manovra finanziaria del Governo italiano, pari a complessivi 45 miliardi di euro, siano stati in qualche modo dettati a grandi linee dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente presieduta da Jean Claude Trichet. Insomma, a conti fatti la Bce, intervenuta massicciamente in questi giorni sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, per comprare i nostri Btp, prima di agire ha voluto acquisire le giuste “garanzie” affinché l’Italia con la manovra riconquistasse la fiducia dei mercati azionari e di quelli obbligazionari. Chi segue i mercati avrà visto non a caso nei giorni scorsi come nel mirino siano prima finiti i Btp, e poi le azioni delle banche sul FTSE MIB, ovverosia sul listino milanese dei titoli a più elevata capitalizzazione.

Spread Bund-Btp, le tensioni si allentano

La Banca Centrale Europea sta cominciando a intervenire in maniera massiccia e i primi effetti cominciano ad essere evidenti: in particolare, hanno destato molto interesse le acquisizioni di titoli di Stato del nostro paese e della Spagna, una operazione che ha reso molto meno nervosi i mercati in cui vengono scambiati i titoli obbligazionari, ma anche i Buoni del Tesoro Poliennali, ormai in evidente difficoltà da tempo. Lo spread tra questi ultimi e i Bund tedeschi a dieci anni è sotto stretta osservazione e i recenti record negativi avevano messo in allarme, dato che era stata superata addirittura la soglia dei quattrocento punti base. Ora, invece, le acque sembrano meno agitate e i livelli in questione hanno raggiunto delle dimensioni più accettabili. Il differenziale ha cominciato a ridursi fino a un minimo di 284 punti, per poi rialzarsi nuovamente, ma con un livello di 302 punti che fa comunque ben sperare per il futuro più immediato; questo valore andrà comunque monitorato in maniera costante e precisa, dato che i continui sbalzi sono così imprevedibili che nuove situazioni al limite non sono di fatto escluse.