Collocamento titoli: asta del 27 febbraio

L’asta del Ministero del Tesoro sui Btp ha visto il collocamento di 7 miliardi di euro per i bonds al 2022, al 2026 e al 2027, ma anche un rialzo dei tassi alla conclusione dell’asta, con segni di cedimento dei titoli italiani. La curva dei rendimenti è influenzata sia dalla politica della BCE. Che da quella della FED, che ora non agiscono più all’unisuono, ma la prima continua con il programma di QE, mentre la seconda ha ormai deciso il rialzo dei tassi in marzo. Poi c’è attesa per le presidenziali francesi, un po’ meno per le politiche tedesche, e grande incertezza per l’Italia, che non sa ancora se fare le elezioni a giugno o no.

La forte pressione si era manifestata già la scorsa settimana, con il collocamento dei CTZ. Per chi ha voglia di realizzare comunque, sembra che il nuovo andamento a lungo termone dei Btp, sia quello di un rialzo dei rendimenti. I Btp ad aprile 2022 ha visto il collocamento di 4 miliardi di euro al 1,11% di rendimento, mentre i Btp a giugno 2026 ha visto il rendimento a 2,05%. Infine, sono stati collocati 2 miliardi sui Btp al 2027, con un rendimento al 2,28%.

La domanda ha superato l’offerta, e gli analisti vedono l’influenza delle aspettative di inflazione.

BTp-Bond, spread nuovamente in salita

Lo spread BTp-Bond torna nuovamente a salire chiudendo la giornata di ieri a 187. Un “contorno” davvero pesante di una giornata che ha visto la Borsa Italiana e quelle europee vivere più che un momento di incertezza nelle quotazioni.

BTp-Bond, spread nuovamente in salita

BTp: preoccupazione per i rendimenti

Anche se i rendimenti dei Btp sono aumentati notevolmente, gli analisti sono preoccupati per il lungo periodo, ed è probabile che sia più conveniente iniziare a disfarsi dei titoli sul mercato secondario, piuttosto che arrivare a scadenza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha aperto a settimana a 196 punti per i decennali, con il rendimento al 2,30%, ma quelli a 50 anni hanno avuto una diminuzione del 20% e sicuramente non recupereranno. La tendenza è quella del calo, associata alla bassa inflazione, e forse si potrebbe anche arrivare alla parità. I ventennali hanno perso il 18,6% e quelli a 10 anni quasi il 10%. La sensazione è che gli investitori vedranno i loro rendimenti sempre più assottigliarsi, anche perché la BCE non potrà acquistare ancora a lungo i titoli sul mercato, in questo modo “drogandolo” per immettere liquidità. Dopo che la banca centrale avrà interrotto i suoi acquisti, i titoli inizieranno ad adeguarsi all’inflazione, che sembra proprio non decollare nell’eurozona. Le variabili sono comunque molte. Bisognerà infatti vedere come si comporterà il cambio tra euro e dollaro, che potrebbe subire importanti oscillazioni nel caso le presidenziali francesi dovessero eleggere la Le Pen all’Eliseo, mentre meno probabile sembra una caduta della Merkel a favore degli Euroscettici. Poi il petrolio, oggi stabile, ma sempre in grado di modificare le condizioni dei mercati.

BTP, nuovi minimi storici

Il Tesoro ha posizionato BTP a diverse scadenze offrendo rendimenti ancora in ribasso. Dopo l’assegnazione di Bot a 12 mesi, anche i titoli a medio e lungo termine venduti in asta durante i giorni scorsi hanno fatto registrare rendimenti più basi rispetto alle precedenti offerte.

Titoli di Stato, vietato investire prima della riunione Bce

C’è grande attesa per la riunione della Banca centrale europea che si terrà nella giornata di domani, giovedì 4 dicembre, e che secondo la maggioranza degli operatori potrebbe essere risolutiva per l’avvio del piano di Quantitative Easing.

Le mosse Bce hanno un buon effetto sui Titoli di Stato

Quella di ieri è stata una buonissima giornata per il mercato dei titoli di Stato. Una giornata caratterizzata da numerosi acquisti sui listini europei, in Borsa a New York e sul mercato stesso dei titoli. Il differenziale tra quelli italiani e quelli tedeschi è in discesa, mentre il rendimento del Btp decennale ha toccato un nuovo minimo storico portandosi al 2,22 per cento.

BtP a 5 e 10 anni: il tesoro colloca 5,25 miliardi

Asta del Tesoro sui BtP a cinque e dieci anni. Sono state collocate emissioni per un controvalore totale pari a 5,25 miliardi. Nello specifico, 2,5 sono i miliardi di euro di Btp quinquennali collocati con tassi in lieve rialzo all’1,23% dall’1,06% precedente e 2,75 sono i miliardi di Btp decennali con rendimenti stabili al 2,44% (2,45% precedente) collocati.

Si allarga il differenziale tra Btp e Bonos

Si attesta ancora sopra i 160 punti base il differenziale tra Bund e Btp per la scadenza decennale. Nelle ultime ore, lo spread è arrivato a quota 165 bp e i rendimenti a dieci anni si attestano al 2,51%. La differenza con i Bonos è di 30 bp. Lo spread dei Bonos viaggia infatti sui 135 punti. Il differenziale sta per toccare il picco massimo dunque tra titoli italiani e titoli spagnoli, come nel 2012. 

I Fondi comuni sono molto apprezzati dagli investitori italiani

Le famiglie italiane sono più restie ad acquistare bot, btp, bond bancari e azioni e al contrario più fondi comuni, comparti di sicav, polizze vita e prodotti previdenziali. È questa l’immagine che viene fuori dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia che descrive dettagliatamente i flussi degli investimenti degli italiani.

Tra gennaio e marzo, le famiglie italiane hanno disinvestito dai BTP 7,8 miliardi di euro: ne possiedono ancora tanti, 193 miliardi ai quali vanno uniti circa 18,8 miliardi di CCT, ma ora prediligono starne alla larga. Così come schivano anche i bond bancari (che pure mantengono in portafoglio per 299 miliardi): nel primo trimestre i deflussi da questa asset class, cioè la differenza tra i capitali in ingresso e quelli in uscita per richieste di riscatto, sono stati pari a 16,8 miliardi. In rosso pure il bilancio dei flussi di investimento verso le azioni italiane (-7 miliardi).

Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia

Gli italiani preferiscono maggiormente i fondi comuni e i settori di sicav estere che hanno attirato sottoscrizioni nette trimestrali per 16,5 miliardi: a fine marzo, l’ammontare di questa componente in portafoglio ai risparmiatori italiani era pari  a 327 miliardi. Al secondo posto come preferenza, si collocano le polizze vita e i prodotti previdenziali che, unitamente, hanno incassato flussi di investimento per 12 miliardi. Il risultato finale che viene posto in evidenza è abbastanza indicativo di come la cosiddetta repressione finanziaria, cioè i tassi di interesse forzatamente mantenuti a zero o al minimo storico grazie alla volontà delle banche centrali più importanti, stia cambiando in maniera totale i metodi di investimento degli italiani.

Nuovi Btp Italia del Tesoro

Photo Credits - Mychele Daniau - AFP - Getty Images - 51391701Ci si avvicina alla nuova emissione dei Btp del Tesoro. Nuovi Btp Italia che verranno emessi dal Tesoro tra il 5 novembre e l’8 novembre 2013. Una nuova emissione che va a ricordare la precedente, una precedete emissione che ebbe un notevole successo.

Su quali Btp investire per driblare il rischio-tassi

btpLa recente impennata dei tassi italiani su tutte le scadenze ha reso i Btp più interessanti, in quanto i prezzi sono scesi molto e i rendimenti chiaramenti aumentati. Il costo della vita resta sotto controllo, con un tasso di inflazione all’1,2% su base annua. Già con un Btp con scadenza di 4 anni è possibile triplicare il tasso di inflazione corrente. Il Btp scadenza 1° giugno 2017, cedola 4,75%, prezza in area 105,30 e rende poco più del 3,3%.

Spread Btp-Bund a 275 nella seconda metà 2013 secondo Citigroup

spread btp bundDopo l’annuncio della FED relativo alla possibilità di ridurre il piano di quantitative easing dal prossimo autunno e di azzerare completamente gli acquisti di bond entro metà 2014, sui mercati finanziari c’è stata una nuova ondata di avversione al rischio con forti turbolenze sulle borse e i bond. Il clima di risk off potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. Partendo da questi presupposti, Citigroup ha deciso di alzare le proprie stime sullo spread Btp-Bund, che ora è atteso intorno a 275 punti base nel secondo semestre del 2013.