Sottoscrizioni BTP Italia del 4 Giugno 2012

I dati sulle sottoscrizioni del BTP Italia in questa prima giornata della seconda emissione vanno letti con attenzione, per non cadere in analisi sbagliate che potrebbero scatenare il panico. Come in ogni mercato le novità attraggono due categorie di investitori; chi cerca semplicemente nuove occasioni in acquisto, e chi invece cerca la speculazione vera e propria (come è successo per il collocamento di Facebook). La prima categoria di investitori è stata attratta in Marzo dal primo collocamento dei BTP Italia e questo forte interesse si è tramutato in un’offerta che è dovuta raddoppiare per soddisfare la domanda. 

Emissione BTP lungo termine 30 maggio 2012

Diffusi i dettagli per l’ultima emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per la fine del mese, ed esattamente al 30 maggio 2012 con regolamento al 1° giugno 2012. Dopo il collocamento di oggi, ancora una volta con aspetti contrastanti sul rapporto che lega rendimenti ed importo del collocamento, l’attenzione si concentra sull’emissione di lungo termine del MEF che precede di qualche giorno la nuova asta dei BTP Italia prevista per la prima ottava di Giugno 2012.

Il 30 maggio 2012 saranno emessi due Buoni del Tesoro Poliennali rispettivamente a cinque e dieci anni di scadenza; il primo ha ISIN ancora da attribuire ed offre un rendimento annuo lordo del 4,75% con scadenza al 1° giugno 2017 (e decorrenza al 1° giugno 2012). Il totale previsto in emissione per questo primo titolo è compreso tra 2,5 miliardi di euro e 3,5 miliardi di euro.

Germania colloca Bund Maggio 2012 a tasso zero

Siamo ormai prossimi al paradosso e quello che viene considerato un motivo di vanto potrebbe velocemente trasformarsi in un problema serio; il nuovo collocamento dei titoli di Stato tedeschi a due anni “Schatz” ha visto un rendimento pari allo 0,07% per una raccolta complessiva di 4,555 miliardi di euro. L’alta domanda è ancora una volta una chiara indicazione che arriva dal mercato dei titoli di Stato; la Germania è ancora considerata un porto sicuro per i capitali e gli investitori, pur di dirottare il proprio denaro verso lo Stato Federale Tedesco, sono disposti ad accettare rendimenti a dir poco imbarazzanti.

Quale che sia la causa di tanta sfiducia verso il resto dell’Europa, siamo vicini ad un paradosso; con situazioni in ripresa e di stabilità (tutte, tranne Grecia e Spagna) e rendimenti a dir poco vantaggiosi, perchè gli investitori continuano a puntare sulla Germania, che non ha poi una situazione così diversa da Italia e Francia? 

Risultati asta BTP maggio 2012

I risultati dell’asta di BTP di maggio 2012 creano nuovi contrasti sul mercato finanziario; l’emissione ha ricevuto ancora una volta una forte domanda (anche se in leggero calo rispetto alla precedente) ma nonostante questo lo spread risente ancora una volta dell’incertezza e di riflesso scattano le vendite sul mercato azionario.

Il collocamento di titoli non più in corso di emissione è stato complessivamente pari a 1,75 miliardi di euro, ovvero il massimo dell’offerta prevista dal MEF; il titolo di marzo 2020 con rendimento al 4,25% è stato venduto per 542 milioni di euro, mentre il BTP con scadenza marzo 2022 al 5% lordo annuo è stato acquistato per un importo complessivo pari a 651 milioni di euro. Infine, il titolo di marzo 2025 è stato emesso per 557 milioni di euro.

Titoli di Stato medio-lungo termine in asta 14 Maggio 2012

Grande attesa per la nuova asta di BTP di lungo termine prevista dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 14 maggio prossimo, con regolamento al 16 maggio. L’andamento del mercato azionario estremamente incerto è guidato principalmente dalle aste dei Paesi più a rischio (come Spagna e Portogallo) ma anche sul MOT italiano la tensione è ancora alta ed un’asta positiva può cambiare le sordi di breve-medio termine.

In asta il 14 maggio ci sarà il prestito con decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° marzo 2015, con un rendimento annuo lordo del 2,5% ed ISIN IT0004712748. L’emissione sarà compresa tra i 2,5 miliardi di euro ed i 3,5 miliardi di euro.

Grecia da incubo, tassi al 4,69%

Questa mattina sono avvenute le emissioni dei titoli di Stato di Atene, mentre il clima politico è sempre più infiammato. L’incarico di ieri sulla formazione di un nuovo Governo in poche ore affidato a Antonis Samaras (dei conservatori di Nuova Democrazia) è passato oggi al Radicale Alexis Tsipras, mentre la stretta sulla Grecia diventa sempre più insostenibile.

Lo Stato deve infatti approvare immediatamente tagli alle spese per 11 miliardi di euro tra il 2013 ed il 2014, per ottenere poi gli aiuti necessari al rilancio dell’economia. La corsa contro il tempo è frenata dall’ipotesi di nuove elezioni già a metà Giugno, come sostengono gli analisti di Deutsche Bank.

Le Borse Europee scendono vistosamente sulla paura per l’uscita della Grecia dall’area Euro; il fallimento della moneta unica sarebbe insostenibile per i Paesi membri, visto che tutti i provvedimenti presi a favore di Atene non sono riusciti  a risollevare  i conti. Nel momento in cui Spagna o Portogallo o anche Italia si troveranno nella stessa situazione si rischierebbe quindi un nuovo fallimento, causato sopratutto dall’incapacità dell’Eurotower di gestire la Moneta Unica, controllata praticamente dalla Germania.

Emissione BTP del 27 aprile 2012

L’ultimo comunicato stampa emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze contiene i dettagli della prossima asta di Buoni del Tesoro Poliennali in emissione a fine Aprile 2012. Il primo prestito emesso dal MEF il prossimo 27 aprile (con regolamento previsto al 2 maggio) ha decorrenza 1° febbraio 2012 e scadenza 1° maggio 2017 ed un tasso di interesse lordo pari al 4,75% annuo. Il BTP è identificato dall‘ISIN IT0004793474 e l’ammontare dell’emissione sarà compresa tra un minimo di 1500 milioni di euro ed un massimo di 2500 milioni di euro.

Il secondo prestito in emisisone ha decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° settembre 2022. Il rendimento annuo lordo è pari la 5.5% mentre l’ISIN identificativo è IT0004801541. L’emissione sarà compresa tra 1,500 milioni di euro e 2.500 milioni di euro.

Spread stabile, Schatz ai minimi assoluti

Nuovo record per i titoli di Stato tedeschi; l’asta di oggi dello Schatz a due anni ha visto il dimezzamento dei rendimenti, che ora, dopo un collocamento con bid-to-cover a 1.8, si attestano ai minimi record a 0.14% su base annua. Il rendimento, praticamente dimezzato dalla precedente emissione, rende quasi sfavorevole investire in titoli di Stato tedeschi e contribuisce ad aumentare le tensioni sullo spread grazie ad una situazione che è al limite dell’assurdo.

Il pericolo spread ora non è più governato e pilotato dall’innalzamento dei rendimenti di Italia e Spagna, ma piuttosto viene modificato dal continuo calo dei rendimenti dei titoli tedeschi, vicini ormai al paradosso per cui investire in Germania costa dei soldi.

Rendimenti BTP triennali Aprile 2012 in rialzo

Risultati non troppo buoni per le aste di titoli di Stato; dei 3 miliardi di euro di BTP a tre anni da collocare, il MEF è riuscito a piazzarne 2,88 miliardi di euro ed il rendimento sale a 3.89% dal precedente 2.76%. Fino a pochi minuti fa’ questo sembrava un mezzo flop che sarebbe costato allo spread diversi punti al rialzo, ma a calmare gli animi ci pensa Vittorio Grilli, viceministro dell’Economia, che interviene così:

 Abbiamo fatto la scelta di non prendere tutta la domanda che c’era perchè non abbiamo urgenza di fare funding a tassi che non siano secondo noi quelli giusti

Che vuol dire semplicemente non aver voluto collocare tutti i titoli a favore di rendimenti più alti e più “giusti”. In effetti con il senno di poi i rendimenti dei titoli di Stato Italiani erano scesi decisamente troppo e si rischiava di allontanare gli investitori invece di attirarli. Anche la Germania, che viene sempre considerata come un punto di riferimento, mostra rendimenti estremamente bassi che non per forza risultano essere un vantaggio, sopratutto quando l’incertezza dell’azionario costringe i più a riversare la liquidità sui titoli di Stato e sulle obbligazioni societarie.

Asta BOT, CTZ e BTP€i di Marzo 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto le prossime aste di questa settimana diffondendo i dettagli dei titoli di Stato proposti in due comunicati stampa. Il primo, relativo all’asta del 27 marzo prossimo con regolamento al 30 marzo, definisce le emissioni di CTZ e BTP€i previste; il primo titolo del debito pubblico è un Certificato del Credito del Tesoro “Zero Coupon” (CTZ) con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza al 31 gennaio 2014, identificato con l’ISIN IT0004793045. L’importo dei CTZ in offerta è compreso tra 2 e 3 miliardi di euro.

Nel comunicato 38 del MEF vengono inoltre resi pubblici i dettagli sui BTP€i, i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’area Euro; il primo dei due prestiti in emissione ha decorrenza 15 marzo 2010 e scadenza al 15 settembre 2021. Il tasso di interesse reale annuale è del 2.10% pagato semestralmente e l’ISIN è IT0004604671. Il secondo BTP€i in emissione  ha invece decorrenza il 15 settembre 2008 e scadenza il 15 settembre 2019. Il tasso di interesse reale annuo è pari al 2.35% e l’ISIN di riferimento è IT0004380546.

Dettaglio Asta BTP Italia

L’impatto dell’emissione del nuovo BTP Italia da parte del MEF è interessante sotto tutti i punti di vista. Ricordiamo innanzitutto che il prodotto finanziario con scadenza a 4 anni è stato pensato su misura per i cittadini italiani nel periodo post-crisi; la paura per l’inflazione e per la svalutazione dei pochi risparmi accantonati negli ultimi, difficili anni trovano risposta in un BTP che viene offerto con scadenza breve e cedola semestrale, con la proposta di un rendimento legato all’andamento dell’indice FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati) al netto dei tabacchi. La garanzia inoltre di un rendimento minimo garantito, fa’ di questo nuovo BTP Italia la scelta prioritaria per gli Italiani.

Dai dati relativi alle sottoscrizioni (possibili anche tramite home-banking) sono molto chiari sull’interesse mostrato verso i nuovi BTP; di 133.479 contratti totali circa l’83% sono risultati di taglio inferiore a 50.000 euro, soglia che statisticamente distingue i “retail” dagli istituzionali. Di questi 110.000 contratti, circa 79.000 sono stati anche inferiori a 20.000 euro, a conferma dell’interesse dimostrato.

Risultati collocamento BTP Italia

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso pochi minuti fa’ i risultati del collocamento del nuovissimo BTP Italia sul sito ufficiale, tramite il comunicato stampa numero 36 del 22 marzo 2012. Ricordiamo che il nuovo titolo offerto ha una durata di quattro anni, ed il suo rendimento è legato all’indice FOI (indice die prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) al netto dei tabacchi.

Il titolo nello specifico (con scadenza al 26 marzo 2016) ha un tasso cedolare (reale) annuo pari al 2.45%. L’importo emesso è di 7,29 miliardi di euro. Lo spread BTP Bund (che, ricordiamo, riguarda i buoni decennali) non ha minimamente sentito la buona notizia del collocamento, anche perchè le preoccupazioni della giornata erano ormai orientate su altri temi e sappiamo ormai da giorni che il collocamento del BTP Italia sarebbe stato un successo.

BTP Italia approvato dal mercato, raccolta record

Continua la serie di successi per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e per il Governo Monti. Tornando indietro e ripercorrendo gli ultimi sette mesi circa sul mercato Azionario e dei titoli di Stato ci aiuta a capire quanto il quadro generale è cambiato. Dall’allarme spread Italia, paragonata (ingiustamente) alla Grecia, alla crisi di Atene ed al suo salvataggio, passando per il pericolo Spagna e Portogallo oltre che le voci sul crollo dell’Euro. E poi lo spread, che da 200 è salito fin sopra a 500 per rientrare proprio negli ultimi due mesi grazie (almeno così si dice) al Governo Monti, elogiato dai “colleghi” Europei.

Questo in sostanza il riassunto degli ultimi mesi, che culminano con il successo dello spread sotto quota 300. Un’altra buona notizia nel mercato dei titoli di Stato (che, abbiamo visto, ha la capacità di fare il bello ed il brutto tempo anche sull’azionario) arriva proprio dal mercato dei BTP; la nuova emissione del MEF continua a riscontrare successi, tanto che prima ancora che la raccolta ordini sia conclusa si è già andati ben oltre l’offerta.

Conviene investire nel BTP-Italia?

Sembra proprio che il Governo stia puntando moltissimo sul nuovo BTP Italia appena presentato, tanto che qualcuno inizia a chiedersi se non ci sia qualche interesse strano dietro la prima asta del nuovissimo Buono.

La verità dei fatti è semplicemente che il MEF non può certo permettersi un “flop” sul mercato, proprio nel momento in cui si comincia a parlare di ripresa economica.

Pur essendo sempre il Buono del Tesoro Poliennale a 10 anni ad indicare il “benessere” del Paese e la sua posizione nell’Eurozona sappiamo quanto le scadenze a breve termine sono diventate importanti negli ultimi anni e sappiamo anche quanto sia alta la “concorrenza” tra prodotti di quel range di scadenza.