Il Petrolio è un buon investimento?

L’andamento del Petrolio negli ultimi anni non è semplicemente una variazione di prezzo; il Crude Oil, o meglio il Brent Crude Oil rappresenta per il mondo intero una risorsa su cui ruota l’andamento dell’intero pianeta. I trasporti influenzano il prezzo di qualsiasi cosa e tutto ciò che non può essere inviato per via telematica fa’ in un modo o nell’altro affidamento ai mezzi terreni che si muovono in gran parte grazie al Petrolio.

L’industria dell’automobile stessa è influenzata direttamente dal Petrolio visto che la scelta di un’automobile piuttosto che di un’altra è fatta anche in base ai consumi ed alla cilindrata della stessa. La poca diffusione delle auto a GPL o Metano costringe a prendere in seria considerazione i consumi del mezzo e questo è un dato che può far scegliere un modello piuttosto che un altro.

Investire nel Cacao 2012

Continua la recensione di commodities da scegliere per questo 2012, che sembra sempre più orientato all’incertezza ed all’alta volatilità fin dalle primissime battute; il mercato delle materie prime potrà veramente fare la differenza, ma la differenza sul mercato delle commodities la faranno i grandi fondi qual’ora decideranno che è arrivato il momento di entrare sul mercato.

Il momento sicuramente verrà notato per l’incredibile incremento di volumi prolungato nel tempo che registreremo, ma per il momento ancora bisogna ragionare come se il mercato volesse proseguire le tendenze consolidate senza l’aiuto “aggiuntivo” dei fondi o delle grandi istituzioni.

Previsioni Cacao 2012

Investire in Succo d’Arancia nel 2012

Mentre per un’ampia serie di commodities e metalli preziosi abbiamo a disposizione una moltitudine di prodotti finanziari trattati direttamente anche sul nostro mercato che rispondono a tutte le esigenze del caso, per altri beni stranamente l’offerta non è così ampia. Sembra ad esempio che per il Succo d’Arancia non vi siano tante alternative; o si fa’ riferimento direttamente al futures americano, oppure bisogna accontentarsi di quei broker che offrono i CFD e nello specifico che li offrano su tutte le commodities, in cui solitamente è incluso anche il Succo d’Arancia.

Investire nei beni primari sembra essere la scommessa del 2012, portata silenziosamente avanti dagli analisti più discreti che vedono ancora incertezza sull’azionario ma grande determinazione su tutti gli altri mercati.

Previsioni Succo d’Arancia 2012

I futures sul mais proseguono il loro momento negativo

Non è un bel momento per il mais come commodity da investimento: gli investitori finanziari appassionati di contratti futures si saranno infatti accorti che il prodotto agricolo in questione è giunto ormai al suo terzo giorno consecutivo di ribasso, aumentando il peggior declino di sempre da tre mesi a questa parte. Il motivo è presto detto, in effetti, il governo americano ha aumentato in maniera del tutto inaspettata le proprie stime relative all’offerta globale. Di conseguenza, i contratti relativi alle spedizioni di marzo non potevano che calare di 1,1 punti percentuali presso il Chicago Board of Trade, attestandosi a quota 6,05 dollari il bushel, il prezzo più basso che sia stato registrato per lo strumento più attivo in questo senso dallo scorso 21 dicembre.

Investire nel Caffè 2012

Ancora un’altro mercato interessante per questo 2012; visto che parliamo spesso della differenziazione degli investimenti come lotta all’incertezza, proponiamo oggi un altro strumento da includere nella lista dei possibili target per la rotazione di portafoglio del 2012. Il Caffè è uno di quei beni “accessori” che nel tempo hanno sviluppato un mercato stabilissimo, in crescita ed estremamente vasto (si parla di diversi miliardi di euro annui totali).

Dal punto di vista finanziario le Borse si sono adeguate alla vastità dell’economia reale del Caffè proponendo una serie di strumenti finanziari che fanno da tramite tra il chicco vero e proprio e l’investitore che vi vuole investire.

Innanzitutto una premessa; la qualità “arabica” è il punto di riferimento della produzione mondiale e dal punto di vista finanziario è rappresentata dal contratto Coffee Futures scambiato al NYSE sotto il segmento ICE (IntercontinentalExchange); questi è quotato con due decimali ed ha un tick (minimo movimento di prezzo) di 5/100 corrispondenti a 18.75$.

Previsioni prezzo Caffè 2012

Investire in Argento nel 2012

Già abbiamo discusso di come investire in Oro e di quali sono le previsioni sul prezzo per questo 2012; l’offerta estremamente ampia e la sicurezza condivisa nelle possibilità di crescita continua contrastano fortemente con l’andamento generale della finanza e questo contribuisce ad aumentare il rischio di ogni singolo investimento.

L’unico modo conosciuto e consolidato per diminuire il rischio senza cambiare per forza ambito è quello di differenziare gli investimenti quanto più possibile seguendo le previsioni. Per dividere in due il rischio legato ad un investimento sull’oro, si può fare riferimento al Silver (l’argento appunto) che pur seguendo spesso l’Oro stesso nei movimenti di prezzo ha una situazione di medio periodo estremamente diversa che costringe a seguire un’analisi su misura.

Investire in Oro 2012

Investire nel Cotone 2012

Tra le materie prime più interessanti del 2012 dal punto di vista grafico abbiamo sicuramente il Cotone; senza scendere nei particolari della situazione fondamentale che al momento non offre particolari spunti utili per le previsioni del 2012, quello che invece colpisce è il rally avuto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2012. In corrispondenza con il periodo precedente, quando è scoppiata la crisi dei mutui subprime, il cotone ha disegnato due swing particolari di massimo e minimo crescenti ben visibili sul grafico mensile; da questa formazione è iniziata nel 2010 la fase di recupero che ha visto un rally senza precedenti sui grafici di medio periodo.

Il Caffè come investimento nel 2012

Per assurdo uno dei metodi migliori per calcolare l’inflazione reale e rendersi conto del potere d’acquisto, è alla portata di tutti: la tazzina di caffè. Da sempre l’aumento dell’espresso al banco è uno degli argomenti più discussi di economia, anche da parte di chi l’economia non la segue affatto, perchè tocca direttamente una delle usanze più diffuse degli italiani ed è uno dei primi aumenti reali che consolida l’avanzare dell’inflazione e va’ a toccare buona parte delle famiglie italiane.

Quello che ci interessa oggi però è il business del famoso macinato; i chicchi di caffè vengono coltivati, raccolti, lavorati, imballati e spediti in tutto il mondo tutti i giorni a praticamente tutte le ore, e vengono consumati di continuo. Chi si occupa di investimenti, non può fare a meno di chiedersi quale sia il giro di denaro intorno al chicco scuso ma sopratutto qual’è l’andamento della domanda e dell’offerta che modifica il prezzo della materia prima.

Etf Securities lancerà a breve 53 Etc su Borsa Italiana

Etf Securities ha scelto la data del prossimo 4 gennaio (fra due giorni esatti quindi) e la piattaforma di Borsa Italiana per lanciare ben cinquantatre Exchange Traded Commodities: nello specifico, tale emissione è stata garantita dal segmento Commodity Securities della compagnia in questione, con una diversificazione a seconda del prodotto o del titolo a cui fare riferimento per conoscere il rendimento finale. Il comparto di quotazione di questa offerta sarà quello dedicato agli strumenti finanziari derivati di tipo cartolarizzato, vale a dire gli Exchange Traded Commodities (Etc) e gli Exchange Traded Notes (Etn).

Investire nel Petrolio nel 2012

La domanda del momento è se il Crude Oil sarà un buon investimento anche nel 2012, visto che dopo lo scoppio della bolla speculativa del 2008 il prezzo dell’Oro Nero è rimasto in un laterale ad ampio range senza soluzione. Prima di rispondere a questo interrogativo chiariamo immediatamente un concetto estremamente importante; il legame tra prezzo di mercato (quindi tutto ciò che riguarda gli strumenti finanziari) e prezzo dei prodotti derivati (quindi carburanti e quant’altro) del Petrolio ormai non esiste più. Il prezzo di mercato è sempre deciso dalla domanda e dall’offerta, che dipendono a loro volta da una miriade di fattori) mentre per quanto riguarda i prezzi dei prodotti derivati, i fattori che influenzano l’andamento sono ben diversi. Ovviamente stiamo parlando in particolare della benzina; quando nel 2008 il petrolio era all’apice della bolla speculativa (che sul grafico del future rettificato corrisponde ad un valore di circa 190$ al barile) i carburanti alla pompa viaggiavano intorno a 1.35-1.40 euro al litro. Ora il petrolio è sotto quota 100$ secondo il grafico del Crude Oil future e la benzina in Italia ha sfondato quota 1.70 euro al litro. 

Caduta fragorosa dei futures sullo zucchero a New York

I contratti futures collegati alle performance dello zucchero hanno fatto registrare perdite importanti presso l’Intercontinental Exchange di New York: è questo il dato più evidente che è emerso dalla piazza americana, con le contrattazioni che sono scese ben al di sotto di quanto ci si attendeva, molto peggio rispetto a quanto successo al caffè arabica e al cacao, influenzati pesantemente dai raccolti del Vietnam. Cosa è successo di preciso? Anche in questo caso i raccolti esteri l’hanno fatta da padrona, in particolare quelli dei paesi in cui si riponevano le maggiori speranze, come ad esempio la Russia, l’Ucraina, l’India, la Thailandia e persino l’Unione Europea nel suo complesso.

Previsioni 2012 per il Soybean: laterale ad ampio range?

Se c’è un fattore che ha spinto molti trader a prendere in considerazione unicamente le commodities per le operazioni di breve e medio periodo è la ripetitività ciclica che caratterizza queste ultime da sempre. Al di là infatti del possibile range di interesse e della posizione assoluta del prezzo anche in relazione ai valori storici, quello che sembra essere un capo saldo del trading sui futures è la stagionalità di certe commodities come proprio il Soybean mostra sul grafico di lungo periodo.

Quello a cui stiamo assistendo fin dagli anni ’50 è lo sviluppo in laterale del prezzo seguito solo in particolarissime fasi economiche da un up-trend che sposta il range di interesse più in alto alzando anche la volatilità (ma tuttavia rispettando le escursioni in termini percentuali). Questo si vede bene nel periodo compreso tra il 1950 ed il 1973, quando il range si è spostato da 100-250 a 300-850. Ancora dopo diversi anni la stessa formazione ha spinto il prezzo del Soybean da quest’ultimo  range fino a 700-1500 che è poi quello in cui ci troviamo ora.

Rame: l’Etn americano termina il proprio rally dopo quattro giorni

L’Exchange Traded Note (Etn) collegato all’andamento del rame come commodity ha perso un punto percentuale nel corso della giornata odierna: il ribasso in questione è stato provocato, in particolare, dalle forti preoccupazioni che vengono nutrite nei confronti della crescita economica della Cina e la crisi del debito dell’eurozona. Ci stava abituando bene in questo senso, visto che il rally del prodotto in questione durava da quattro giorni esatti, ma ora si è interrotto in maniera brusca.

I futures sul petrolio crescono grazie ai beni durevoli americani

La crescita dei contratti futures che fanno riferimento al petrolio è senz’altro incoraggiante per la fine di quest’anno e l’inizio di quello nuovo: nel dettaglio, tali strumenti hanno chiuso le contrattazioni di ieri con un guadagno dello 0,7%, subito dopo la pubblicazione dei dati relativi ai beni durevoli statunitensi, i quali sono aumentati lo scorso mese di novembre come non accadeva da diverso tempo (almeno sei mesi). I principali indicatori, inoltre, sono avanzati ben oltre le previsioni, lasciando ben sperare anche per l’attuale mese di dicembre. Il greggio, tra l’altro, ha guadagnato 6,7 punti percentuali a New York, il ricavo più importante dal 28 ottobre scorso.