La notizia era da tempo nell’aria e, pertanto, le affermazioni da parte del Cme Group non hanno destato particolare sorpresa, quanto la gradita conferma di quanto si sospettava. Stando al Chicago Mercantile Exchange (Cme), preso nel vecchio Continente ci sarà un vero e proprio mercato dei derivati europeo, che avrà un hub a Londra. Ma cosa cambierà nel panorama internazionale? E quale potrà essere la concorrenza esercitata nei confronti di Nyse e Db? Cerchiamo di vederci più chiaro, leggendo tra le righe delle comunicazioni del Cme.
Contratti Futures
Futures: bovini e suini in calo a Chicago
I futures relativi alla carne suina hanno fatto registrare ieri il quarto giorno consecutivo di ribasso: si tratta del rallentamento più lungo da un mese a questa parte per tali strumenti finanziari, causato soprattutto dall’abbondanza di scorte per quel che concerne i prodotti americani. I futures relativi alla carne bovina si sono invece caratterizzati per un calo piuttosto leggero. Tornando a parlare dei suini, c’è da precisare che la produzione commerciale dello scorso mese negli Stati Uniti ha raggiunto il totale di quasi due miliardi di libbre (1,93 per la precisione, circa 874mila tonnellate per la precisione), vale a dire il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Futures sul cotone in rialzo grazie al boom di esportazioni
I contratti futures collegati alle performance del cotone hanno fatto registrare un rialzo che ha portato le loro quotazioni ai massimi delle ultime due settimane: nello specifico, le esportazioni si sono piuttosto rafforzate, a partire da quelle degli Stati Uniti, visto che si sta parlando del maggior paese al mondo per quel che concerne tali spedizioni. Allo stesso tempo, i futures relativi al succo d’arancia sono calati come non succedeva da almeno tre settimane. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste contrattazioni, c’è da dire che le vendite nette di cotone sono salite fino a quota 1,02 milioni di balle, un dato che è stato rilevato nella settimana che si è conclusa lo scorso sette giugno.
In ripresa i contratti futures sullo zucchero
I contratti futures relativi allo zucchero sono riusciti a risollevare il loro rally dopo una breve pausa dovuta, come al solito, a motivi di carattere meteorologico: in effetti, bisogna considerare ancora una volta l’impatto che hanno avuto le ultime piogge sui raccolti e sulle scorte relative al Brasile, il maggior produttore a livello internazionale. Allo stesso tempo, bisogna sottolineare come il cacao e il caffè siano invece rimasti influenzati dalla pressione esercitata dalla debole domanda e dalle scorte in eccesso. Entrando maggiormente nel dettaglio delle contrattazioni finanziarie, c’è da dire che i futures che osservano da vicino le performance dello zucchero grezzo hanno fatto registrare un rialzo di 0,98 punti percentuali, attestandosi a quota 19,98 dollari la libbra.
Futures: ultime quotazioni in calo per caffè, zucchero e cacao
I contratti futures relativi alle performance dello zucchero, del caffè e del cacao sono stati accomunati da un unico elemento nelle ultime contrattazioni di ieri: in effetti, tutte queste commodities hanno prolungato il loro rallentamento, tanto che nel caso di zucchero e caffè si è giunti fino al livello più basso dal 2010 ad oggi. Il motivo per un simile declino è presto detto, vale a dire il fatto che la pigra e lenta economia mondiale dovrebbe ancora frenare la domanda di materie prime. Per il cacao il ribasso non è stato così evidente, ma è stato pur sempre registrato. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste quotazioni, c’è da dire che altri fatti economici hanno avuto un certo peso in questo senso.
Gli uragani provocano il rialzo dei futures sul succo d’arancia
Il succo d’arancia ha guadagnato proprio ieri 2,3 punti percentuali presso l’Intercontinental Exchange di New York attraverso i suoi contratti futures: il motivo principale che ha provocato una simile performance è stato senza dubbio la tempesta tropicale Beryl, il quale potrebbe favorire l’aumento delle piogge nello stato della Florida, uno dei maggiori produttori al mondo di arance. In realtà, c’è da sottolineare come non sia ancora chiaro se il clima in questione possa causare vantaggi o difficoltà, ma per il momento gli investitori sono stati spinti a puntare con decisione su queste tariffe e sul loro andamento. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, il future relativo alle spedizioni del prossimo mese di luglio è riuscito a conseguire anche un rialzo vicino al 4%, con una quota complessiva di 1,1355 dollari la libbra.
Futures: il punto su mais, semi di soia e carne bovina
Una breve panoramica sulle contrattazioni dei futures che si sono concluse ieri negli Stati Uniti ci può aiutare a comprendere le performance delle principali commodities. Ad esempio, gli strumenti collegati all’andamento del mais si sono caratterizzate per ribassi compresi tra i tre e gli undici centesimi di dollaro, a causa dell’influenza negativa subita dal mercato del grano. In particolare, le spedizioni del prossimo mese di luglio, lo strumento attualmente più attivo, sono quelle che hanno fatto registrare i cali più evidenti. La crescita del dollaro e le vendite commerciali hanno provocato questa depressione nei prezzi del mercato di riferimento.
Futures sulla gomma in rialzo grazie alla crescita cinese
La gomma è riuscita a guadagnare il suo livello massimo degli ultimi quattro mesi: la commodity in questione ha beneficiato soprattutto dell’ottimismo relativo alla Cina, visto che l’ex Impero Celeste dovrebbe ulteriormente potenziare la propria crescita economica, migliorando al tempo stesso la domanda di diversi beni. Entrando maggiormente nel dettaglio, i contratti futures in questione, più precisamente le spedizioni del prossimo mese di ottobre sono cresciute di oltre 3,7 punti percentuali, il rialzo più consistente dallo scorso 17 gennaio. In questo modo, il valore complessivo si è attestato attorno ai 280 yen il chilogrammo (3,531 dollari la tonnellata se si vuole effettuare un raffronto) presso il Tokyo Commodity Exchange, dopo aver toccato i 278,7 yen.
Futures e soft commodities: in rialzo zucchero e caffè, tonfo del cacao
La giornata di ieri è stato davvero intensa per quel che concerne le soft commodities per eccellenza che sono quotate, vale a dire lo zucchero, il caffè e il cacao. Cerchiamo dunque di capire quali sono state le ultime performance dei rispettivi contratti futures e quali eventi hanno influenzato le stesse. Cominciando a parlare dello zucchero grezzo, c’è da dire che il contratto maggiormente attivo in questo momento è quello che prevede le spedizioni del mese di luglio: ebbene, il New York Mercantile Exchange ha assistito a un rialzo di tredici centesimi, il che equivale a dire che gli strumenti finanziari in questione sono aumentati dello 0,6% e si sono attestati a quota 20,86 centesimi la libbra. I mercati si sono più che consolidati, ma bisogna sottolineare soprattutto le pressioni esercitate dalle ultime notizie provenienti dai raccolti del Brasile, il maggior produttore al mondo.
Futures: semi di soia in rialzo grazie all’export di Usa e Brasile
I semi di soia sono stati capaci di risollevarsi da un declino che durava ormai da sei settimane, mettendo a segno un rialzo interessante a livello di contrattazioni: il cambiamento di performance può essere facilmente spiegato con l’incremento fatto registrare dalle esportazioni della commodity per quel che concerne gli Stati Uniti e il Brasile, con la relativa offerta che non poteva non risentirne, visto che stiamo parlando dei due principali paesi al mondo da questo punto di vista. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che l’importo totale di semi di soia che è stato ispezionato per l’export a stelle e strisce è quasi raddoppiato in una settimana, passando da 10 a 20,3 milioni di bushel.
Quinto giorno di ribasso per i futures sul cotone
I contratti futures relativi al cotone sono riusciti a far proseguire il loro momento di ribasso costante che dura ormai da ben cinque mesi e mezzo: volendo essere ancora più precisi, questi strumenti finanziari sono stati protagonisti del loro quinto giorno consecutivo di chiusura in calo, in questo caso a causa del clima statunitense nelle principali regioni in cui si coltiva la commodity in questione, visto che si stanno registrando dei continui miglioramenti. I due riferimenti principali non possono che andare alla Georgia e al West Texas, come sottolineato anche dai principali analisti indipendenti che si occupano di questi investimenti finanziari. La pioggia è un elemento essenziale per i raccolti e con la bella stagione le precipitazioni non sono poi così numerose.
I futures sul rame potrebbero aumentare anche nei prossimi giorni
I prezzi del rame, il quale è stato in grado di guadagnare fino ai suoi livelli massimi nel giro di appena una settimana, potrebbero salire fino a 4,20 dollari la libbra: si tratta di un picco piuttosto interessante e che, tra l’altro, non viene raggiunto dallo scorso mese di settembre, come messo in luce dall’analisi tecnica di Paul Kavanaugh, trader presso PfgBest. Questo vuol dire che il contratto future che fa riferimento alle spedizioni del prossimo mese di luglio è destinato a crescere di ben undici punti percentuali, un rialzo che sarà registrato nel caso in cui i prezzi del Comex di New York dovessero raggiungere il 50% dell’indice di Fibonacci, per un totale di 3,803 dollari, entro le prossime sessioni.
Le previsioni settimanali per i futures sul frumento
I contratti futures relativi al frumento hanno terminato le contrattazioni della scorsa settimana nella giornata di venerdì: in particolare, il mais e i semi di soia sono stati protagonisti di guadafni piuttosto consistenti, grazie a una domanda robusta proveniente dagli Stati Uniti, mentre il grano stesso è sceso al livello più basso dallo scorso mese di gennaio, a causa soprattutto delle aspettative circa un vasto raccolto negli Stati Uniti che andrà a incrementare le scorte totali. Le sessioni sono state influenzate, inoltre, da uno degli ultimi report economici a stelle e strisce che ha messo in luce un aumento non proprio esaltante per quel che riguarda l’occupazione, con 115mila nuovi impieghi, un totale più basso rispetto ai 170mila previsti.
Il nuovo rating spagnolo fa calare i futures petroliferi
Il petrolio è calato dopo aver toccato il suo livello più alto delle ultime quattro settimane a New York: il ridimensionamento del rating creditizio della Spagna ha inciso in maniera profonda su queste quotazioni, tanto da influire in modo decisivo sulla domanda di carburante per quel che riguarda il continente europeo. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i contratti futures collegati al greggio sono scesi di oltre 0,8 punti percentuali al momento dell’annuncio del declassamento della nazione iberica da parte di Standard & Poor’s. La qualità petrolifera West Texas Intermediate potrebbe subire la stessa sorte nel corso della prossima settimana, in particolare alla luce della minore fiducia nei confronti dell’area dell’euro e della crescita inferiore alle attese dell’economia americana.