I contratti futures relativi alla carne bovina americana hanno terminato la giornata di ieri in deciso rialzo: le perdite delle settimane precedenti sono state in questo modo compensate, grazie in particolare ai numerosi acquisti tecnici. Nel dettaglio, il rialzo più importante è stato quello degli strumenti finanziari che fanno riferimento alle spedizioni del prossimo mese di aprile, con un incremento di 0,65 punti percentuali, a causa soprattutto dell’andamento incerto del dollaro e del sostanziale appiattimento dei titoli azionari a stelle e strisce.
Contratti Futures
Ancora un rialzo per i futures legati ai semi di soia
I contratti futures che osservano da vicino le performance dei semi di soia hanno fatto registrare il secondo giorno consecutivo di rialzi: in questo modo, presso il Chicago Board of Trade è stato raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque mesi, dopo che il Brasile, maggior rifornitore dell’olio di semi che si ricava da questa commodity, ha tagliato le proprie stime relative alla produzione del 2012. Gli agricoltori del paese sudamericano, infatti, dovrebbero raccogliere circa 68,7 milioni di tonnellate di semi fino al prossimo mese di agosto, mentre si era parlato di 69,2 milioni appena un mese fa.
Gli investitori puntano sui rialzi del rame
Il rame e i suoi investimenti finanziari, quindi i contratti futures che vengono scambiati a livello internazionale, stanno beneficiando di una fase molto lunga di scommesse al rialzo (bullish): il rally in questione, infatti, dura da almeno quattro settimane consecutive e rappresenta il periodo più lungo in questo senso da quattro mesi a questa parte. Nello specifico, i rialzi sono stati favoriti dal rafforzamento delle manifatture che ha coinvolto sia la Cina che gli Stati Uniti, oltre al calo piuttosto consistente delle scorte in questione, a livelli che non venivano rilevati da ben due anni. Le contrattazioni di riferimento sono ovviamente quelle del London Metal Exchange.
Futures, i semi di soia proseguono indisturbati il loro rally
I contratti futures collegati all’andamento dei semi di soia hanno fatto registrare un importante rialzo, proseguendo in questa maniera il rally che ormai dura da ben cinque mesi: l’ennesimo incremento di questi strumenti finanziari è stato favorito senza dubbio dalla speculazione che ha coinvolto la domanda, in merito soprattutto alla sua futura crescita per le esportazioni americane della commodity. Nel frattempo, il mais ha ricalcato la medesima performance. La produzione di semi in Brasile, il secondo maggior paese in questo senso a livello internazionale, dovrebbe calare fino a 68 milioni di tonnellate nel corso di quest’anno, mentre nel 2011 erano stati abbondantemente superati i settantacinque milioni, come rilevato in modo opportuno dalla società di ricerca AgRural Commodities Agricolas.
Nuovi record per i futures su bovini e suini
I futures sulla carne bovina sono aumentati al loro livello più alto di tutti i tempi per la decima volta nel corso di quest’anno: il motivo è presto detto, sta crescendo in maniera importante la domanda per il manzo statunitense, oltre ai costi più alti per quel che concerne le principali catene di ristoranti, tra cui si può ricordare Chipotle Mexican Grill Incorporated. Allo stesso modo, anche i contratti futures che osservano da vicino le performance della carne suina sono risultati in rialzo. C’è anche da dire che i prezzi globali del cibo sono incrementati nel corso del mese di gennaio come non succedeva da almeno undici mesi, secondo quanto stimato in maniera opportuna dalle Nazioni Unite.
Dalla Nestlè nuovi stimoli per le quotazioni future del cacao
Nestlè Sa, multinazionale svizzera famosa in tutto il mondo per la sua produzione di cioccolata, sta cercando di accaparrarsi una grossa fetta del mercato dei dolci: l’idea che frulla nella testa della compagnia elvetica è quella di focalizzare l’attenzione sulle confezioni. Si tratta di una notizia importante per quel che concerne una delle principali commodities alimentari, vale a dire il cacao. Quali vantaggi ne possono trarre gli investimenti finanziari? L’intento è quello di dar vita a nuovi ordinativi online, in modo da favorire qualità selezionate per particolari consumatori. Nel dettaglio, gli acquisti principali dovrebbero andare appannaggio della stessa Svizzera e del Liechtenstein. Una evoluzione simile è stata vissuta in passato anche dal caffè con Nespresso che avviò una identica strategia nel 1986.
I futures sullo zucchero scendono ai minimi del 2012
I prezzi relativi allo zucchero potrebbero cadere al loro minimo degli ultimi mesi: si tratta, nello specifico, di diciotto centesimi di dollaro per ogni singola libbra, il record più basso del 2012, il quale dovrebbe essere raggiunto a causa delle previsioni più aggiornate, le quali parlano chiaramente di un surplus produttivo per quel che concerne la stagione 2011-2012. Le scorte della dolce commodity sono quindi destinate a dover far fronte a una domanda di ben nove milioni di tonnellate complessive: la stagione appena menzionata è quella che è cominciata lo scorso mese di ottobre e molti analisti ed economisti hanno parlato praticamente negli stessi termini. In particolare, i contratti futures che sono collegati allo zucchero grezzo, i quali sono scambiati a New York, hanno chiuso l’ultima settimana a quota 23,94 centesimi la libbra, mentre occorre rimarcare come il rialzo del bene in questione sia stato pari a ben 2,8 punti percentuali nel corso del primo mese dell’anno.
L’ultimo discorso di Bernanke fa volare i futures sull’oro
L’oro ha raggiunto i suoi massimi degli ultimi due mesi, un rialzo favorito dal recente annuncio di Ben Bernanke, numero uno della Federal Reserve, circa i miglioramenti dell’economia americana: in pratica, è stata potenziata in maniera decisiva la domanda del prezioso metallo. Come ha specificato lo stesso Bernanke, gli indicatori di spesa, di produzione e delle attività lavorative sono risultate in maniera molto migliore rispetto al passato, dunque non si può che parlare di un buon impulso per quel che concerne l’ambito aureo. D’altronde, ogni volta che delle notizie economiche sono più incoraggianti rispetto alle attese, le commodities ne risentono in modo più che benefico.
Le piogge brasiliane e argentine fanno calare i futures sui semi di soia
I semi di soia hanno fatto registrare il loro secondo giorno consecutivo di rallentamento, un declino persistente che non può che essere spiegato con le previsioni metereologiche in Brasile e Argentina: le piogge che si dovrebbero verificare nei due stati sudamericani, infatti, hanno contribuito a sostenere l’offerta in questione e la conseguenza più immediata è stato proprio questo ribasso prolungato presso il Chicago Mercantile Exchange. Allo stesso tempo, i contratti futures relativi a grano e mais sono calati. Ben tre quarti del territorio argentino dovrebbe essere caratterizzato da sufficienti precipitazioni e queste andranno a influenzare in maniera inevitabile i raccolti della commodity alimentare della settimana appena cominciata e anche della prossima.
Futures sulla gomma in calo a Tokyo
La gomma ha subito un declino piuttosto evidente nel corso delle sue ultime contrattazioni, vanificando il proprio guadagno settimanale: questa inversione di tendenza può essere facilmente spiegata con l’inattesa caduta relativa alla produzione americana, la conseguenza diretta dell’importante ripresa dell’economia a stelle e strisce. Nello specifico, il contratto future relativo alle spedizioni di luglio è stato quotato a 316,4 yen il chilogrammo (4,105 dollari la tonnellata) presso il Tokyo Commodity Exchange. Si tratta dello strumento finanziario più attivo in questo senso, il quale ha fatto registrare un incremento di 0,6 punti percentuali nel corso di questa settimana e del 20% dall’inizio dell’anno.
La produzione di caffè fa crollare i futures sulla qualità arabica
I contratti futures collegati al caffè qualità arabica sono scesi al loro livello più basso dell’ultima settimana, una chiara testimonianza che le scorte internazionali si sono accresciute: al contrario, gli stessi strumenti finanziari in questione, ma collegati al cacao e allo zucchero, hanno subito un rialzo importante. Tornando però a parlare del caffè, però, c’è da dire che la produzione sarà pari a 132,4 milioni di bustine, un dato che si riferisce alla stagione che è cominciata lo scorso mese di ottobre; tra l’altro, l’aumento rispetto alle stime di dicembre è stato superiore ai 3,8 milioni di unità, così come annunciato ufficialmente nei giorni scorsi dalla International Coffee Organization.
Il citrus greening fa schizzare verso l’alto i futures sul succo d’arancia
I contratti futures relativi al succo d’arancia sono aumentati nel corso di quest’ultima settimana a livelli davvero da record: il boom in questione è la conseguenza diretta della possibile riduzione di scorte da parte degli Stati Uniti, mossa motivata dal cosiddetto “citrus greening”, la malattia che ha colpito gli agrumi del Texas. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno il rallentamento delle importazioni che è stato stimato dal dipartimento agricolo americano (lo Usda). La piaga che si sta diffondendo nello stato federale è stata accertata per la prima volta lo scorso 18 gennaio; in quella occasione, poi, si è anche scoperto che molti raccolti della Florida avevano subito dei danni evidenti e la zona in questione è celebre proprio per i suoi agrumi, le arance in particolare.
La domanda americana di manzo trascina i futures sui bovini
I contratti futures collegati alla carne bovina sono cresciuti in maniera sostenuta: il merito di questo rialzo si deve soprattutto alle scorte animali che hanno caratterizzato il mercato americano, oltre all’aumento importante della domanda globale di manzo, la quale ha sostenuto i costi dalla carne stessa per le più importanti catene attive nella ristorazione. I consumatori statunitensi dovranno quindi pagare cinque centesimi di dollaro in più per il manzo nel corso di questo 2012, più di qualsiasi altro alimento (perfino quelli di mare). Nel dettaglio, la carne ha subito un incremento di dieci punti percentuali lo scorso anno, così come è stato stimato dal governo di Washington.
I futures sul mais proseguono il loro momento negativo
Non è un bel momento per il mais come commodity da investimento: gli investitori finanziari appassionati di contratti futures si saranno infatti accorti che il prodotto agricolo in questione è giunto ormai al suo terzo giorno consecutivo di ribasso, aumentando il peggior declino di sempre da tre mesi a questa parte. Il motivo è presto detto, in effetti, il governo americano ha aumentato in maniera del tutto inaspettata le proprie stime relative all’offerta globale. Di conseguenza, i contratti relativi alle spedizioni di marzo non potevano che calare di 1,1 punti percentuali presso il Chicago Board of Trade, attestandosi a quota 6,05 dollari il bushel, il prezzo più basso che sia stato registrato per lo strumento più attivo in questo senso dallo scorso 21 dicembre.