Molti investitori si trovano spesso ad avere a che fare con dubbi di interpretazione in merito a determinati strumenti finanziari: è il caso sicuramente del fondo Absa di NewGold, un prodotto che viene presentato come un Exchange Traded Fund, ma che secondo alcuni potrebbe anche essere classificato tranquillamente come un rischioso Etn. Da dove deriva questa sorta di confusione? La multinazionale canadese, ben nota per le sue attività minerarie, gestisce attualmente 16,7 miliardi di dollari, tanto che il suo Etf locale rappresenta la modalità più costosa per andare a investire nell’oro. Bisogna dunque comprendere quali sono i reali rischi che si corrono in questo tipo di investimenti. Sia gli Etn che gli Etf vengono quotati ed emessi nelle piazze finanziarie come titoli azionari e in alcuni paesi, come ad esempio il Sudafrica, sono soggetti a regole ferree per quel che concerne il loro funzionamento.
Etf
Borsa Italiana accoglie i due nuovi Etf azionari di iShares
I due fondi che inizieranno a essere negoziati a partire da domani presso il comparto EtfPlus di Borsa Italiana recano la firma di iShares, la famiglia di Exchange Traded Fund gestita da BlackRock; nello specifico, si tratta di un prodotto che andrà a focalizzarsi sulle performance dell’indice S&P Cnx Nifty India Swap (il codice Isin di riferimento è IE00B3YX1R94) e di un altro strumento che osserverà invece da vicino l’andamento dell’Msci Russia Capped Swap (IE00B3Y06D14). Come si intuisce facilmente, la scelta della compagnia newyorkese è andata in direzione dei principali mercati emergenti, la Russia e l’India, due dei perni del gruppo Bric, ma come funzioneranno esattamente questi due fondi comuni? Anzitutto, bisogna precisare che il segmento preciso di quotazione è quello degli Oicr Aperti Indicizzati – Classe 2.
Etf: Lyxor si focalizza sul continente asiatico
Lyxor non si smentisce mai e continua ad arricchire la propria offerta di Exchange Traded Fund: la nuova proposta, la quale può essere fatta risalire a tre giorni fa, riguarda Borsa Italiana e più precisamente una serie di prodotti che vanno a focalizzare l’investimento sul continente asiatico e sui principali settori economici di riferimento. Di cosa si tratta esattamente? La sgr parigina ha infatti deciso di lanciare cinque Etf che sono in grado di replicare le performance di alcuni importanti indici settoriali di questa zona, con un interesse marcato nei confronti dell’Msci Asia ex Japan, il quale è costituito a sua volta da ben seicento titoli azionari, quelli che presentano la maggiore capitalizzazione e liquidità. Inoltre, le nazioni prescelte sono diverse e promettenti, vale a dire Cina, India, Hong Kong, Corea del Sud, Singapore e Malesia.
Source, l’Eurostoxx diventa il riferimento del nuovo fondo
Source ha risposto con prontezza alle crescenti richieste dei propri investitori: la domanda di nuovi fondi è stata per il momento soddisfatta con il lancio di un Etf, l’EuroStoxx Optimised Banks, il quale va a concentrarsi, in particolare, sul continente europeo, ma anche a completare la raccolta relativa agli altri strumenti, tanto che l’ammontare complessivo ha ormai superato gli 1,6 miliardi di euro. Il fatto di voler puntare con decisione, come si evince dal nome del prodotto, sugli istituti di credito dell’area dell’euro vuole essere un premio alle performance fatte registrare nel corso dell’ultimo anno. Quali caratteristiche possiede questo Exchange Traded Fund? L’esposizione va in direzione del settore bancario europeo, visto che si andranno a replicare gli andamenti dell’indice omonimo: si tratta di un riferimento statistico molto importante, anche perché include moltissime componenti atte a rappresentare i dodici stati dell’eurozona.
Come investire sul petrolio e gas
Quello energetico, a partire dal petrolio e passando per il gas, per chi investe sui mercati, rappresenta uno dei comparti più interessanti per redditività nel lungo termine a fronte, chiaramente, dell’assunzione di un rischio/medio alto. Ci sono tra l’altro parecchie strade per investire sul petrolio e sul gas, partendo in particolare dalla sottoscrizione di quote di Fondi Comuni d’investimento settoriali. Ma si può anche puntare sulle azioni di un colosso energetico, magari italiano come Eni, per esempio, o altri player internazionali. Se invece l’investitore vuole mediare il rischio, e quindi puntare sull’andamento business legato alla materia prima energetica, piuttosto che su di una singola azione, allora sono da valutare strumenti finanziari come Etf che sono negoziabili in tutti i giorni di Borsa aperta, che hanno un basso costo di gestione annuo e che, inoltre, non prevedono commissioni di ingresso, di uscita, di sottoscrizione ed anche performance come invece di norma possono esserci per i fondi comuni d’investimento settoriali.
Argento: un singolo trader scommette sul calo degli Etf
Il mercato dell’argento è stato letteralmente dominato ieri dalle scelte di un singolo trader: ebbene, questo soggetto ha deciso di scommettere circa un miliardo di dollari sul crollo verticale di uno specifico prodotto collegato alle performance del metallo prezioso. Nel dettaglio, tutto questo denaro ha riguardato l’ipotetico calo di ben trentasette punti percentuali da parte di un Exchange Traded Fund entro il prossimo mese di luglio. Si tratta, a conti fatti, del maggior scambio singolo sulle piazze americane dopo che i contratti futures relativi alla commodity avevano raggiunto i loro livelli più alti dal 1980. Volendo essere più precisi, c’è da dire che le centomila opzioni put, vale a dire quelle che prevedono la vendita di cento titoli azionari a testa, hanno riguardato da vicino l’iShares Silver Trust per una quotazione complessiva di venticinque dollari entro i prossimi tre mesi.
Amundi si fa in quattro con la sua nuova proposta di Etf
La presenza di Amundi nel mercato del nostro paese dura ormai da un anno: la ricorrenza è stata festeggiata dalla sgr francese con il lancio di quattro nuovi Exchange Traded Fund, una offerta che arricchisce la gamma di prodotti disponibili presso Piazza Affari e che consente alla stessa società parigina di rafforzare la propria leadership europea, soprattutto per quel che concerne questi strumenti finanziari. Il 2010, comunque, era già stato foriero di successi con emissioni di primo livello e sempre più ricche. In effetti, gli investitori si sono interessati ad Amundi per la varietà del suo patrimonio e per la solidità del gruppo. Quali caratteristiche hanno i nuovi Etf?
Amundi: pronti quattro nuovi Etf sui mercati emergenti e nordici
Borsa Italiana, più precisamente il proprio segmento EtfPlus, accoglierà nel corso della giornata di oggi quattro nuovi Exchange Traded Funds di sicuro impatto: si tratta dell’offerta lanciata da Amundi Asset Management, la società attiva nella gestione degli assets finanziari e sussidiaria di Société Générale e Crédit Agricole, la quale ha pensato bene di diversificare in maniera piuttosto ampia il portafoglio degli investitori. Entrando maggiormente nel dettaglio, i prodotti in questione saranno Amundi Etf Msci Emerging Markets, il quale osserverà da vicino le performance delle principali piazze emergenti, Amundi Etf Msci Nordic (il riferimento va alle nazioni nordiche, soprattutto quelle scandinave, Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia), Amundi Etf AAA Govt Bond Euromts e Amundi Etf Global Emerging Bond Markitiboxx.
Etf: Hsbc si affida agli investimenti messicani
È il London Stock Exchange, la borsa britannica, la piazza finanziaria che beneficerà della quotazione di un interessante prodotto che reca il marchio di Hsbc (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation): si tratta, nello specifico, di un Exchange Traded Fund che si focalizza direttamente su un mercato emergente di cui si parla ancora troppo poco, il Messico. Etf Msci Mexico Capped, questa è la denominazione dello strumento a cui stiamo facendo riferimento, può essere negoziato mediante le sterline britanniche o, in alternativa, i dollari statunitensi. L’Etf è stato ideato e progettato per venire incontro a quegli investitori che hanno intenzione di ottenere il massimo rendimento dalla replica dell’indice Msci Mexico Capped, il quale a sua volta misura le performance delle più importanti imprese della nazione centroamericana.
Pimco lancia un nuovo Etf per contrastare i fondi monetari
La partnership tra Pacific Investment Management Company (Pimco), la compagnia californiana leader a livello internazionale per quel che concerne la gestione degli assets, e Source, società specializzata negli Exchange Traded Products, sta portando a dei risultati molto interessanti per gli investitori; in effetti, è stato reso pubblico il lancio presso il London Stock Exchange di un nuovo Etf, il quale assumerà la denominazione di Pimco Us Dollar Enhanced Short Maturity Source, la cui caratteristica principale sarà quella della gestione attiva e della liquidità. Inoltre, questo specifico strumento intende offrire una innovativa soluzione di investimento rispetto ai normali fondi monetari e non solo: in effetti, l’obiettivo di base è quello di dar vita a un reddito e a un ritorno economico che siano molto più alti rispetto al consueto, con una protezione del capitale che è comunque sempre garantita.
Etf Securities: le infrastrutture diventano protagoniste
La volatilità dei mercati finanziari può essere affrontata in maniera efficace mediante gli investimenti nel settore delle infrastrutture? Le ultime scelte di Etf Securities consentono di rispondere in maniera affermativa a questa domanda, o per lo meno a nutrire un maggiore ottimismo nei confronti dei possibili rendimenti; le ultime proposte della celebre emittente britannica di Etf ed Etc sono appena state lanciate e hanno delle denominazioni ben precise, vale a dire Etfx Dow Jones Brookfield Emerging Markets Infrastructure Fund e Etfx Dow Jones Brookfield Global Infrastructure Fund. Si tratta di strumenti finanziari piuttosto interessanti, i quali sono stati pensati appositamente per venire incontro alle esigenze di quegli investitori che vogliono ottenere il massimo dalla replica delle performance di indici specializzati nel comparto.
Etf, iShares lancia due prodotti eco-sostenibili
BlackRock e in particolare iShares sono nomi fin troppo conosciuti da quegli investitori che sono intenzionati a puntare sugli Exchange Traded Fund: il nuovo lancio di questo marchio si riferisce proprio a questi specifici strumenti, visto che si è voluto venire incontro alle esigenze più urgenti del momento, vale a dire la forte domanda di fondi comuni per chi vuole focalizzare il proprio portafoglio nel pieno rispetto ambientale e sociale, la cosiddetta eco-sostenibilità. I fondi a cui stiamo facendo riferimento sono due e si chiamano Etf iShares Dow Jones Global Sustainability Screened e Etf iShares Dow Jones Europe Sustainability Screened e già queste denominazioni fanno intendere qualche caratteristica peculiare. Anzitutto, bisogna precisare che ci troviamo di fronte a dei prodotti che tendono a replicare fisicamente gli indici a cui sono collegati.
Mercati emergenti: due nuovi Etf grazie a Nyse Arca
Il Nyse Arca, conosciuto in passato come ArcaEx (Archipelago Exchange), rappresenta il segmento dell’Euronext in cui vengono scambiati sia titoli azionari che opzioni: l’ultima novità in questo senso è relativa a due Exchange Traded Fund che sono stati ammessi alla negoziazione in tale mercato e che andranno a puntare direttamente sulle performance dei principali mercati emergenti. Di quali strumenti finanziari si tratta per la precisione? Gli investitori interessati potranno sottoscrivere l’Spdr S&P Emerging Markets Dividend Etf e l’Spdr Barclays Capital Emerging Markets Local Bond Etf, le cui denominazioni fanno già intendere alcune delle caratteristiche peculiari. L’industria degli Etf sta vivendo un momento davvero brillante in questo preciso periodo storico. Le emissioni sono salite vertiginosamente, così come le società e i provider specializzati; il podio ideale per quel che concerne le negoziazioni è composto da iShares, seguita a ruota da State Street e Vanguard.
Credit Suisse propone quattro Etf su azioni e mercato monetario
L’Italia è il terzo paese in ordine temporale, dopo Svizzera e Germania, che Credit Suisse ha scelto per offrire degli Etf diversificati a seconda delle asset class e delle aree geografiche; i prodotti in questione appositamente pensati per il nostro paese sono quattro Exchange Traded Fund, gran parte dei quali sono inediti. Si tratta, nello specifico, di Credit Suisse Etf on Credit Suisse Global Alternative Energy, Cs Etf on Eonia, Cs Etf on Fed Funds Effective Rate e Cs Etf on Msci World. Le denominazioni fanno già intendere qualche caratteristica, ma esaminiamo nel dettaglio ogni fondo. L’Etf relativo alle energie alternative consente una replica fisica totale per quel che concerne gli investimenti internazionali in ben trenta società, in particolare quelle che sono attive nell’ambito delle energie rinnovabili.