Borsa Italiana ha comunicato in via ufficiale di aver liquidato, e conseguentemente cancellato dal listino, sei Exchange Traded Fund a marchio JPMorgan: la società oggetto di questo avviso di delisting è il comparto Structured Fund Management della stessa banca americana, il quale dovrà ora fare i conti con questa cancellazione che avrà effetto a partire dal prossimo 3 gennaio. Che cosa è successo di preciso? I fondi che sono rimasti coinvolti sono quelli Gbi Emu (la divisione selettiva del gruppo), per la precisione quello collegato agli Stati Uniti e gli altri prodotti con scadenze diversificate (da 1 a 3 anni, da 3 a 5 anni, da 5 a 7 anni e da 7 a 10 anni). Il comunicato inoltre ha precisato anche i motivi per una decisione così drastica.
Etf
Etf Securities annuncia i totali degli asset finanziari
Etf Secutiries Limited ha annunciato che i flussi finanziari relativi agli Etc sui metalli preziosi sono stati pari a 234 milioni di dollari la scorsa settimana, il livello più alto da almeno sette mesi a questa parte: il totale in questione per quel che concerne le materie prime è stato superiore ai 280 milioni nella settimana che ha ricompreso il 1° dicembre, con l’oro protagonista di perdite importanti, così come il palladio e il rame. Gli aumenti hanno invece riguardato l’argento, giunto alla sua quarta settimana consecutiva, con i flussi pari a 3,7 milioni di dollari, visto che gli investitori hanno cercato di sfruttare al massimo i bassi prezzi.
Borsa Italiana: Amundi propone cinque nuovi Etf
Amundi ha deciso di battere il cinque agli investitori: il gruppo transalpino ha infatti scelto la giornata di domani per quotare presso Borsa Italiana cinque Exchange Traded Fund, i quali saranno negoziati all’interno del segmento EtfPlus, più precisamente nel comparto relativo agli Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) Indicizzati. L’offerta in questione è piuttosto variegata e ricomprende diversi sottostanti piuttosto interessanti. In effetti, si è deciso di focalizzare l’attenzione su due indici della famiglia Msci, più precisamente quelli che osservano da vicino le performance della Spagna e del Regno Unito, ma anche del mercato obbligazionario iBoxx e del Vecchio Continente.
Le classificazioni di iShares per l’industria degli Etp
L’industria degli Etp (Exchange Traded Product) è alla ricerca di un inquadramento definitivo ed efficace: i dibattiti e i convegni che si susseguono da diverso tempo sono stati contrassegnati da una caratteristica comune, vale a dire che ogni singola strategia di investimento in questo settore ha sia dei pregi che dei difetti. Qualcuno potrebbe anche spazientirsi nel vedere che ci sono così tanti punti di vista e sentirsi confuso, ma ognuno di essi serve a completare l’approfondimento della questione e a capirne qualcosa di più. Da diversi mesi, tra l’altro, stanno proliferando le proposte di classificazione di questi prodotti finanziari, una sorta di etichetta da ricercare a tutti i costi.
Société Générale quoterà domani trenta covered warrant
La giornata di domani sarà molto importante per quel che concerne il segmento Sedex di Borsa Italiana: in effetti, è proprio qui che verranno negoziati ben trenta nuovi covered warrant a marchio Société Générale, strumenti che beneficeranno di sottostanti piuttosto particolari, vale a dire dei fondi collegati ai principali mercati emergenti a livello internazionale. La gamma dell’istituto di credito transalpino diventa, dunque, ancora più ampia, cercando di venire incontro alle più diverse esigenze degli investitori finanziari. Come è strutturata di preciso questa nuova offerta? La focalizzazione verrà resa possibile sul rialzo (opzione Call) oppure sul ribasso (opzione Put) di cinque fondi di Lyxor, con le date di maturazione che sono comprese tra i mesi di giugno e dicembre del prossimo anno.
Un investimento molto consigliato: gli Inverse Etf
Gli analisti finanziari stanno consigliando con insistenza di puntare sui cosiddetti Inverse Exchange Traded Fund (abbreviati in “Inverse Etf”), visto soprattutto il declino delle scorte americane: ma di cosa si tratta esattamente? Questi fondi sono piuttosto particolari nella loro struttura e caratterizzazione, una alternativa ad altri prodotti o strumenti che in pochi conoscono o con cui hanno poca dimestichezza, nonostante la loro esistenza da diversi anni. In effetti, troppi investitori sono convinti che si tratti di una copertura come un’altra. In realtà, la denominazione già dice tutto, l’Etf inverso non è altro che un veicolo specializzato, il cui andamento è collegato a qualsiasi tipo di sicurezza o di indice che viene appositamente progettato.
Etf ed Asia, un rapporto destinato a cementarsi
Gli assets finanziari relativi agli Exchange Traded Fund collegati alle principali commodities potrebbero anche triplicare in Asia nel corso dei prossimi anni: l’arco temporale preso come riferimento dagli indici di Standard & Poor’s per questa rilevazione è compreso tra i cinque e i sette anni ed è davvero molto promettente. Nel dettaglio, gli assets stessi sono destinati a crescere di circa dieci miliardi di dollari nella regione dell’Asia-Pacifico, mentre attualmente il totale in questione è fermo a 3,5 miliardi, un progresso piuttosto evidente. Come mai si fa così tanto affidamento sulle materie prime? Le ultime statistiche, relative al terzo trimestre del 2011, parlavano di un vero e proprio record, vale a dire 178,2 miliardi di dollari, a causa soprattutto della forte domanda di oro, seguita a ruota dal comparto energetico e da quello agricolo, come messo in luce dalla compagnia Etf Securities Llc lo scorso 28 ottobre.
Borsa Italiana: delisting per tre fondi di Etf Securities
Il delisting, vale a dire la revoca di una determinata società dalle negoziazioni finanziarie, è prevista nel nostro paese quando vengono meno i requisiti necessari per quel che concerne la permanenza sul listino, o anche quando la stessa compagnia richiede in maniera volontaria questo provvedimento: ebbene, un comunicato di cinque giorni fa di Borsa Italiana ha messo in luce proprio una situazione simile, con la richiesta di liquidazione di tre Exchange Traded Fund e il conseguente delisting. Nello specifico, si tratta di prodotti che fanno capo alla società Stoxx, più precisamente il Basic Resources Fund (il codice Isin è IE00B3CNH733), dell’Oil & Gas Fund (IE00B3CNH840) e dell’Utilities Fund (IE00B3CNH956).
Rbs e mercato farmaceutico: lanciato il Global Big Pharma Etn
Royal Bank of Scotland ha deciso di affidarsi alle compagnie farmaceutiche per il lancio del suo nuovo Exchange Traded Note: tale prodotto, il quinto Etn che beneficia del marchio dell’emittente britannica, intende sfruttare un settore piuttosto redditizio e resistente alla crisi. Nel dettaglio, il Global Big Pharma Etn è stato quotato presso il Nyse Arca e avrà come riferimento di base ben sedici tra i maggiori colossi in campo farmaceutico, offrendo agli investitori un profitto potenziale relativo all’aumento dell’uso di medicinali tra la popolazione dei paesi più sviluppati (anche la Cina viene ricompresa in questo novero).
State Street: quotati due Spdr Etf a Francoforte e Londra
State Street Global Advisors, una delle principali società finanziarie degli Stati Uniti, ha avviato la negoziazione di due Spdr Etf: le piazze scelte in questo caso sono la tedesca Deutsche Boerse di Francoforte e il britannico London Stock Exchange, con una focalizzazione piuttosto marcata sulle economie emergenti e sugli Usa. Questi due fondi della compagnia di Boston sono infatti di tipo azionario e puntano soprattutto sui rendimenti dei dividendi. La sigla Spdr, come è noto, sta a indicare gli Standard & Poor’s Depositary Receipts. La denominazione, inoltre, vista la scelta delle piazze in questione, è l’euro.
Idbi Mutual Fund lancia un Etf legato all’oro
Idbi Mutual Fund, una delle principali sussidiarie dell’omonima banca indiana, ha annunciato il lancio di un Exchange Traded Fund legato alle performance dell’oro e destinato agli investitori retail: la Borsa di riferimento è ovviamente il National Stock Exchange of India, con una sottoscrizione che è stata aperta nel corso della giornata di ieri e che giungerà a conclusione il prossimo 2 novembre. La distribuzione vera e propria, invece, comincerà otto giorni dopo. Le caratteristiche dell’emissione sono comunque già ben note, ad esempio l’ammontare minimo in questo caso sarà pari a diecimila rupie, con dei multipli successivi. Il fondo in questione, inoltre, rappresenta la prima offerta collegata al metallo prezioso da parte del gruppo Idbi (la sigla sta a indicare la Industrial Development Bank of India); l’investimento andrà a riguardare l’oro fisico e le sue relative quotazioni, quelle che da molti vengono consigliate in quanto tale commodity è il bene rifugio per eccellenza.
Etf Day: a Palazzo Mezzanotte una due giorni di approfondimento
La conclusione di questo mese di ottobre sarà idealmente dedicata alla scoperta degli Exchange Traded Fund: i prossimi 27 e 28 ottobre, infatti, è stato programmato il cosiddetto Etf Day, un evento che rientra a pieno titolo nei recenti convegni sul trading online e che avrà luogo presso Palazzo Mezzanotte, la sede della nostra Borsa. Il programma prevede diversi spunti interessanti per chiunque si volesse avvicinare a questo mondo, ma anche per gli esperti pronti a una riflessione critica. La prima giornata dell’Etf Day sarà dedicata a un convegno che beneficia della stretta collaborazione tra la stessa Borsa Italiana e Etf Consulting: i temi da discutere verteranno sulla conoscenza degli Etf e sugli errori che devono essere evitati quando si investe in questa maniera (ovviamente, sono ricompresi nel discorso anche gli Exchange Traded Commodities).
Dal 17 ottobre la quotazione dell’Etf obbligazionario di iShares
Ancora quattro giorni e l’appetito di quegli investitori che sono “affamati” di Etf obbligazionari verrà saziato: lo “chef” in questo caso sarà iShares, marchio che contraddistingue appunto la famiglia di Exchange Traded Fund che vengono gestiti dall’americana BlackRock, e che ha scelto Borsa Italiana per la sua nuova emissione. Gli strumenti in questione, come avviene in tali situazioni, saranno quotati presso il segmento EtfPlus, più specificamente nel comparto relativo agli Oicr aperti indicizzati. Anzitutto, bisogna precisare un elemento fondamentale per gli investitori, vale a dire il codice Isin, che per questo prodotto sarà IE00B5M4WH52. Una delle caratteristiche principali dell’iShares Barcap Emerging Markets Local Government Bond, questa la denominazione ufficiale, è il differenziale massimo di prezzo, il quale ammonta al 2%.
State Street sceglie la Borsa di Parigi per i suoi Spdr Etf
State Street Global Advisors dimostra di voler riporre una fiducia piuttosto ampia sulla Borsa di Parigi: la società finanziaria di Boston, la quale svolge soprattutto un ruolo di banca depositaria con custodia globale e controllo di regolarità delle operazioni, ha infatti lanciato pochi giorni fa sei Exchange Traded Fund, i quali metteranno a disposizione degli investitori interessati una esposizione al reddito fisso. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che questi fondi offrono soprattutto una diversificazione molto ampia, dato che i redditi interessati sono tre, vale a dire quello dell’area dell’euro, quello statunitense e quello dei paesi emergenti, con tanto di denominazione nella valuta locale. Le novità si presentano quindi in maniera piuttosto interessante e appetibile.