Il campo dei fondi, armonizzati e non, è caratterizzato da due novità piuttosto interessanti ideate da Eurizon Capital: si tratta, nello specifico, di un fondo non armonizzato (il codice Isin è IT0001273769) e di un altro che è invece armonizzato (IT0001050167). Ci sono tratti comuni e differenze tra le due proposte che vanno analizzate nel dettaglio. Anzitutto, il fondo non armonizzato è stato studiato per perseguire un investimento finalizzato alla creazione di valore aggiunto, un obiettivo da raggiungere in relazione alle performance di due indici, il Ftse Eurotop 100 in Euro (al 95%) e il JP Morgan Euro Cash Index 1 mese. Lo scostamento da questi benchmark è sostanzialmente rilevante e, come è intuibile, la focalizzazione va a riguardare le valute dei paesi che appartengono all’Unione Europea.
Fondi Comuni
Arte: la situazione dei fondi di investimento
La crisi finanziaria globale ha rappresentato senza dubbio una bella “batosta” per i fondi di investimento nell’arte, in particolare quelli che erano stati lanciati con grande entusiasmo nel 2006: gli esempi in questo senso non mancano di certo e si può citare, tra tutti, l’hedge fund Trading Art, il quale è stato poi costretto a chiudere la sua avventura in una triste liquidazione già nel 2009. Lo stesso destino è capitato anche ai prodotti Osian’s, visto che gli investitori hanno preferito accantonare queste scelte ai primi sentori della congiuntura economica negativa. L’esempio italiano più lampante di questa tendenza è quello di Sorgente, la società di gestione del risparmio che aveva perfezionato due anni fa l’acquisto di una pinacoteca da Vegagest, beneficiando, tra l’altro, dell’autorizzazione della Banca d’Italia, ma che al momento non risulta operativo. Il 2011, però, è cominciato in maniera più incoraggiante per questo segmento di mercato.
Borsa Protetta Arancio al 4,50%
Il rendimento è legato all’andamento dell’indice DJ Euro Stoxx50, e protegge in ogni caso il 75% del capitale investito. Sono queste le principali caratteristiche di Borsa Protetta Arancio, il Fondo di Ing Direct che, per le sottoscrizioni effettuate fino al prossimo 1 maggio 2011, e disinvestendo tra il 23 aprile 2012 ed il 26 aprile 2012, offre un rendimento fisso lordo del 4,50%, con protezione al 100% del capitale investito nel caso in cui la performance dell’indice DJ Euro Stoxx50 sia stata nel frattempo compresa tra il -25% ed il +25%; nel caso in cui invece la performance sia stata inferiore a -25%, allora scatta la protezione del capitale al 75%. Ad esempio, investendo 10 mila euro, disinvestendo nell’arco di tempo sopra citato all’investitore spettano 10.450 euro se l’indice DJ Euro Stoxx50 avrà ottenuto un rendimento superiore a -25% e fino a +25%, mentre se ad esempio l’indice DJ Euro Stoxx50 avrà perso il 40%, grazie alla protezione al 75% del capitale all’investitore spettano 7.500 euro e non 6.000 euro, ovverosia 10 mila euro -40% in caso di assenza di protezione del capitale.
Fondi ibridi: flussi da record grazie ai titoli azionari
Il capitale a disposizione dei fondi mutualistici è aumentato in maniera consistente in questi ultimi giorni, in particolare per quel che concerne quegli strumenti che acquistano sia azioni che obbligazioni: si tratta di un segnale importante per i cosiddetti fondi “ibridi”, visto che sottintende la volontà degli investitori di tornare al mercato azionario dopo la forte volatilità registrata nel segmento, la più alta dal 1942. I nuovi flussi di denaro cash ammontano a 18,6 miliardi di dollari, un dato che riferisce all’ultimo trimestre. In pratica, la gente sta richiedendo con forza nuovi titoli, dopo che l’indice Standard & Poor’s 500 ha più che raddoppiato la propria quotazione dal mese di marzo del 2009. La crisi del debito sovrano che si registra in Europa e i crescenti prezzi del petrolio sono i principali responsabili della volatilità accennata poc’anzi, tanto che in molti si sono spinti a limitare gli acquisti in tale direzione.
Sberbank e Credit Suisse unite da un fondo miliardario
Oao Sberbank, una delle più celebri banche di tutta la Russia, e Credit Suisse, istituto elvetico molto attivo in ambito finanziario, hanno deciso di unire le loro forze in un progetto piuttosto interessante: la collaborazione dei due gruppi è arrivata fino alla pianificazione di un fondo privato da un miliardo di dollari, il quale sarà destinato a degli investimenti in territorio russo, secondo quanto affermato dai vertici di Mosca. Il contributo in questione sarà equo e entrambe le parti forniranno una cifra pari a cento milioni di dollari per dar vita a questo prodotto finanziario, il cui avvio dovrebbe avvenire prima della fine dell’anno attualmente in corso. C’è comunque da precisare che questo specifico progetto non andrà a focalizzarsi su una industria in particolare, ma si prenderanno a riferimento i migliori settori e le opportunità più appetibili. L’intento di Sberbank è quello di attrarre il maggior numero di investimenti diretti nella vasta nazione dell’Europa orientale.
Credit Suisse: collocato in Italia il fondo Cycle Invest
Il Credit Suisse Fund Fixed Income Cycle Invest è la nuova soluzione di investimento proposta dal gruppo creditizio elvetico per il mercato del nostro paese: il collocamento è stato appena avviato e, come si può evincere facilmente dalla denominazione del prodotto, si tratta di una scelta focalizzata sul reddito fisso, le cui piazze di riferimento vantano attualmente tassi di interesse inferiori alla media e un’incertezza in crescita. Questi ultimi due elementi sono alla base dell’ideazione dello strumento in questione, il quale si propone di gestire in maniera più accorta gli scenari, attraverso rendimenti appetibili e corretti per il rischio stesso. Può forse sorprendere che Credit Suisse voglia focalizzarsi su uno dei segmenti maggiormente in difficoltà al giorno d’oggi, visto che i ritorni economici non sono affatto interessanti, così come i premi di rischio, ma tale opportunità è volta proprio a migliorare la percezione e la confidenza degli investitori nei confronti dei redditi fissi.
Fondi investimento Unicredit
Attraverso la società Pioneer Investments, il colosso bancario europeo Unicredit è in grado di poter offrire alla propria clientela oltre 100 Fondi di Investimento con soglie di accesso accessibili a tutti, a partire da soli 50 euro al mese, orizzonte di investimento di medio e di lungo periodo, in base al prodotto scelto, ma anche costi di sottoscrizione differenziati e disinvestimenti che sono sempre possibili ai correnti valori di mercato. I Fondi di Pioneer Investments offrono diversificazione, ma anche personalizzazione, accessibilità e flessibilità grazie al fatto che è possibile sia investire in un’unica soluzione, con la possibilità di poter sempre effettuare dei versamenti aggiuntivi, sia con la modalità “PAC“, ovverosia quella del Piano di Accumulo del Capitale che permette di mediare il rischio nel tempo. Il tutto a fronte del valore delle quote dei Fondi di Pioneer Investments che, con cadenza giornaliera, sono consultabili sulla stampa economica e, quindi, è possibile conoscere in qualsiasi momento qual è il controvalore dei propri investimenti.
Crédit Agricole Vita lancia la polizza “Strategia Più”
La diversificazione degli investimenti finanziari e la sicurezza del rendimento sono le due ambizioni principali di chi sottoscrive qualsiasi tipo di prodotto e strumento: anche la polizza “Strategia Più” di Crédit Agricole Vita si pone questi specifici obiettivi e può consentire agli investitori di beneficiare dei vantaggi del comparto assicurativo. Di cosa si tratta esattamente? La strategia in questione permette di combinare una gestione di tipo separato e un investimento “unit linked”, con un’ampia varietà di scelta tra fondi azionari, obbligazionari e flessibili. È Amundi, la società di gestione del risparmio francese, a occuparsi della gestione separata: in questo caso, si provvede a una garanzia del capitale e al consolidamento degli interessi che vengono ottenuti ogni singolo anno.
Arca Sgr, collocato il nuovo servizio “Risparmia & Consolida”
Arca Sgr si conferma una delle realtà più dinamiche e innovative del nostro paese per quel che concerne le soluzioni di investimento: la società di gestione del risparmio, la quale è composta da dodici banche popolari e altre società di intermediazione mobiliare, ha infatti deciso di collocare “Risparmia & Consolida”, un servizio che si pone l’obiettivo di far rendere ancora di più i portafogli dei risparmiatori, il tutto mediante rendimenti elevati e sfruttando anche i ribassi dei mercati. Il funzionamento è davvero molto semplice e basteranno pochi passaggi per comprenderlo a fondo. Anzitutto, occorre attivare il servizio stesso, operazione realizzabile mediante dei versamenti sui fondi più tranquilli e a basso rischio della società, ad esempio il Fondo Liquidità.
Lipper Fund Awards 2011: Invesco conquista tre premi
I Lipper Fund Awards rappresentano l’appuntamento annuale che premia l’eccellenza nell’ambito degli investimenti finanziari, vale a dire i prodotti e gli strumenti che si sono meglio distinti in questo ambito: dunque, dal programma in questione possono essere tratti suggerimenti molto utili sulle modalità di scelta di un fondo piuttosto che un altro. L’edizione del 2011 ha incoronato Invesco Limited come una delle principali società in questo senso, con ben tre prodotti che hanno trionfato nella relativa categoria. Nello specifico, si tratta di Invesco Europe Corporate Bond A MD, miglior “Bond Euro-Corporates su tre anni”, di Invesco Japanese Equity Core A, miglior “Equity Japan su cinque anni” e di Invesco Greater China Equity A, miglior “Equity Greater China su dieci anni”. Non si tratta di traguardi casuali, ma del risultato di performance molto interessanti, correlate a un rischio molto ridotto.
Threadneedle: intesa con Deutsche Bank per 34 nuovi fondi
Che cosa può nascere dalla collaborazione tra Threadneedle, società finanziaria britannica con ampia copertura internazionale, e il celebre istituto di credito tedesco Deutsche Bank? L’accordo stipulato in questi giorni dalle due compagnie ha reso possibile l’emissione di ben trentaquattro nuovi fondi, i quali verranno appunto distribuiti presso gli sportelli della banca di Francoforte. Per quel che concerne l’Italia, poi, c’è da dire che sarà la rete Finanza & Futuro Banca a gestire l’intera raccolta. La società di Swindon si conferma in tal modo un gestore di fondi di prim’ordine, con una gamma completa e in grado di soddisfare una vasta clientela. Deutsche Bank si è invece posta l’obiettivo di operare con un numero sempre maggiore di case di investimento. Per cercare di capire quali strumenti invaderanno il mercato a partire da quest’anno, si possono ricordare i prodotti che già beneficiano della strategica partnership tra le due parti.
Pioneer punta sul Ritorno Assoluto per i propri fondi comuni
Europa, Medio Oriente e Maghreb sono le aree internazionali che presentano i maggiori rischi per gli investitori finanziari, chi per motivi economici (vedi il debito sovrano di molti paesi dell’eurozona) chi per cause più strettamente politiche e geografiche: è proprio per questo motivo, oltre all’incertezza che risiede nell’ambito di molti altri prodotti, che Pioneer Investments ha deciso di lanciare dei fondi in grado di soddisfare specifiche esigenze. In effetti, una recente indagine aveva messo in luce come gli investitori istituzionali siano propensi a ottenere un rendimento assoluto positivo, in particolare nel medio-lungo termine, una opportunità che viene preferita congiuntamente a un attento controllo del rischio.
Mediolanum: con Gamax ci si focalizza su pochi fondi
Gli amanti dei fondi comuni di investimento stanno guardando con interesse alla nuova iniziativa di Banca Mediolanum: il gruppo creditizio guidato da Ennio Doris ha infatti deciso di lanciare sul mercato una nuova società attiva nella gestione degli assets finanziari, Gamax Management Ag, la quale beneficia della nazionalità lussemburghese. In realtà, Gamax ha già fatto conoscere il proprio nome all’interno delle piazze tedesche e austriache, stavolta si presenta con una focalizzazione di portafoglio tutta particolare. Volendo essere più precisi, c’è da dire che i fondi presi in esame faranno parte di una cerchia ristretta: si tratta in effetti del cosiddetto Fondo Junior (uno strumento che ricomprende al suo interno titoli azionari di imprese che si rivolgono alle fasce di età più giovani), il Top 100, il Maxi Bond e il Maxi Funds Asia International.
Eurofond-Fundclass 2011: Sella Gestioni è la migliore sgr
I primi riconoscimenti del 2011 mettono in luce una situazione ben precisa per quel che concerne la situazione del risparmio gestito nel continente europeo: l’Automobile Club de France di Parigi è stato infatti la cornice ideale per il Grand Prix di quest’anno, l’evento che puntualmente Eurofond-Fundclass organizza e gestisce per premiare le migliori società attive in questo specifico comparto. In particolare, se facciamo riferimento al nostro paese, allora il quadro è ancora più chiaro. In effetti, gli investitori italiani hanno espresso una fiducia crescente nei confronti di Sella Gestioni, la sgr che fa parte appunto del Gruppo Banca Sella e che è stata capace di conseguire i risultati migliori nella categoria “Best Fund Manager” (la sezione presa in esame è quella che comprende un numero di fondi comuni non superiore alle quindici unità e non inferiore alle otto).