Investire a basso rischio nei Fondi Comuni di Investimento, a fronte di un rendimento basso ma con la sicurezza di preservare il capitale. Può essere riassunta così, in estrema sintesi, la scelta per un investitore/risparmiatore di investire nei Fondi di Liquidità, strumenti del risparmio gestito che negli ultimi mesi, comunque, hanno fatto registrare in Italia dei forti deflussi. Questo non perché questa tipologia di Fondi non è “sicura”, ma perché i rendimenti sono molto bassi e, quindi, sono di conseguenza poco appetibili. Pur tuttavia, per chi vuole investire in Fondi e dormire sonni tranquilli, quello in Fondi Comuni di Investimento di Liquidità rappresenta comunque una della possibili soluzioni ideali a fronte, come sopra accennato, di rendimenti che allo stato attuale sono molto bassi. Sul mercato italiano del risparmio gestito sono tanti i Fondi di Liquidità sottoscrivibili previa, sempre e comunque, lettura attenta del prospetto informativo.
Fondi Comuni
East Capital, le opportunità della Russia illustrate agli investitori
Michail Petrovic Pogodin, uno dei principali storici della letteratura russa, era solito parlare del suo paese come di un meraviglioso fenomeno sulla scena mondiale: non è difficile immaginare i vertici di East Capital che utilizzano le stesse entusiastiche parole nell’illustrare la realtà finanziaria di Mosca e dintorni ai propri investitori. In effetti, la società svedese, attiva soprattutto nella gestione indipendente dei propri investimenti e numero uno dei mercati finanziari dell’Europa orientale, ha intrapreso da tempo una iniziativa piuttosto interessante, vale a dire l’approfondimento sul campo delle piazze in cui va ad operare tradizionalmente (in particolare, la Russia stessa, l’Ucraina e le nazioni baltiche), in modo da analizzare attraverso delle visite guidate le imprese e le opportunità che consentono di diversificare il portafoglio.
Investire in liquidità: ecco cosa offre il mercato
Investire in liquidità è la tipica scelta di un risparmiatore prudente, che a fronte di rendimenti bassi punta sia ad investimenti in ottica di breve periodo, sia alla restituzione a scadenza del capitale senza andare a correre rischi eccessivi. Ma cosa offre in Italia il mercato? Ebbene, in teoria c’è l’imbarazzo della scelta visto che, specie negli ultimi tre anni, con lo scoppio della crisi finanziaria ed economica sono proliferati gli strumenti ed i prodotti di investimento a basso rischio che da parte degli investitori e dei risparmiatori hanno fatto registrare un numero crescente di adesioni. Una delle possibili forme di investimento in liquidità è rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, quelli appartenenti alla cosiddetta categoria dei “Monetari” che offrono un basso rischio a fronte di rendimenti bassi ed una facile liquidabilità spesso senza andare a pagare commissioni di ingresso e/o di uscita; chiaramente prima dell’adesione occorre sempre e comunque leggere attentamente il prospetto informativo.
Franklin Templeton, terzo trimestre da record per i fondi aperti
Il nome di Franklin Templeton è sinonimo, a livello internazionale, alla gestione degli investimenti finanziari, in particolare i fondi comuni; anche la sussidiaria italiana della compagnia di San Mateo (California) può vantare queste importanti dimensioni, dunque i risparmiatori del nostro paese non possono che rallegrarsi per i risultati fatti registrare nel corso del terzo trimestre del 2010. In effetti, la società americana è risultata la migliore in assoluto per quel che riguarda la raccolta nei fondi aperti. C’è comunque da precisare che si tratta di un dato che lascia fino a un certo punto stupiti, visto che le sgr estere stanno vivendo attualmente un momento più che positivo e già a settembre si era fatta sentire in tutta la sua chiarezza la voce dell’industria straniera in questo segmento, con una chiusura trimestrale pari a 4,67 miliardi di euro relativi alla raccolta.
Eurizon, i pac disponibili sulla piattaforma Online Sim
L’accesso alla piattaforma Online Sim, la società di intermediazione mobiliare milanese che vanta un’importante leadership per quel che riguarda il collocamento di fondi comuni di investimento, sta consentendo a molti risparmiatori di ottenere informazioni preziose: nello specifico, si tratta dei dati relativi ai Piani di Accumulo di Capitale di Eurizon, vale a dire le tipiche modalità di sottoscrizione di tali prodotti finanziari, le quali beneficiano soprattutto di flessibilità e accessibilità molto alte. I fondi di Eurizon, infatti, sono da sempre capaci di soddisfare in maniera piena qualsiasi tipo di esigenza che viene espressa dall’investitore.
Rothschild Rit Capital aumenta gli investimenti in assets aurei
Rit Capital Partners Plc, la società londinese specializzata in investimenti relativi a titoli azionari e situazioni speciali quotate, ha provveduto a ampliare i propri investimenti in oro, il bene rifugio per eccellenza: il fondo fiduciario britannico, il quale è guidato dal big della finanza Jacob Rotschild, ha infatti deciso di incrementare il valore netto dei propri assets aurei, quindi si può prospettare uno scenario futuro in cui i principali prodotti di investimento avranno come riferimento il biondo metallo. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che l’ammontare totale in questo senso è aumentato di circa 2,6 punti percentuali, attestandosi a quota 1,19 sterline per ogni azione: il rilevamento in questione ha utilizzato come confronto lo scorso mese di settembre, così come è stato anche precisato da una nota diffusa dal fondo stesso.
Elite Advisers, ottimi guadagni per il fondo comune sul vino
Il vino più sincero allieta sempre la nostra mente: lo urlava a squarciagola Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni e la pensano allo stesso modo gli investitori finanziari, i quali hanno fatto registrare un balzo davvero formidabile in relazione ai fondi collegati alla bevanda alcolica. In effetti, il guadagno in questione si riferisce al fondo Noble Crus (il rendimento medio si aggira attorno al 15%), il quale investe proprio sui più pregiati vini d’annata, e che, grazie al rialzo del mese di ottobre (+1,44%) ha portato il suo rally totale di inizio anno a 10,3 punti percentuali. Il prodotto appena citato è parte integrante della gamma promossa da Elite’s Exclusive Collection, società di investimento a capitale variabile lussemburghese, a sua volta promossa da Elite Advisers. Un ricavo costante e crescente: dove risiede il segreto di tale successo?
Aviva Investors, il nuovo fondo sfrutta le tecniche di arbitraggio
Quando ci si appresta a studiare la matematica finanziaria, il concetto di arbitraggio è uno dei più importanti per comprendere le dinamiche di contratti e investimenti: si tratta, nello specifico, dell’operazione di acquisto di un bene o di una attività finanziaria su un determinato mercato, rivendendola poi a un altro. Questa definizione diventerà ancora più strategica per coloro che decideranno di puntare sul nuovo fondo di Aviva Investors, denominato appunto Index Opportunities. La compagnia britannica ha infatti annunciato da qualche giorno l’emissione di questo specifico prodotto, il quale, prendendo spunto dalla direttiva comunitaria Ucits III, vuole mettere a disposizione dei propri clienti tutti i vantaggi derivanti dalle inefficienze del prezzo, fattispecie che si verifica quando gli indici azionari vengono sostanzialmente revisionati.
Fondi comuni: Pioneer decide di investire sulle principali borse asiatiche
Il nome è già una garanzia ed illustra molte delle principali caratteristiche finanziarie: Pioneer Unicredit a formula Asia 21 dicembre 2015 è il nuovo fondo di investimento dell’omonima compagnia milanese, uno degli operatori più attivi in questo senso a livello internazionale. In effetti, si tratta di un prodotto pensato appositamente per quegli investitori che hanno intenzione di focalizzare le strategie di portafoglio sui mercati azionari più importanti del continente asiatico: la garanzia fondamentale è quella del capitale protetto. Il rendimento del fondo in questione dipenderà sostanzialmente da un indice, l’S&P Asia 50, il quale osserva da vicino le performance dei migliori cinquanta titoli di nazioni come Singapore, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan. Non si tratta di paesi scelti con un criterio casuale, ma delle piazze continentali con maggiore liquidità subito dopo quella giapponese.
Egp, si indaga su una possibile truffa ai risparmiatori
Le truffe finanziarie sono spesso dietro l’angolo, ma quando il risparmiatore si accorge che gli attori coinvolti sono dei nomi importanti del settore, rimane inevitabilmente spiazzato: deve essere questa la sensazione provata dagli investitori che avevano affidato i loro soldi a Egp (sigla che identifica l’Européenne de Gestion Privée), la sim transalpina che vanta succursali anche nel nostro paese. Che cosa è successo con esattezza? Questo stesso denaro sembra essere bloccato nelle casse della società francese, impresa regolarmente iscritta alla Consob e con ben seicento clienti in gestione; la faccenda ha cominciato ad assumere i contorni della truffa quando ci si è accorti che i capitali erano stati utilizzati in titoli obbligazionari emessi dalla Dharma Holding, la quale controlla la stessa Egp. In pratica, l’investimento in denaro sarebbe avvenuto facendo cassa, come se la sim in questione operasse come un istituto di credito.
Citigroup: indagine della Sec sui fondi obbligazionari
Non c’è ancora pace per la finanza statunitense: l’ultima indagine della Sec (Securities and Exchange Commission, la Consob a stelle e strisce) ha messo in luce, secondo una indiscrezione del Wall Street Journal, una situazione piuttosto ambigua che riguarda Citigroup. La celebre compagnia newyorkese, tra le maggior aziende per quel che riguarda la capitalizzazione di mercato, è illuminata da questi riflettori per verificare se sono state fornite agli investitori le informazioni necessarie in relazione al rischio che veniva corso con i fondi obbligazionari della propria gamma. L’attenzione maggiore, poi, è stata rivolta al fondo Falcon, il cui livello di rischiosità era tra i più alti in assoluto: la scala in questione prevede un livello 5 per indicare un rischio altissimo e questo prodotto era stato valutato con un 4.
Russell Investments autorizza tre segmenti diversificati per strategie
Russell Investments, una delle principali sussidiarie di Northwestern Mutual, ha deciso di diversificare in maniera strategica i propri segmenti finanziari, in modo da offrire servizi e soluzioni sempre più ampi: in particolare, la compagnia di Seattle si è segnalata in questi ultimi giorni per aver fornito la propria autorizzazione a tre nuovi comparti. Come sono strutturati questi prodotti? Si tratta, anzitutto, di Open World Global High Dividend Equity; in questo caso, la strategia è focalizzata sull’investimento a livello globale in prodotti come titoli azionari, in particolare quelli delle compagnie che possono vantare le prospettive migliori di crescita in relazione ai dividendi.
Idea Capital Funds, il nuovo fondo punta sulle energie rinnovabili
Idea Capital Funds ha calato un poker davvero vincente sul tavolo: il quarto fondo comune che beneficia della denominazione di uno dei principali rami del progetto Idea (il gruppo di private equity lanciato quattro anni fa da De Agostini) si vuole infatti proporre come uno strumento innovativo e tematico, ma il tema prescelto non è casuale. In effetti, lo strumento finanziario in questione andrà a investire in maniere consistente sul capitale di quelle aziende che sono attive nel campo delle tecnologie verdi e pulite (il cosiddetto “cleantech”), approfittando dunque dell’ottimo andamento attuale delle energie rinnovabili. Si tratta, nello specifico, del fondo Idea Efficienza Energetica e Sviluppo, un nome piuttosto lungo che vuole però sottintendere la focalizzazione nei confronti di imprese specializzate in prodotti tecnologici, i quali rappresentano un contributo fondamentale per migliorare l’energia e ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Titoli sottovalutati, un nuovo fondo globale da Janus
Il gruppo statunitense Janus Capital è noto a livello finanziario per i suoi investimenti focalizzati sulla gestione del rischio e su altre strategie basate sui fondi: il nuovo prodotto Perkins Global Value Fund beneficia proprio della firma dell’unità Capital International della stessa compagnia di Denver e promette di investire in maniera globale. Anzitutto, c’è subito da sottolineare che lo strumento in questione fa parte integrante della gamma che è domiciliata a Dublino (diritto irlandese) e va a investire, nello specifico, su quei titoli che mostrano una decisa sottovalutazione dal punto di vista delle performance internazionali; per ottenere questi rendimenti, il fondo attua in modo totale il processo di investimento che è stato avviato circa trent’anni fa da Perkins, con la selezione accurata delle azioni in base alle caratteristiche più interessanti nell’ambito dei rischi e dei rendimenti.