Si conoscono finalmente nel dettaglio le stime macroeconomiche del mercato obbligazionario statunitense ed europeo relative allo scorso mese di agosto: se i primi hanno deluso in maniera inaspettata, c’è invece da dire che il Vecchio Continente si è fatto apprezzare per le ottime performance del comparto immobiliare e di quello lavorativo. La differenza è presto spiegata, gli Stati Uniti, in questo preciso momento storico, non sono in grado di creare nuovi posti di lavoro e i mesi estivi ne sono stati una triste conferma. I dati in questione provengono direttamente da Pictet Funds, l’istituto svizzero che viene considerato una delle maggiori banche di gestione patrimoniale indipendenti di tutta Europa. Soltanto gli indici azionari americani hanno mostrato una ripresa piuttosto incoraggiante: la stessa Pictet ritiene comunque che il rallentamento appena citato deve essere considerato come un qualcosa di fisiologico più che patologico, dunque rischi veri e propri di recessione non sembrano esserci.
Fondi Comuni
Il fondo Herald (Henderson) completa il Serravalle Retail Park
Henderson Global Investors è la compagnia britannica che si occupa, nello specifico, di gestione degli investimenti e di servizi istituzionali e retail: uno dei principali fondi della società londinese è senza dubbio Herald, attivo soprattutto in campo immobiliare e che può vantare un volume di affari pari a 930 milioni di euro. Ebbene, la conferma di questa “leadership” in fatto di strumenti finanziari giunge dall’ultima operazione dello stesso fondo, il quale ha posto in essere la seconda e conclusiva fase del Serravalle Retail Park di Alessandria, un ambizioso progetto che potrebbe dar vita a importanti risultati dal punto di vista commerciale. L’ultimo affitto di questa opera di commercializzazione è stato quello di Giò Mangia, una catena di ristorazione che è riuscita ad assicurarsi una superficie di ben seicento metri quadrati. Il parco immobiliare, inoltre, prevede altre sette unità e comprende nomi molto importanti, tra cui Mondo Convenienza, Maison Du Monde e Jysk, quest’ultimo specializzato nell’arredamento per le abitazioni, senza dimenticare brand famosi come Unieuro, Toys Center, Decathlon e Kiabi.
Kairos scommette su un nuovo fondo dedicato all’ambiente
Associare gli investimenti e i prodotti finanziari all’ambiente e all’ecologia è una soluzione che in questi tempi stanno percorrendo molte compagnie: l’ultima iniziativa di rilievo in questo senso è quella che è stata adottata da Kairos International Sicav, il gruppo che si occupa in prevalenza di gestioni del patrimonio e fondi alternativi. Lo strumento in questione si chiama appunto Kairos Ambiente ed è uno dei nuovi segmenti che andrà appunto a focalizzarsi su tale settore nel suo complesso. Dunque, non si prenderanno come riferimento di base soltanto le energie rinnovabili, ma anche altri concetti, quale quello di efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, la bio-edilizia e i controlli da effettuare sull’inquinamento. Le tematiche sono davvero urgenti ed attuali, Kairos dimostra pertanto di avere un interesse rilevante in questa direzione. Il prodotto in questione altro non è che un fondo flessibile che si ispira alla direttiva Ucits III.
Borsa Protetta Arancio: rendimento fisso con protezione del capitale
Il rendimento è legato all’andamento dell’indice DJ Euro Stoxx50, e protegge in ogni caso il 75% del capitale investito. Sono queste le principali caratteristiche di Borsa Protetta Arancio, il Fondo di Ing Direct che, per le sottoscrizioni effettuate fino al prossimo 28 ottobre 2010, e disinvestendo tra il 24 ottobre 2011 ed il 31 ottobre 2011, offre un rendimento fisso del 4,60%, con protezione al 100% del capitale investito nel caso in cui la performance dell’indice DJ Euro Stoxx50 sia stata nel frattempo compresa tra il -25% ed il +25%; nel caso in cui invece la performance è inferiore a -25%, allora scatta la protezione del capitale al 75%. Ad esempio, investendo 10 mila euro, disinvestendo nell’arco di tempo sopra citato all’investitore spettano 10.460 euro se l’indice DJ Euro Stoxx50 avrà ottenuto un rendimento superiore a -25% e fino a +25%, mentre se ad esempio l’indice DJ Euro Stoxx50 avrà perso il 40%, grazie alla protezione al 75% del capitale all’investitore spettano disinvestendo 7.500 euro e non 6.000 euro, ovverosia 10 mila euro -40% in caso di assenza di protezione del capitale.
Per Prima Sgr un nuovo fondo con scadenza nel 2015
Prima Sgr,come già suggerisce il nome, è una società di gestione del risparmio indipendente del nostro paese, nata a seguito di una recente collaborazione posta in essere da Monte dei Paschi di Siena e Clessidra Sgr: ebbene, questa realtà finanziaria è tornata prepotentemente alla ribalta grazie al lancio di un nuovo fondo di tipo obbligazionario, il quale beneficerà della denominazione di Bond 2015 Multicorporate Dinamico. Si riesce già a comprendere che questo prodotto si presenta con la volontà di offrire un’ampia tutela dai rischi e un determinato orizzonte temporale. In effetti, il fondo in questione avrà la sua scadenza tra cinque anni ed è stato appositamente progettato per quegli investitori che hanno intenzione di diversificare in maniera accurata e strategica il proprio portafoglio di bond, facendo soprattutto riferimento al segmento corporate.
Yorkville Bhn ambisce al fondo comune Investietico
L’ambito delle fusioni e acquisizioni sta per vivere un nuovo e ambizioso progetto: Yorkville Bhn, società finanziaria statunitense che è quotata a Piazza Affari, sta pensando davvero in grande per il proprio futuro e ha intenzione di conquistare sempre più fette di mercato. Le operazioni che sono state poste in gran numero in questi giorni ne sono una chiara conferma: in particolare, il riferimento va all’offerta pubblica di scambio volontario volta a conquistare quote sostanziose di Investietico, un fondo comune prevalentemente attivo nel comparto immobiliare. Ma non ci si è fermati soltanto a questo. In effetti, si possono citare anche il raggruppamento delle azioni ordinarie e il rilevamento da parte di Yorkville Advisors dei fondi Ya Global Investments. Ultima, ma non meno importante operazione è stata, poi, l’assegnazione a vecchi e nuovi soci di alcuni covered warrant.
Il grande successo del fondo di Harvard: +11% nel 2009
Harvard University, celebre università statunitense nonché ateneo più ricco al mondo, comincia a mietere successi anche in nuovi campi, finora mai così positivi: in effetti, è stato annunciato un incremento degli investimenti del fondo lanciato dalla stessa università, un +11% registrato in relazione al confronto con il 2009 che batte ogni previsione relativa al benchmark. Il successo in questo caso può essere spiegato soprattutto con gli ottimi ricavi conseguiti dal gruppo di istituzioni che fanno parte del fondo stesso. È l’Harvard Management Company a supervisionare questo specifico strumento finanziario; al di là degli introiti conseguiti dall’investimento, c’è da dire che l’incremento in questione riflette in pieno le donazioni e le distribuzioni nei confronti di Cambridge.
Gruppo Azimut: raccolta netta agosto positiva
Luce verde per il Gruppo Azimut nello scorso mese di agosto riguardo ai dati sulla raccolta che sono stati positivi. La società, infatti, ha reso noto che il mese è stato archiviato con una raccolta netta totale positiva per controvalore superiore ai 112 milioni di euro; grazie a questo risultato la raccolta netta in fondi dall’inizio dell’anno è aumentata a 576,2 milioni. Il patrimonio gestito, pari ad oltre 14,2 miliardi di euro, si attesta in crescita del 2,6% rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2009, ma registra un incremento pari a ben il 7,6% rispetto all’agosto del 2009. Segno più anche per le masse totali che nel periodo, ovverosia alla fine del mese scorso, hanno raggiunto quota 16,1 miliardi di euro con una crescita dell’1,8% dall’inizio del 2010 e dell’11,2% rispetto al mese di agosto del 2009.
Invesco propone undici nuovi fondi e altre soluzioni finanziarie
Invesco, società statunitense con sede ad Atlanta e attiva in particolare nella gestione degli investimenti finanziari, ha deciso di incrementare in modo deciso la propria offerta di prodotti per il nostro paese: da questo mese, infatti, l’Italia potrà beneficare di undici nuovi segmenti in questo senso, oltre a dieci innovative soluzioni per quel che concerne la distribuzione dei ricavi. Gli strumenti maggiormente coinvolti saranno i fondi comuni, senza alcuna distinzione tra quelli azionari, bilanciati e obbligazionari. Si tratta, in pratica, della più naturale conseguenza dell’incorporazione di alcuni business in precedenza di proprietà di Morgan Stanley. La compagnia americana vuole dunque assumere una notevole indipendenza nel mercato e nelle strategie di sviluppo: attualmente, vi sono moltissimo professionisti degli investimenti finanziari che consentono di gestire nel migliore dei modi una somma ingente di denaro, un chiaro segnale che con Invesco la diversificazione di portafoglio è ampiamente possibile.
Dexia Asset Management propone un nuovo fondo obbligazionario
Si chiama Dexia Bonds Euro Government Top Rated il nuovo prodotto finanziario messo a disposizione degli investitori da Dexia Asset Management: la società franco-belga ha infatti deciso di lanciare sul mercato, come si può già ben intendere, un nuovo fondo obbligazionario che andrà a rendere più completa l’offerta in questo settore, consentendo di beneficiare di vantaggi di primo livello. Anzitutto, questo strumento può risultare appetibile per il suo accesso privilegiato alle obbligazioni statali più sicure di tutta l’eurozona; in effetti, sono state accuratamente scelti soltanto quei titoli che hanno ricevuto un giudizio pari ad AAA o equivalente dalle principali agenzie di rating (come è noto, il grado in questione rappresenta la maggior affidabilità possibile).
Deflussi in netto calo a giugno per i fondi comuni Ucits
La sigla Ucits sta divenendo di uso sempre più comune tra gli investitori finanziari: le Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities, vale a dire quelle direttive dell’Unione Europea che consentono di porre in essere dei fondamentali schemi di investimento collettivo, stanno caratterizzando i principali fondi comuni del Vecchio Continente. In particolare, c’è da dire che i deflussi relativi a questi specifici strumenti finanziari sono calati in maniera piuttosto evidente in relazione al lungo termine. Fatta eccezione per giugno, infatti, si è registrata questa sensibile diminuzione, a cui ha fatto da contraltare l’incremento subito dai riscatti totali, così come ha messo in luce l’ultima indagine dell’Efama (European Fund and Asset Management Association).
Morningstar: grande successo per gli obbligazionari emergenti
L’ultima analisi di Morningstar ha messo in luce delle interessanti tendenze per quel che concerne le principali performance relative ai fondi obbligazionari: in effetti, è soprattutto il settore specializzato nei bond emergenti a ricevere le attenzioni più importanti da parte degli investitori, tanto che sono stati registrati ingenti flussi di capitali da gennaio fino ad oggi. Come può essere spiegato un simile successo? Anzitutto, c’è da dire che il tasso di crescita è stato pari al 48,26% in questi ultimi otto mesi (totale dei flussi diviso per il patrimonio netto), con i fondi globali in dollari che si sono invece caratterizzati per un incremento pari a oltre quaranta punti percentuali.
Banca Fideuram: aumentano utile netto e masse amministrate
Banca Fideuram, Istituto del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha archiviato il primo semestre del 2010 con tutti i principali indicatori economici in crescita. Al riguardo, infatti, in accordo con una nota emessa proprio dal Gruppo Intesa Sanpaolo, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha esaminato ed approvato i dati al 30 giugno 2010, contraddistinti da una raccolta netta totale che passa da 0,6 miliardi a 1,4 miliardi di euro; forte crescita nel periodo anche per la raccolta netta di risparmio gestito che passa dai 0,6 miliardi di euro del periodo gennaio – giugno 2009 ai 3,1 miliardi di euro del primo semestre 2010. Luce verde anche per le masse amministrate, che nei sei mesi mettono a segno un incremento del 2,5% a 69,5 miliardi di euro, mentre le commissioni nette, attestatesi a 257,9 milioni di euro, sono schizzate del 28,8% rispetto al primo semestre del 2009; l’utile netto è invece cresciuto nel periodo del 4,3% a 93,9 milioni di euro.
Fondi comuni: le quotazioni dei vini sfidano la recessione
“Evviva! Beviam! Nel vino cerchiam almeno un piacer!”: comincia così Ernani, una delle opere giovanili di Giuseppe Verdi, ma sembra quasi il grido entusiastico dei broker dei mercati finanziari, sempre più convinti che le performance poste in essere dal settore vinicolo siano in grado di far dimenticare i timori suscitati dalla recessione. Da cosa deriva tutto questo ottimismo? Il Noble Crus, il primo fondo sul vino Exchange Traded Fund, è riuscito a mettere in luce delle prestazioni davvero rilevanti, facendo registrare, dopo gli incrementi generalizzati del 2008 e del 2009, anche un + 6,97% nel corso del mese di agosto, il quale non è ancora terminato. Inoltre, a settembre è previsto il debutto di una nuova tranche in questo senso, dunque le più diffuse paure circa una nuova fase di recessione a livello globale non sembrano ostacolare le quotazioni delle preziose uve, consentendo dei progressi indubbi a chi detiene in portafoglio gli strumenti in questione.