Sono tre i comparti storici su cui Schroders ha voluto rinnovare il collocamento relativo al mercato italiano: si tratta, nel dettaglio, della distribuzione dei proventi di gestione per quel che concerne i fondi ISF Emerging Markets Debt Absolute Return EUR Hedged (la cedola è fissa e consta di due durate, mensile e trimestrale), ISF Euro Corporate Bond (cedola semestrale) e ISF Euro Bond (la cedola è sempre semestrale, ma in tal caso è variabile). L’importanza dei tre prodotti è di sicura rilevanza, visto che l’elenco obbligazionario della stessa compagnia londinese di asset managament è letteralmente dominato dalle performance degli strumenti citati: in particolare, si tratta dei fondi che hanno fatto registrare, nel corso del tempo, i migliori record e performance in termini di stabilità dei risultati, ma soprattutto nella qualità della loro gestione, un fattore davvero apprezzato dagli investitori.
Fondi Comuni
Pharus Sicav: ampia selezione dei gestori per il nuovo fondo
Pharus Sicav, società di investimento a capitale variabile con sede nel Granducato di Lussemburgo, ha deciso di lanciare sul mercato un innovativo strumento finanziario, un fondo che punta sostanzialmente sui migliori gestori europei: in effetti, bisogna sottolineare che le piazze finanziarie del Vecchio Continente sono state scelte con la massima cura e selezione in questo senso, facendo trapelare comunque una netta predilezione per i fondi con residenza in territorio britannico. Il nuovo prodotto, il quale assumerà la denominazione di Pharus Sicav Best Global Managers, si concentrerà dunque in misura maggiore sugli investimenti relativi al Regno Unito, anche se bisogna tener conto che i fondi di questa nazione non sono distribuiti all’interno del nostro paese. Quale sarò la struttura e il funzionamento specifico di tale fondo? Una delle principali garanzie sarà rappresentata dalla fondamentale consulenza offerta da Frame Asset Management, un nome di punta in questo campo.
Henderson Horizon ingloba il fondo New Star European Growth
Il fondo Henderson Horizon European Growth può vantare in questo preciso momento un volume in denaro pari a 92,5 milioni di euro: un risparmio in gestione, dunque, non indifferente e che viene amministrato da Pease e Rowe. Qualsiasi operazione che lo coinvolge assume contorni interessanti ed è quanto sta accadendo negli ultimi giorni. In particolare, i ritorni realizzati da otto anni a questa parte sono stati superiori ai 73 punti percentuali, a fronte di un indice (il Ftse Europe) che si è attestato su un rendimento del 46%. Non deve pertanto stupire l’ingresso del fondo nella sicav lussemburghese, un’operazione che ha portato a una nuova denominazione dello strumento finanziario, vale a dire Henderson Horizon European Growth Fund.
Fimit SGR: nuovo fondo immobiliare senior di social housing
Il settore immobiliare e i relativi investimenti finanziari effettuati in questo senso hanno accolto con estrema soddisfazione l’ultima novità in fatto di fondi: in effetti, grazie all’importante contributo di Fimit, la società di gestione del risparmio attiva in tale comparto, è stato proposto il Fondo Senior, il primo prodotto completamente italiano che si occupa, nello specifico, di social housing e che è stato appositamente ideato per venire incontro alle necessità principali delle persone di età superiore ai 65 anni. Come funzionerà dunque questo innovativo strumento? Anzitutto, potranno essere sfruttati persino quegli immobili presenti in città che non hanno un particolare pregio urbanistico, ma che comunque devono pur essere riqualificati.
Il debutto di Agricultural Bank apre la strada a nuovi investimenti
Guardare alla Cina in questo momento per quel che concerne gli investimenti finanziari può dar luogo a due visioni differenti: si tratta, infatti, della terza economia a livello mondiale, un ottimo punto di approdo dunque e soprattutto un paese dalle dimensioni vaste e per tale motivo ancora più appetibile. Allo stesso tempo, però, l’ex Impero Celeste è uno stato forse troppo lontano per i risparmiatori del nostro paese, nonostante le sue promesse allettanti. Le capitalizzazioni globali sono guidate in modo deciso da compagnie della nazione asiatica (PetroChina, Icbc, China Mobile e China Construction Bank sono degli esempi formidabili), ma l’accesso non è sempre agevole. Una conferma in tal senso è giunta alla luce dell’ultima Ipo, ovvero quella che ha coinvolto Agricultural Bank, il quarto istituto di credito cinese appena quotato sul listino di Shanghai, anche se senza grandissimi entusiasmi (ma molto probabilmente con il tempo questo atteggiamento cambierà in modo radicale).
Inpgi Hines Fund perfeziona l’investimento in Porta Nuova
Hines Italia è una società di gestione del risparmio che funge da fondo di investimento per quel che concerne la Cassa dei giornalisti (la cassa autonoma di assistenza sanitaria della categoria lavorativa): le ultime notizie di rilievo che si riferiscono a questa compagnia parlano di un importante perfezionamento di un investimento in un progetto di sviluppo residenziale (la data finale in questo senso è stata fissata per il 2013). Dunque, è il real estate il settore che beneficia di questo innovativo strumento finanziario; nello specifico, si tratta del fondo immobiliare denominato Inpgi Hines Fund, il quale andrà a seguire da vicino gli sviluppi dei lavori dell’architetto Cino Zucchi, intenzionato fortemente a promuovere un nuovo quartiere mediante una attenta riqualificazione urbana di Porta Nuova nella città di Milano.
MoneyPlan Self Service: investire online in Fondi
E’ possibile sottoscrivere, essendo titolari di un conto corrente e di un deposito titoli, quote di Fondi Comuni di Investimento direttamente via Internet senza recarsi in filiale e leggendo il Prospetto Informativo dal Web prima dell’acquisto? Ebbene, la risposta è affermativa visto che sono oramai numerose le Banche italiane che offrono questo comodo servizio per chi vuole diversificare gli investimenti puntando sul risparmio gestito ed in particolare su Fondi in linea con il proprio profilo di rischio. Tra queste c’è anche il colosso bancario europeo Unicredit Group che alla propria clientela propone “MoneyPlan Self Service“, il servizio di sottoscrizione online di quote di Fondi Pioneer Investments attraverso dei conferimenti mensili. L’investitore, in particolare, non deve far altro che scegliere la rata mensile, a partire da un importo minimo molto basso, e pari a 50 euro, scegliere il piano di rateazione, con un minimo di 36 rate, quindi della durata minima di tre anni, ed effettuare il versamento iniziale che deve essere pari a sei rate, quindi 300 euro se si sceglie come importo quello minimo pari a 50 euro.
Banca Generali: primo semestre 2010 molto positivo
Per Banca Generali il primo semestre s’è chiuso in maniera molto positiva in quanto, escludendo il contributo straordinario offerto dallo scudo fiscale, la raccolta nei sei mesi si è attestata sugli stessi livelli dell’intero esercizio 2009. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha dichiarato Giorgio Girelli, l’Amministratore Delegato di Banca Generali, il quale ha inoltre sottolineato come i risultati del primo semestre 2010 dimostrino come la strategia societaria permetta di continuare comunque a crescere anche in uno contesto caratterizzato da mercati che risultano essere altamente volatili. Banca Generali, nel dettaglio, ha chiuso il mese di giugno con una raccolta netta da risparmio gestito pari a 160 milioni di euro che porta a 1,25 miliardi di euro il bilancio dall’inizio dell’anno. La raccolta netta totale a giugno è stata di 117 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro realizzati da Banca Generali Private Banking, ed i restanti 67 milioni di euro dalla rete di Banca Generali; su base semestrale la raccolta netta totale segna un valore complessivo di 646 milioni di euro, di cui 243 milioni di euro realizzati da Banca Generali Private Banking, ed i restanti 403 milioni di euro dalla rete di Banca Generali.
Amber Capital si specializza nel private equity italiano
Il nome di Amber Capital è associato a uno dei principali fondi di investimento statunitensi e internazionali, il quale detiene anche una diramazione importante nel nostro paese: quindi, non deve stupire in nessun modo l’ingresso della compagnia nell’ambito del private equity italiano, un’operazione che dovrebbe consentire di acquisire partecipazioni aziendali davvero appetibili, viste soprattutto le medie dimensioni degli obiettivi di Amber, oltre che dei piani industriali molto attendibili e promettenti. Sono stati proprio questi ragionamenti a dar vita nei giorni scorsi al primo investimento di Amber Energia, un fondo che, in pratica, verrà gestito e controllato in modo totale da Amber Italia. Tra l’altro, il regolamento ha già ricevuto da tempo l’approvazione da parte della Banca d’Italia, una valutazione positiva che è stata resa possibile anche e soprattutto grazie all’acquisto di una quota consistente di Marcopolo Engineering.
Fondi Comuni flessibili e bilanciati: giugno 2010 positivo
Lo scorso mese di giugno non è stato di certo positivo per l’industria dei Fondi Comuni di Investimento, che hanno complessivamente accusato deflussi per ben 1,2 miliardi di euro, ma a fronte del peso dei riscatti sui Fondi Hedge e su quelli di Liquidità, c’è stata una raccolta positiva per quel che riguarda i Fondi Bilanciati e quelli Flessibili. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata da Assogestioni sul risparmio gestito nello scorso mese, da cui è altresì emerso come il patrimonio investito in Fondi alla fine di giugno si sia attestato a 441,3 miliardi di euro con raccolta positiva anche sugli Obbligazionari e sugli Azionari nonostante da un lato le tensioni sul debito sovrano, e dall’altro la volatilità dei mercati finanziari. Nel dettaglio, la raccolta più consistente a giugno 2010 l’hanno fatta registrare i Fondi Flessibili con ben 683 milioni di euro; di riflesso, il patrimonio complessivo dei Flessibili è salito sopra la soglia dei 62 miliardi di euro a fronte di una quota del 14% sul totale degli asset detenuti dall’industria dei Fondi Comuni di Investimento.
Pioneer: al via il nuovo fondo comune che investe sui Bric
Il Brasile, la Russia, l’India e la Cina (paesi spesso raggruppati nella sigla Bric) sono spesso indicati da analisti ed economisti come le “mete” più interessanti per effettuare investimenti finanziari; la pensa decisamente in questo modo anche Pioneer Investments, la nota società di investimenti che ha sede, oltre che a Milano, anche negli Stati Uniti, in Irlanda e Singapore, la quale ha deciso di lanciare sul mercato un apposito fondo che investe proprio sulle principali economie emergenti, grazie anche a una buona protezione dal rischio di volatilità. Il prodotto in questione, denominato “Pioneer UniCredit a formula BRIC 3 dicembre 2015”, è stato ideato in modo specifico per quei soggetti che sono da sempre interessati agli investimenti dei mercati azionari dei paesi in forte via di sviluppo, senza tralasciare però un concetto fondamentale come la protezione del capitale. Come funziona esattamente questo strumento?
Efama accoglie con favore le nuove regole sui fondi comuni
La sigla Efama sta a indicare la European Fund and Asset Management Association, vale a dire l’associazione del Vecchio Continente che si occupa, nello specifico, delle tematiche legate al risparmio gestito: ebbene, è stato proprio questo ente a pronunciarsi in merito alle nuove regole che provvederanno a disciplinare tra un anno il settore in questione, esprimendo delle opinioni senz’altro lusinghiere, nonostante sia stata mossa qualche critica e perplessità nei confronti delle imposizioni fiscali, le quali dovrebbe essere diverse da paese a paese all’interno dell’Unione Europea. Il comunicato dell’Efama è comunque positivo nel suo complesso e per tale maggiore la Commissione Europea può incassare un giudizio rilevante e favorevole da parte di un’associazione prestigiosa, per quel che concerne la vigilanza della finanza.
Algebris si focalizza su Wall Street aumentand gli investimenti
La compagnia finanziaria Algebris ha spostato le proprie attenzioni principali in tema di investimenti sul New York Stock Exchange: in effetti, il fondo londinese ha provveduto a incrementare la propria quota fino a 516 milioni di dollari nel corso del primo trimestre di quest’anno, un valore doppio rispetto a un anno prima. In questo preciso momento la società britannica detiene 1,4 miliardi di dollari in assets, di cui ben il 30% è già allocato all’interno degli Stati Uniti, soprattutto in relazione al comparto assicurativo e bancario; il resto appartiene invece al continente europeo e a quello asiatico. Gli acquisti più importanti, inoltre, hanno riguardato Jp Morgan Chase e i titoli Lazard. Anche Bank of America e Hartford Financials fanno parte del lungo elenco di compagnie su cui sono stati effettuati degli investimenti: e cosa c’è da dire riguardo al nostro paese?
Fondi immobiliari: la manovra finaziaria protegge quelli non elusivi
Tra gli emendamenti più importanti che sono stati discussi in relazione all’approvazione della tanto discussa manovra finanziaria del governo, c’è sicuramente quello che si occupa degli investimenti finanziari in fondi, in particolare quelli immobiliari; di cosa si tratta esattamente? La questione è quella della tassazione dei fondi, vale a dire la cedolare secca (fissata al 7%) sugli investimenti riservati e di tipo non elusivo. Tale emendamento è stato avanzato da un senatore del Popolo della Libertà, Paolo Tancredi, e sta attendendo la pronuncia della Commissione Bilancio circa la propria ammissibilità: in effetti, l’intento principale di questa misura è quello di stroncare in maniera definitiva il fenomeno dell’elusione e della familiarità nei fondi immobiliari, vale a dire l’eliminazione di quegli strumenti che vengono a essere sfruttati soltanto ai fini di attività d’impresa.