Ing Direct: Investimenti Formula Arancio

conto-arancioIl colosso bancario e finanziario Ing Direct, noto al grande pubblico dei risparmiatori per essere stato tra i “pionieri” per quel che riguarda, con Conto Arancio, i conti di deposito remunerati, offre oramai anche un’ampia gamma di servizi che parte dal conto corrente Arancio, senza costi, spese, e senza imposta di bollo, fino ad arrivare alla possibilità di poter sottoscrivere quote di Fondi di investimento. Sono ben nove attualmente le tipologie di Fondi che Ing Direct promuove con possibilità di sottoscrizione direttamente online e con profili di rischio che partono da quello basso fino ad arrivare a quelli più elevati. Tra i Fondi di tipo obbligazionario, Ing Direct promuove “Euro Arancio“, “Inflazione Più Arancio“, e “Convertibile Arancio“; “Euro Arancio” è un Fondo obbligazionario che distribuisce con cadenza annuale le cedole dei titoli detenuti in portafoglio, mentre “Inflazione Più Arancio” si distingue per investire in titoli obbligazionari dell’area euro che risultano essere indicizzati all’andamento del costo della vita.

Fondi Comuni di Investimento: raccolta gennaio 2010 positiva

fondi-comuni-rendimentiE’ iniziato col passo giusto il 2010 nel nostro Paese per l’industria del risparmio gestito. In accordo con il consueto Rapporto mensile a cura di Assogestioni, infatti, il sistema dei Fondi il mese scorso ha fatto registrare una raccolta positiva per 260 milioni di euro, con i Fondi Hedge e quelli di Liquidità che hanno prestato il fianco ai riscatti, mentre portano il segno più davanti i Fondi Azionari, quelli Flessibili, i Bilanciati e gli Obbligazionari. La fotografia di fine mese di gennaio vede così i Fondi Flessibili detenere il 13,5% degli asset complessivi, mentre i Fondi Obbligazionari, con un patrimonio che ha superato i 164,5 miliardi di euro, rappresentano oltre un terzo del patrimonio complessivo detenuto dai Fondi. Luce verde per la raccolta a gennaio 2010 anche per i Fondi Bilanciati, che detengono una quota del 4% del patrimonio totale, mentre è del 3,4% per i Fondi Hedge che, dopo essersi riavvicinati alla parità, tra sottoscrizioni e riscatti, nello scorso mese di dicembre, a gennaio 2010 fanno nuovamente registrare sensibili deflussi con una raccolta netta negativa pari a 421 milioni di euro.

Fondo Aureo Finanza Etica: investire nella sostenibilità

globo-300x300L’attuale Fondo Aureo Finanza Etica di Aureo Gestioni altro non è che lo strumento finanziario promosso dal Wwf per gli investimenti nella sostenibilità ambientale (fino al 2007 si chiamava infatti Aureo Wwf Pianeta Terra): è stata la Consob a fornire l’autorizzazione per aggiornare il prospetto informativo relativo all’offerta pubblica di quote del fondo comune d’investimento mobiliare. Si tratta sostanzialmente di un interessante prodotto che è orientato alla sostenibilità, visto che va a investire in strumenti di quelle emittenti che adottano politiche sociali proattive o in organismi di investimento collettivo di risparmio (i cosiddetti Oicr): le politiche di investimento, in questo caso, tendono a soddisfare le tematiche legate all’ambiente, ricomprendendo, tra l’altro, anche gli investimenti in energie alternative. In precedenza, il fondo era azionario internazionale, mentre da tre anni a questa parte è diventato flessibile e non è più armonizzato come in passato. Inoltre, l’orizzonte temporale è fissato sui 3-4 anni, con un grado di rischio medio e un livello di commissioni di gestione pari all’1,20%.

 

Pioneer Funds Global Ecology: energie alternative e tecnologie ecocompatibili

tecnologie-ecocompatibiliNell’ambito dell’ampia gamma di Fondi di Investimento del colosso Pioneer, c’è anche il Pioneer Funds – Global Ecology; sono due in particolare i Pioneer Funds – Global Ecology, uno della “Classe EUR F“, e l’altro della “Classe EUR E“. In entrambi i casi, i Pioneer Funds – Global Ecology puntano a conseguire, con un’ottica di investimento ed una visione di medio e di lungo termine, una rivalutazione attraverso l’investimento di almeno due terzi del capitale del Fondo in aziende specializzate nel controllo dell’inquinamento dell’aria, nella purificazione delle acque e, tra l’altro, nelle energie alternative, produttori di tecnologie eco-compatibili e comunque aziende che contribuiscono in tutto il mondo a rendere l’ambiente più sano e più pulito. Il Pioneer Funds – Global Ecology “Classe EUR F” ha come codice ISIN LU0271960394, mentre il Pioneer Funds – Global Ecology “Classe EUR E” ha come codice ISIN LU0279965668; per entrambi i Fondi il livello di rischio è alto, ed hanno come benchmark di riferimento l’indice MSCI World.

Assoreti: promotori finanziari, boom raccolta dicembre 2009

promotore-finanziarioLo scorso dicembre è stato un mese boom in Italia per le reti di promotori finanziari, che hanno fatto registrare in termini di raccolta il miglior risultato da ben dieci anni; la raccolta, infatti, in accordo con quanto reso noto da Assoreti, è stata a dicembre pari a ben 5 miliardi di euro, miglior risultato dal lontano anno 2000. I livelli record conseguiti riguardano anche il risparmio gestito con ben 3,9 miliardi di flussi netti a dicembre, mentre per quanto riguarda la componente amministrata la raccolta si è attestata a 1,1 miliardi di euro. A livello di scelte di investimento dei risparmiatori, Assoreti ha rilevato come a dicembre sia continuato il trend positivo degli OICR esteri con una raccolta netta pari a ben 2,3 miliardi di euro a fronte, invece, di flussi netti vicini allo zero sia per i fondi speculativi, sia per i Fondi Comuni di Investimento italiani.

Fondi Comuni di Investimento: Tavolo Tecnico interassociativo

fondi-comuniLe Associazioni che rappresentano l’industria dei Fondi Comuni di Investimento, ed in particolare gli operatori di mercato, hanno avviato in data odierna, venerdì 22 gennaio 2010, un Tavolo Tecnico interassociativo finalizzato ad dare attuazione ad un piano di lavoro così come delineato in un documento, pubblicato da parte della Banca d’Italia e della Consob, riguardante il rapporto conclusivo sulla valutazione di fattibilità della dematerializzazione delle quote dei Fondi Comuni. A darne notizia è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, spiegando che, in particolare, il Tavolo Tecnico interassociativo sarà chiamato, con il gruppo di lavoro, ad attuare, per l’industria dei Fondi, una standardizzazione dei processi nell’industria ma anche la standardizzazione dei linguaggi; la messa a punto della standardizzazione è attesa per la prossima estate, dopodiché, entro la fine del 2011, si procederà alla relativa implementazione.

Risparmio e investimenti famiglie: aumentano depositi e obbligazioni

investimenti-famiglieNel terzo trimestre dello scorso anno le attività finanziarie delle famiglie ammontavano a 3.423 miliardi di euro, segnando una flessione dell’1,7% su base annua. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del corrente mese di gennaio, sottolineando come nel periodo sia aumentata a livello tendenziale la dinamica relativa ai depositi bancari, alle monete ed ai biglietti con un +4,3%; e così, nel terzo trimestre dello scorso anno, il 31% delle attività delle famiglie era rappresentato dagli asset sopra citati rispetto al 29,2% registrato nell’anno precedente. Sempre nel terzo trimestre 2009, inoltre, sono salite dello 0,5% le attività finanziarie delle famiglie investite in obbligazioni pubbliche e private con una quota sul totale degli asset pari al 22,4% rispetto al 21,9% dell’anno precedente.

Risparmio gestito: Azimut, record utile netto 2009

risparmio-gestito-azimutL’11 marzo prossimo il Consiglio di Amministrazione di Azimut si riunirà per esaminare i dati definitivi dell’intero esercizio 2009, ma intanto il Gruppo Italiano indipendente, operante nel risparmio gestito, ha fornito le prime anticipazioni sui risultati raggiunti lo scorso anno, annunciando in particolare il raggiungimento dell’utile netto consolidato più alto della sua storia; la previsione, infatti, è compresa all’interno della fascia di 113-118 milioni di euro di utili netti consolidati a fronte di ricavi totali consolidati che, allo stesso modo, si attestano nella fascia dei 328-344 milioni di euro, ovverosia in netto rialzo rispetto ai 256,3 milioni di euro del 2008. La percentuale di incremento più elevata è proprio quella dell’utile netto consolidato che, considerando il limite più basso della fascia previsionale, registra un +169% rispetto ad un utile netto consolidato di 42 milioni di euro registrato nel 2008.

Hedge found: il rapporto del Joint Forum fissa i nuovi paletti

Using-Hedge-Funds-Financial-PlanningCi sono delle novità in vista per il mondo degli hedge found e i loro investitori: è infatti prevista l’introduzione di requisiti minimi di capitale, l’obbligo di fornire informazioni finanziarie alle autorità per l’identificazione dei potenziali rischi sistemici e l’applicazione di standard normativi per la gestione del rischio finanziario. Questi paletti sono stati fissati dall’ultimo rapporto del Joint Forum, l’organismo che riunisce le voci del Comitato di Basilea per la supervisione bancaria, dello Iosco (autorità dei mercati mobiliari) e dello Iais (autorità di supervisione del mercato assicurativo): c’è da ricordare che si tratta di uno strumento finanziario che deve uscire dall’occhio del ciclone, dopo le accuse di essere stato uno dei principali responsabili della crisi economica globale. Il rapporto in questione, intitolato “Review of the differientiated nature and scope of financial regulation” ha l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi di investimento; in questo senso, oltre alle varie raccomandazioni sulle regole da adottare per gli hedge found, esso contiene anche dei consigli sugli standard minimi da adottare quando si concedono mutui residenziali.

 

Fondi Comuni di Investimento: raccolta positiva a dicembre

fondi-comuni-raccolta-dicembreAnche nello scorso mese di dicembre, per il settimo mese sui dodici complessivi del 2009, la raccolta per i Fondi Comuni di Investimento è stata positiva; a darne notizia è Assogestioni che, in particolare, ha precisato che nel mese, tra sottoscrizioni e riscatti, il saldo è stato positivo per ben 1,6 miliardi di euro. A spiccare in termini di raccolta, con ben 1,1 miliardi di euro a dicembre, sono stati i Fondi Obbligazionari, mentre gli Azionari hanno chiuso il mese con un saldo netto delle sottoscrizioni pari a 347 milioni di euro. Luce verde anche per i Bilanciati, che archiviano il mese con un saldo positivo di 281 milioni di euro ed un controvalore degli asset in gestione pari a 17 miliardi di euro, corrispondente al 4% totale del patrimonio detenuto da tutti i Fondi.

Fondo Arca BT Tesoreria per gestire la liquidità

fondi-arca-liquiditaI Fondi Comuni di investimento possono essere sfruttati, puntando su prodotti a basso rischio, anche come strumenti per gestire, “parcheggiare” e far rivalutare la liquidità in eccesso. Basti pensare, ad esempio, ad un’impresa che ha accantonato somme, anche ingenti, per la stipula di accordi commerciali o acquisizioni che, però, saranno realizzate solo dopo parecchi mesi. Di conseguenza, se questa liquidità magari sul conto corrente rende zero o quasi, affidandosi ai Fondi Comuni, ed in particolare a quelli del comparto “liquidità“, si possono comunque ottenere dei rendimenti a fronte di un rischio molto basso. Uno di questi prodotti viene offerto sul mercato da Arca Sgr con il Fondo Arca BT Tesoreria, un Fondo che alla fine dello scorso mese vantava un patrimonio pari a ben 3861 milioni di euro.

Fondi BancoPosta azionari, bilanciati e flessibili

fondi_bancopostaAnche il Gruppo Poste Italiane, che già da diversi anni da società tipicamente focalizzata nei servizi di recapito, è diventato sempre più “banca”, ma anche società telefonica con l’operatore PosteMobile, ha la propria gamma di Fondi Comuni di Investimento, da quelli a basso rischio a quelli con un profilo di rischio più elevato e, quindi, indicati per investire il capitale a medio e lungo termine. Attualmente i Fondi promossi da Poste Italiane ai risparmiatori sono in tutto otto, e sono i seguenti: BancoPosta Monetario, che ha le caratteristiche di un Fondo specializzato nell’investire nell’obbligazionario euro governativo a breve termine.

Investire sul mattone: Bnp Paribas propone il fondo milanese

stemmaMancano pochi giorni all’inizio del 2010 e, in concomitanza con il nuovo anno, si appresta a divenire operativo un nuovo interessante fondo comune di investimento nel settore immobiliare: l’investimento nel mattone è da sempre uno dei più gettonati, anche in periodi non troppo positivi come quello attuale per l’economia. Per essere più precisi, ci stiamo riferendo al cosiddetto Fondo Comune di Milano II, un prodotto finanziario che era già stato istituito dalla Giunta milanese nel corso del mese di ottobre. Un fondo milanese dunque, il quale potrà beneficiare, per quel che concerne la gestione vera e propria, dell’estensione del mandato all’istituto Bnp Paribas Real Estate Investment Management Italy, società che era stata ugualmente scelta dall’amministrazione comunale meneghina per la costituzione di un altro fondo simile, vale a dire il Fondo Comune di Milano I. Quali sono le caratteristiche e le peculiarità principali di questo strumento? C’è anzitutto da dire che la prima fase delle operazioni immobiliari di Palazzo Marino (la sede civica dell’amministrazione comunale milanese) si è conclusa esattamente due anni fa, verso la fine del 2007 con la costituzione del già citato Fondo Comune di Milano I; il prodotto si presenta come un fondo comune di investimento immobiliare chiuso, di diritto italiano e che è destinato e riservato principalmente agli investitori più qualificati del settore.

 

Fondi Comuni di Investimento: commissioni e performance

fondi-comuni-performanceI Fondi Comuni di Investimento rappresentano una delle più note forme di allocazione del risparmio da parte di investitori che, in base al loro profilo di rischio, acquistano le quote di uno o più Fondi Comuni che operano, sulla base di un preciso regolamento ed indirizzo di gestione, su uno o più mercati con l’obiettivo di creare valore per il sottoscrittore, nel medio e nel lungo periodo, e di “battere il mercato” conseguendo dei rendimenti superiori a degli indicatori di riferimento. I Fondi Comuni di Investimento si possono suddividere in tre grandi categorie: azionari, che investono in titoli di società quotate in uno più Paesi, obbligazionari, che investono su titoli pubblici e/o obbligazioni societarie, e quelli bilanciati che, in base alla politica di investimento, hanno in portafoglio un mix tra azioni ed obbligazioni in funzione di ben determinate sogli percentuali alle quali di norma il Fondo, per regolamento, deve sottostare.