Sono fondi comuni di diritto lussemburghese che permettono al sottoscrittore di investire in un portafoglio di obbligazioni societarie particolarmente diversificato; il tutto a fronte della distribuzione, ogni anno, di una cedola avente un importo fisso. Si presentano così i “Fondi a cedola” proposti dal Gruppo bancario europeo Unicredit, che presentano sia un orizzonte temporale predefinito, sia nessun vincolo di mantenimento. Secondo quanto si legge sul sito Internet del Gruppo Unicredit, investendo nei Fondi a Cedola, previa lettura del prospetto informativo, c’è tra l’altro la possibilità di poter andare ad accedere, acquistando le quote, ad emissioni obbligazionarie che sono riservate ai soli investitori istituzionali. Inoltre, come accennato, non c’è alcun vincolo di mantenimento in quanto i rimborsi sono sempre possibili prima della scadenza.
Fondi Comuni
Nomura, il prestito collaterale verrà gestito da Invesco
Cosa può nascere dalla collaborazione tra una delle maggiori società attive nella gestione indipendente degli investimenti e la prima holding del Giappone? Il riferimento va a Invesco e Nomura Holdings, le quali sono le protagoniste di una offerta finanziaria di sicuro interesse; in effetti, la compagnia di Tokyo ha deciso di ricavare fino a cinquecento milioni di dollari da un proprio fondo, il quale sarà appunto gestito interamente dal colosso di Atlanta. L’indiscrezione manca di alcuni dettagli fondamentali, comunque si è venuti a conoscenza del fatto che si tratterà di un obbligazione collaterale, un prestito che andrà a includere una tranche da ben 330 milioni di dollari e che è già stata valutata in maniera lusinghiera da Standard & Poor’s, visto che il rating è stato pari ad AAA (il più alto in assoluto). Le trattative in questione rimangono comunque riservate ed è per questo che i due vertici aziendali hanno deciso di non commentare ancora le notizie.
Carlyle Group, nuovo investimento in un fondo sudamericano
Carlyle Group, una delle principali società americane e internazionali di asset management, ha individuato nel Sud America una delle proprie focalizzazioni finanziarie: gli investimenti in questa parte del mondo saranno infatti pari a 950 milioni di dollari, denaro che verrà utilizzato per creare un apposito fondo di private equity incentrato su tale regione. La somma in questione verrà ripartita in due modi; 730 milioni saranno stanziati per gli investitori istituzionali, mentre i restanti 220 milioni beneficeranno di una commissione da parte di Banco do Brasil, così da creare una partnership che abbia come obiettivo la crescita del Brasile, paese in cui il gruppo statunitense ha una buona base. Il fondo verrà comunque creato nel corso del prossimo mese di luglio. Per ora, infatti, non vi sono commenti ufficiali, né da una parte né dall’altra.
Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia
Una società padovana che punta sullo sviluppo immobiliare di Venezia potrebbe stupire qualcuno, ma in realtà è quanto sta accadendo per un fondo comune del nostro paese: in effetti, Est Capital, società di gestione del risparmio con sede nella città veneta ha proprio dato vita al Fondo Immobiliare – Città di Venezia. In pratica, si tratta di un vero e proprio concorso, il quale è stato ideato dalla compagnia in questione come fondo chiuso, con l’intento specifico di intervenire a livello residenziale sulla laguna, oltre che a valorizzare le proprietà di maggiore rilievo. Il tutto, inoltre, viene premiato con ben 12.500 euro. Si conoscono già i nomi dei vincitori, vale a dire gli architetti Magnani e Agnoletto. La scelta è ricaduta dunque su chi ha meglio progettato le modifiche e le riqualificazioni delle aree più importanti dal punto di vista del real estate.
Raiffeisen, collocato in Italia il fondo bilanciato flessibile
C’è un’importante novità in casa Raiffeisen: il gruppo finanziario viennese può finalmente collocare il proprio fondo 337 – Strategic Allocation Master I anche in Italia, una opportunità nuova e interessante per tutti i clienti istituzionali che fossero interessati. L’appetibilità del prodotto in questione deriva dagli ottimi risultati conseguiti negli altri paesi in cui è stato distribuito, dunque ci si attende un successo simile. Ma cos’è esattamente il Raffeisen 337- Strategic Allocation Master I? La struttura è quella tipica dei bilanciati flessibili, la tipologia di strumento che si focalizza su Exchange Traded Fund, titoli azionari e obbligazionari, senza disdegnare comunque le materie prime e le valute nazionali. L’arco temporale di riferimento è quello di lungo periodo, in modo da controllare dettagliatamente e accuratamente il rischio.
Fondi Comuni: Azionari e Bilanciati, bene raccolta aprile 2011
A fronte di deflussi per complessivi 2,16 miliardi di euro, nello scorso mese di aprile 2011 l’industria dei Fondi Comuni di Investimento ha comunque fatto registrare in Italia un buon risultato per quel che riguarda i Fondi Azionari ed i Fondi Bilanciati con una raccolta netta che nel mese è stata positiva per mezzo miliardo di euro circa. A renderlo noto, nel consueto Rapporto mensile, è stata Assogestioni nel precisare come a fine aprile 2011 gli asset investiti nel risparmio gestito si siano attestati complessivamente a 448 miliardi di euro. Nel dettaglio, il mese scorso gli Azionari hanno raccolto 411 milioni di euro portando il controvalore complessivo degli asset ad oltre 105 miliardi di euro e con una percentuale sul totale degli asset pari a quasi il 24%. Luce verde, come sopra accennato, anche per i Fondi Bilanciati che nei trenta giorni hanno raccolto 48 milioni di euro portando il controvalore complessivo degli asset in gestione a quasi 22 miliardi di euro con un’incidenza sul totale pari al 5%.
Gavea avvia un fondo azionario da due miliardi di dollari
Gavea Investimentos, la compagnia finanziaria fondata dall’ex governatore della banca centrale brasiliana Arminio Fraga, sta approntando gli ultimi dettagli di un interessante fondo azionario: la società, la quale fa parte della vasta famiglia di JPMorgan Chase, ha fissato in due miliardi di dollari l’ammontare complessivo di questo strumento, denaro che servirà per acquisire titoli azionari di alcune aziende del Brasile. Le gestioni attuali di Gavea sono già ben predisposte, in questa occasione, invece, i beni di consumo sono stati individuati come il settore più opportuno su cui investire, visto che presenta ottime occasioni di profitto. Tra l’altro, come ha spiegato la stessa Gavea, la storia del consumo in Brasile è ben sviluppata grazie alla crescita del reddito, un trend che è destinato a continuare anche in futuro.
Commodities: il panico coinvolge i Bric e i fondi comuni
Goldman Sachs e Franklin Resources Incorporated sono due delle principali società a livello globale che gestiscono fondi focalizzati sui mercati emergenti: ebbene, sono proprio questi specifici prodotti a far registrare degli andamenti piuttosto altalenanti, influenzati come sono dalle massicce vendite di commodities realizzate nell’ultima settimana. L’allarme è stato lanciato in relazione al Bric Fund di Goldman Sachs (831 milioni di dollari di giro d’affari) e al medesimo fondo di Templeton (825 milioni di dollari), i quali puntano sul gruppo di economie emergenti più sviluppato, quello dei Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Gli ultimi dati parlano in entrambi i casi di una perdita molto vicina al 6%, tanto che i due colossi americani sono stati tra i peggiori performer per quel che riguarda i fondi azionari diversificati.
Ing Direct: Fondo Azionario Top Italia Arancio
Un fondo di investimento azionario “nazionale”, in quanto investe nelle maggiori società quotate in Borsa a Piazza Affari, ovverosia quelle del FTSE MIB, già S&P MIB 40. Trattasi, nello specifico, di “Top Italia Arancio“, il fondo azionario di Ing Direct che fornisce un’ampia diversificazione a livello settoriale in quanto replica l’andamento delle quaranta azioni che compongono il paniere di titoli delle società quotate sul FTSE MIB. Nel dettaglio, in accordo con quanto si legge sul sito Internet di Ing Direct, Top Italia Arancio individua un comparto di Ing Direct Sicav, presenta una gestione passiva, ed è consigliabile per quegli investitori che, con un adeguato profilo di rischio, hanno un orizzonte temporale di investimento pari a cinque anni. La performance di Top Italia Arancio è chiara e trasparente in quando fortemente correlata all’andamento FTSE MIB proprio per il fatto che la gestione è di tipo passivo.
Fondi comuni: a giugno le novità di AcomeA Sgr
Le prospettive del secondo semestre di questo 2011 sono davvero molto allettanti per quel che riguarda AcomeA, la società di gestione del risparmio che ha preso il posto da pochi mesi di Sai Asset Management: gli anni delle offerte pubbliche di acquisto ostili e di altre partnership più o meno strategiche sono terminate, ora è giunto il tempo di puntare a una proposta finanziaria davvero competitiva. L’obiettivo principale della società in questione è proprio quello di rivedere da cima a capo tutte le metodologie che sono alla base della gestione degli assets; in questo caso, quindi, la nuova gamma di fondi dovrebbe essere in grado di comprendere tutte le cassi finanziarie, un intento che era già stato preannunciato da tempo dal presidente Alberto Foà.
Borsa Italiana accoglie i due nuovi Etf azionari di iShares
I due fondi che inizieranno a essere negoziati a partire da domani presso il comparto EtfPlus di Borsa Italiana recano la firma di iShares, la famiglia di Exchange Traded Fund gestita da BlackRock; nello specifico, si tratta di un prodotto che andrà a focalizzarsi sulle performance dell’indice S&P Cnx Nifty India Swap (il codice Isin di riferimento è IE00B3YX1R94) e di un altro strumento che osserverà invece da vicino l’andamento dell’Msci Russia Capped Swap (IE00B3Y06D14). Come si intuisce facilmente, la scelta della compagnia newyorkese è andata in direzione dei principali mercati emergenti, la Russia e l’India, due dei perni del gruppo Bric, ma come funzioneranno esattamente questi due fondi comuni? Anzitutto, bisogna precisare che il segmento preciso di quotazione è quello degli Oicr Aperti Indicizzati – Classe 2.
Investire sul vino: Banca March propone un nuovo fondo
Gli investimenti finanziari nel settore enologico vengono consigliati da gran parte degli esperti per le incoraggianti prospettive, ma non è poi così semplice divincolarsi in questo tipo di prodotti: una nuova offerta di sicuro interesse è però quella di Banca March, la quale ha deciso di puntare direttamente su un fondo comune in grado di trarre il massimo profitto dalle performance positive di diverse aziende del comparto. L’istituto di credito di Palma di Maiorca ha creato infatti il prodotto “Vini Catena”, apprezzabile nella sua struttura, ma al tempo stesso piuttosto complicato nel funzionamento complessivo, visto che va a contemplare anche altre attività che sono collegate al vino, come ad esempio la lavorazione del sughero, le botti, le cantine e i macchinari agricoli. La proposta è senz’altro unica e sofisticata e proprio per tale motivo verrà inizialmente destinata soltanto ai clienti istituzionali.
Threadneedle sceglie Banca Generali per il fondo Global Themes
Threadneedle, uno dei principali gestori globali di fondi, ha scelto Banca Generali per diffondere il proprio fondo Global Themes nel nostro paese: l’istituto di credito della “compagnia del leone” e l’azienda britannica uniranno infatti le loro forze per rendere il più performante possibile questa specifica piattaforma finanziaria, ma in cosa consiste esattamente? Il prodotto in questione è stato creato per venire incontro a quegli investitori che puntano alla flessibilità e all’efficacia, focalizzando l’attenzione soprattutto sul medio-lungo periodo. Global Themes è in pratica un fondo di fondi, uno strumento dinamico che è concentrato in prevalenza sugli alti rendimenti, sugli azionari dei mercati emergenti e su debiti piuttosto promettenti. Gli assets, inoltre, sono stati scelti con la massima cura, andando a “pescare” tra quelli che vantano le migliori valutazioni dal punto di vista macroeconomico. L’offerta italiana, tra l’altro, può anche contare su Banca Generali, una delle più importanti realtà finanziarie nel nostro paese.
Platino: fondi in espansione grazie agli ottimi profitti di Lonmin
Gli investitori internazionali hanno decisamente aumentato le loro holding nei fondi focalizzati sul platino: tale ritmo non è stato registrato per nessun altro metallo prezioso nei primi mesi di quest’anno, ragione per la quale si può ipotizzare una forte speculazione sui consumi record. Volendo essere più precisi, c’è da dire che gli assets nei fondi in questione sono cresciuti di ben quattordici punti percentuali, attestandosi a quota 42,8 tonnellate; il valore complessivo è di circa 2,5 miliardi di dollari, con i prezzi che sono conseguentemente voltati fino al loro livello più alto dell’ultimo triennio. In particolare, occorre sottolineare come questo fermento sia stato agevolato senza dubbio dai profitti riportati da Lonmin Plc, terzo produttore al mondo di platino, il quale dovrebbe raddoppiare i propri introiti quest’anno, così come sta avvenendo per Impala Platinum Holdings Limited (+49% di guadagni).