Un numero sempre crescente di persone, in questo periodo caratterizzato da una notevole inflazione, rivolge la propria attenzione agli investimenti in ambito forex, ovvero al mercato valutario. Da un lato questo può apparire come un controsenso, dal momento che in presenza di un fenomeno inflazionistico diverse valute vengono rese maggiormente instabili. In realtà però queste dinamiche contribuiscono ad innescare un andamento contraddistinto da una più elevata volatilità e di conseguenza permettono a chi investe di realizzare degli utili.
Forex
Analisi tecnica e trading
Con l’avvento e la diffusione sempre più marcata della tecnologia di internet e dei dispositivi elettronici, anche il settore dell’economia è stato al centro di un’evoluzione straordinaria. Attraverso computer e smartphones si possono effettuare operazioni d’investimento o speculative in tutto il mondo, in pochi istanti e attraverso un semplice click. Tutto questo si è tradotto nell’affermazione e diffusione del cosiddetto trading online, un’attività economico-finanziaria davvero particolare, come scopriremo a breve.
Fed mantiene fermi i tassi ma apre a taglio
E’ arrivata una apertura che non ci si aspettava, più che altro per la diatriba che da mesi va avanti tra il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ed il presidente degli Stati Uniti: la possibilità di un taglio dei tassi di interesse nel prossimo futuro.
Euro poco mosso fa comodo alla BCE
L’euro poco mosso di questi giorni fa comodo alla BCE: se si osservasse con attenzione quella che è l’attuale politica della banca centrale europea ci si renderebbe conto che l’attuale andamento della moneta unica viene a favore delle politiche economiche attualmente in atto.
BCE: nuove banconote da 200 e 100 euro
Anche le banconote necessitano di rinnovarsi: è accaduto oggi con i tagli da 100 e 200 euro, presentati dalla Banca Centrale Europa per contrastare l’annoso fenomeno della contraffazione. La serie Europa finalmente si conclude dopo anni da work in progress.
Gli investitori osservano il cambio euro/dollaro
Tra guerre commerciali, e rialzo dei tassi, il cambio euro/dollaro è tornato ai minimi dalla fine di giugno. L’Eurozona continua a mostrare incertezza economica. La ripresa sta rallentando, e Trump sta tramortendo il commercio. Ma il dollaro guadagna il 6,6% da metà marzo su tutto il paniere, e si aspettano le evoluzioni. Gli analisti tentano di capire cosa succederà.
Osservare i Treasuries
L’analisi parte dai rendimenti dei Treasuries, in rapporto ai Bund. Lo spread tra i due evidenzia un abbassamento dei rendimenti per gli investimenti sui titoli tedeschi, anziché americani. Ma andrà controllato sempre anche il cambio EUR/USD. Un aumento dell’euro compenserebbe la perdita.
Ora c’è da chiedersi cosa succederà in futuro, specialmente all’economia USA.
Probabilmente l’euro si rafforzerà in futuro, ma non è ancora prevedibile come si comporteranno i mercati dei bonds, in relazione alle monete e alle economia. Molto dipenderà dal successore di Draghi, sicuramente un tedesco, che altrettanto sicuramente aumenterà i tassi.
Poi va analizzata la curva dei contratti “forward” EUR/USD. La settimana scorsa si è invertita, e quindi probabilmente il dollaro non si apprezzerà sui rialzi dei tassi. La Fed non li aumenterà, mentre molto probabilmente sarà la BCE ad aumentarli. Le due banche centrali si stanno dunque avvicinando.
Crollo lira turca colpa del presidente Erdogan?
Il crollo della lira turca è da attribuire al presidente Erdogan ed alla sua incapacità di valutare le conseguenze delle proprie parole? La risposta è positiva, almeno in parte: parzialmente la colpa è anche di una Banca Centrale che sembra incapace di farsi rispettare.
Le criptovalute si riprendono, male i tecnologici
La giornata di oggi, per gli investitori, è segnata dalle brutte performance dei tecnologici e da quelle buone delle criptovalute. Anche i bancari vanno bene, almeno quelli italiani, mentre c’è la brutta caduta di Sberbank of Russia.
Per quel che riguarda i tecnologici, si va dal -2,56% di Apple al -2,10% di Tesla, ma la caduta più pesante è quella di Nvdia con il -3,22%.
I motivi
I motivi per la caduta dei tecnologici sono svariati. Da una parte, l’effetto dello scandalo Facebook e dei dati rubati non si è ancora assopito. Ma la ragione dello scandalo appare più pretestuosa che reale visto che la Cambridge Analytica aveva già operato, allo stesso modo, per altri clienti.
Anche le nuove leggi americane sono molto permissive, e chi pensava che i propri dati fossero al riparo, si era certamente illuso.
Per Tesla continuano a pesare le difficoltà produttive per la sua nuova berlina, la prima di massa per la famosa casa automobilistica dell’elettrico.
Le critpo
In ripresa invece le criptovalute, con un week-end più che positivo, dopo mesi di ribassi continui. Anche oggi i segnali sono confortanti per chi aveva investito nel nuovo mercato, soprattutto nel momento più alto di fine dicembre e inizio gennaio. Dopo un crollo fino al 70%, si attende il nuovo rally di primavera.
Criptovalute: inversione di tendenza?
Le criptovalute hanno passato “una buona Pasqua”, per la gioia degli investitori che sono rimasti scottati dagli ultimi mesi, con alcune, come Ripple, che hanno addirittura perso più del 70% di capitalizzazione.
Una situazione in parte prevista da alcuni analisti, che avevano parlato di un ridimensionamento del 50%, prima di un altro grande rally.
La ripresa
E proprio il rally successivo interessa ora agli investitori. Quando le criptovalute riprenderanno il trend che le ha portate a rendimenti elevati l’anno scorso?
È probabile che il momento sia vicino. Dopo la chiusura temporanea di due piattaforme di scambio importanti in Giappone, e le voci di nuove regolamentazioni, il mercato sembra si sia assestato.
Le voci di nuove regole, e le normative che saranno applicate, spazzeranno via le monete cattive, per tenere in piedi solo quelle buone. Chi ha investito su queste, è probabile che tra un mese inizierà a sorridere di nuovo, salvo nuovi clamorosi casi, come ad esempio gli hackeraggi dei mesi scorsi.
Probabilmente siamo vicini a un nuovo rally, non quantificabile adesso, visto la tendenza delle cripto a oscillazioni che non si osservano in nessun altro mercato.
Anche le nuove richieste delle autorità europee sono oggi archiviate, e le critpo dunque dovrebbero essersi liberate di un po’ di quei dubbi che le stavano accompagnando.
Che succede alle criptovalute?
Le criptovalute stanno preoccupando molti investitori, e disattendendo tutte le promesse di guadagno. Ormai il trend bearish è costante, e sembra non esserci fine alle perdite. Molti iniziano a chiedersi se l’investimento fatto frutterà, mentre altri, colti dal panico, hanno iniziato a vendere.ù
I motivi del crollo e il futuro del mercato
I motivi del crollo sono già stati spiegati in altri articoli. In breve, gli attacchi hacker e il tentativo si regolamentazione in alcuni paesi, ha spaventato gli investitori asiatici. La prima tegola è arrivata dalla Cina con il blocco delle ICO, e poi dal Giappone, con la chiusura di due importanti piattaforme di scambio in attesa di un’indagine. Ora anche l’Europa vuole porre regolamentazioni stringenti.
In attesa che le nuove norme vengano varate, il mercato soffrirà. Ma questa sofferenza sarà benefica per eliminare tutte quelle criptovalute nate sulla scia del successo del Bitcoin ma che non hanno nessun futuro o progetto. Rimarranno solo le più valide, che riprenderanno le loro quotazioni. Se non ci saranno intoppi nelle nuove regolamentazioni, dovremmo vedere la ripresa per maggio/giugno, altrimenti bisognerà aspettare con fiducia.
È previsto infatti, che entro il 2021, il mondo delle criptovalute decuplicherà la sua capitalizzazione. Un’occasione molto ghiotta, per gli investitori, e per sviluppare un mercato molto interessante.
Non c’è pace per le criptovalute. Google banna la pubblicità, il mercato crolla
Dopo Facebook, anche Google decide di bannare la pubblicità della criptovalute, e il mercato subisce un nuovo crollo. Una debacle generale, con il Bitcoin che torna vicino agli 8000 dollari. Pesanti perdite per tutti gli investitori, in particolare quello di Nem, nonostante il rally di ieri a seguito delle notizie di rimborso da parte di Coincheck, la piattaforma di scambio nipponica al centro dell’attacco hacker di un mese fa, dove furono rubati migliaia di coin.
La cripto Nem scende dunque al decimo posto per capitalizzazione.
Il mercato delle criptovalute oggi
Bitcoin era sceso sotto gli 8000 dollari, per poi recuperare in mattinata. Anche le altre erano crollate, ma questa mattina hanno iniziato un lento recupero. Ethereum, dopo aver rotto il sostegno dei 600 dollari, è riuscita a risalire a 610$. Ma ha comunque perso il 40% del suo valore in meno di un mese.
Ripple non va meglio, scendendo fino a 65 centesimi. Una perdita secca in capitalizzazione di circa il 75% da gennaio. Anche se delusi, gli investitori di Ripple non sono preoccupati, visto il progetto proposto da Ripple e sostenuto da numerose banche. Una sorta di garanzia che la moneta ha un futuro roseo. Continuano infatti le buone notizie, da parte degli istituti finanziari, sul suo utilizzo.
Euro continua a risalire la china
Chi si aspettava un dollaro più forte in questo periodo ha dovuto man mano ricredersi: la moneta europea, non senza qualche preoccupazione di alcuni investitori, sta continuando ad essere forte ed a conquistare terreno nel mercato valutario.
Bitcoin cash, finisce la grande abbuffata
Forte contrazione oggi per Bitcoin cash, che dopo i forti rialzi degli scorsi giorni, cede il 20 per cento in media, per le prese di profitto. Dopo aver raddoppiato il suo valore, adesso il Bitcoin cash inizia a cedere terreno per stabilizzarsi sui 1230$. Le prossime ore diranno se le prese di profitto sono finite o se la criptovaluta continuerà la sua discesa. Dopo la forte contrazione del bitcoin classico invece, oggi la prima criptovaluta al mondo torna in positivo. Dopo aver perso quasi 1000$, il bitcoin tenta la risalita, accompagnando tutte le altre crptovalute, tutte in verde. Da segnalare la grande prestazione di Dash, ai massimi storici, con la grande performance di ieri a +20%.
Si stabilizza invece l’Ethereum classic, dopo aver ceduto ieri quasi il 20%.
Stabile anche Ripple, che non lascia quota 0,19 mentre è in leggera risalita il Litecoin. Monero avanza a 127 dollari, e anche Neo si stabilizza a 28 dollari. Male Zcash, che scende a 266 dollari.
Il mondo delle criptovalute è in continuo fermento, e il 2018 si prospetta come un anno interessante, che sarà pieno di soddisfazioni ma anche di disfatte. Il Bitcoin continuerà a crescere, e sempre che l’investimento a lungo termine pagherà gli investitori, mentre si attende il definitivo lancio di Ripple, forse la criptovaluta più stabile, che non porterà probabilmente ai prezzi fossi delle altre cripto, ma non lascerà nemmeno lacrime e sangue sul terreno.
Powell alla Fed secondo Trump ed il dollaro cala
Jerome Powell è fortemente voluto da Donald Trump come presidente della Fed: e mentre si sparge la voce che la scelta sia stata già fatta e comunicata all’analista, il dollaro scende a colpi di indiscrezioni grazie agli investitori. Il cambio euro/dollaro è infatti pari a 1,1656 ora.