Energie rinnovabili? L’India mette le cose in chiaro e seguendo il trend generale asiatico decide di pianificare in grande per il suo futuro. Si parla di circa 250 miliardi di dollari nella produzione energetica da fonti rinnovabili.
Investimenti Energie Alternative
Investimento chimica verde
Che le energie rinnovabili ed ecosostenibili siano uno dei settori sui quali valga la pena riporre le maggiori considerazioni in ottica di investimento pluriennale, è ben noto. Una conferma giunge ora dalle ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, che ha recentemente illustrato al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera e al sottosegretario Claudio De Vincenti, lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere di Matrica, evidenziando che l’investimento e’ stato di “piu’ di un miliardo di euro”.
I migliori Etf per investire sulle sabbie bituminose
Come risposta alla domanda mondiale di energia, l’industria del petrolio e del gas ha cominciato a espandere le proprie riserve: le società che sono solite fornire Exchange Traded Fund hanno preso ampiamente nota di questo boom e ora sono pronte a offrire una serie di prodotti che consentono una esposizione interessante a questa nascente industria. Le maggiori riserve a cui il settore intende accingere sono quelle nordamericane, in particolare il Canada e le sue sabbie bituminose, spesso oggetto di feroci critiche. Tutti quegli investitori che sono interessati a trarre il massimo profitto da un investimento del genere possono affidarsi a vari strumenti finanziari.
La Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile
L’Associazione Bancaria Italiana (Abi), l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania), Assogestioni e la Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza (Febaf) sono i quattro “moschettieri” dell’investimento responsabile: in effetti, questi quattro enti sono stati i protagonisti della firma di una fondamentale carta oggi a Roma, la degna conclusione della prima settimana nazionale dedicata all’Investimento Socialmente Responsabile. Anche la sostenibilità è un concetto su cui si è molto insistito da questo punto di vista, con quella che ora viene chiamata “Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della Finanza Italiana” che potrebbe portare una nuova ventata di freschezza al settore.
Il sostegno dei covered bond alle energie rinnovabili
I covered bond potrebbero essere la soluzione ideale per finanziare tutti quei progetti che hanno a che fare con la salvaguardia del clima, inclusi quindi quelli che riguardano le energie rinnovabili: la constatazione è stata fatta dalla Climate Bonds Initiative, una iniziativa senza scopo di lucro che tenta proprio di promuovere l’economia verde. Secondo l’associazione, infatti, un mercato delle fonti alternative che possa basarsi su tali strumenti finanziari potrebbe essere reso maggiormente attivo e funzionante grazie al contributo e alle garanzie di alcune agenzie, in primis la Banca Europea per gli Investimenti (meglio conosciuta con l’acronimo Bei).
Rinnovabili: nuovo certificato di Société Générale
La sigla Erix identifica lo European Renewable Energy Total Return Index: si tratta in pratica di un indice sottostante collegato alle performance delle principali energie rinnovabili e sul quale ci si può focalizzare grazie al nuovo certificato d’investimento messo a disposizione da Société Générale. La banca francese ha infatti lanciato l’Equity Protection Certificate, uno strumento in grado di garantire una esposizione privilegiata sull’energia pulita. Ma le possibilità che i sottoscrittori possono sfruttare sono anche altre. Ad esempio, il rendimento massimo conseguibile grazie alla crescita del settore può arrivare fino a 150 punti percentuali, senza dimenticare che la protezione è assicurata in presenza di qualsiasi condizione di mercato, dato che il rimborso minimo è pari a settantacinque euro per ogni titolo.
Investimenti energie rinnovabili: nasce Sorgenia Green
Nelle scorse settimane è nata in Italia una nuova società impegnata in un settore strategico per il nostro Paese. Stiamo chiaramente parlando delle fonti rinnovabili e di Sorgenia Green, una nuova società creata da Sorgenia, Gruppo CIR, al fine di concentrare in un’unica realtà imprenditoriale, controllata al 100%, gli impianti, il personale, ma anche i progetti di sviluppo del Gruppo nel campo della green economy. Non a caso a Sorgenia Green fanno capo tutte le attività di Sorgenia nell’eolico in Italia, Grecia, Francia e Romania, unitamente a tutte le iniziative di commercializzazione, progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici in Italia. Sorgenia Green ha in cantiere anche nuovi investimenti, per un totale di 500 milioni di euro, e per i prossimi 5 anni, così come previsti dal piano industriale di Sorgenia.
Investimenti energia: nucleare, l’Italia ha risparmiato 24 miliardi
Grazie ad uno dei quesiti del referendum dello scorso giugno, riguardante il nucleare, e grazie al “No” della stragrande maggioranza dei cittadini italiani, il nostro Paese ha evitato investimenti sbagliati nell’atomo per ben 24 miliardi di euro. A fornire questa stima è la Federconsumatori prendendo in particolare a riferimento le nuove stime formulate da Edf per la Francia riguardo ai costi di costruzione di una singola centrale nucleare. D’altronde costruire una centrale nucleare non equivale alla costruzione di un impianto alimentato a fonti rinnovabili. Ad esempio, per i grandi parchi fotovoltaici spesso bastano sei mesi dall’autorizzazione alla progettazione e fino alla connessione in rete dell’impianto.
Investimenti energie rinnovabili per Pirelli Ambiente ed Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo da un lato, e Pirelli Ambiente dall’altro, hanno annunciato l’ingresso in un progetto che, avente una portata internazionale, prevede investimenti nelle energie rinnovabili. Nel dettaglio, Pirelli Ambiente ed il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo sono entrate nel capitale di una società veicolo, la GWM Renewable Energy II, con una quota pari rispettivamente al 16,87% ed al 12,5%. Ad oggi, in accordo con una nota, la GWM Renewable Energy II possiede potenza fotovoltaica, in Italia ed in Spagna, per ben 42 MW ed oltre 222 MW di eolico in quattro Paesi europei. Pirelli Ambiente ha acquisito il 16,87% della società veicolo attraverso la controllata Solar Utility ed a fronte di un investimento complessivo pari a 25 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro in contanti. Per il 12,5% delle quote, a sua volta, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo investirà 20 milioni di euro circa.
Enel Green Power: Francia, nuovi progetti
Una potenza complessiva cumulata pari a ben 36 MW, energia elettrica prodotta annualmente per 90 milioni di kWh, e la bellezza di 70 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) risparmiate ogni anno. Sono questi i grandi numeri di un nuovo impianto eolico, in Francia, che sarà realizzato da Enel Green Power, la controllata verde del colosso energetico Enel S.p.A., nella regione di Poitou-Charentes. A darne notizia nei giorni scorsi è stata proprio Enel Green Power nel sottolineare come quello di Poitou-Charentes sarà il più grande parco eolico mai realizzato dalla società italiana sul territorio francese. Con questo mega-impianto Enel Green Power in Francia salirà, in termini di potenza installata da impianti alimentati da fonti rinnovabili eoliche, a quota 138 MW.
Enel Green Power sale al 100% di Sociedad Térmica Portuguesa
Enel Green Power, società “verde” controllata da Enel S.p.A., e quotata in Borsa a Piazza Affari, attraverso la controllata Enel Green Power España, ed a sua volta attraverso Finerge, ha acquisito il restante 50% non ancora posseduto di Sociedad Térmica Portuguesa, SA. A darne notizia in data odierna, giovedì 9 giugno del 2011, è stata proprio Enel Green Power nel sottolineare come l’operazione, in termini di capacità installata da impianti a fonti rinnovabili, aggiunga altri 30,8 MW in Portogallo; questa capacità aggiuntiva, in particolare, viene consolidata negli asset detenuti da Enel Green Power España, e rappresenta, in accordo con quanto recita una nota emessa in data odierna da Enel Green Power, un passo in avanti per quel che riguarda la strategia di ottimizzazione del portafoglio della società quotata in Borsa a Piazza Affari.
TerniEnergia annuncia l’ingresso nell’energy saving
TerniEnergia, società quotata in Borsa ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, ha annunciato il proprio ingresso nel comparto dell’energy saving; questo attraverso un’operazione di acquisizione societaria, la EFI Technology ESCO S.r.l., per una quota pari al 70%. Al riguardo TerniEnergia ha siglato un contratto preliminare con ICQ Holding S.p.A., per l’acquisizione delle quote ad un prezzo pari a 0,91 milioni di euro. Il corrispettivo sarà pagato da TerniEnergia attraverso un’operazione per cassa ed in tre tranche, con l’ultima tranche da saldare dopo 180 giorni dalla stipula del contratto definitivo di cessione delle quote. Attraverso i servizi di ESCO, fa presente la società quotata in Borsa a Piazza Affari con una nota, EFI Technology opera nel campo dell’efficienza energetica, per quel che riguarda i cicli industriali, ma anche nel settore dell’illuminazione privata e pubblica.
Ocse: Green Bond per favorire l’economia sostenibile
Si parla ancora troppo poco dei cosiddetti Green Bond, eppure il pieno sviluppo dell’economia sostenibile passa anche da questo specifico investimento: secondo quanto rilevato dall’Ocse, infatti, le obbligazioni “verdi” potrebbero raggiungere diverse centinaia di miliardi di dollari di ammontare annuo nel caso i governi internazionali selezionassero con cura gli obiettivi ambientali. La stessa organizzazione parigina ha anche richiesto una maggiore innovazione dal punto di vista finanziario, soprattutto per quel che concerne l’energia solare. L’attuale dimensione di mercato di tali prodotti è pari a circa undici miliardi di dollari, una goccia nell’oceano come si è soliti dire, visto che si tratta soltanto dello 0,012% dell’intero capitale detenuto all’interno del segmento obbligazionario, valutabile in oltre novanta trilioni. Come può svilupparsi il settore dei Green Bond? Anzitutto, c’è bisogno di più liquidità, raggiungibile attraverso politiche di trasparenza economica che si basino sul lungo termine e ambiziosi progetti politici.
Fonti rinnovabili: K.R.Energy accetta proposta aumento capitale
Un aumento di capitale fino a 38,2 milioni di euro, con l’impegno a sottoscrivere l’eventuale quota inoptata. E’ questa la proposta di F.I.S.I. S.r.l. che il Consiglio di Amministrazione di K.R.Energy, holding di partecipazioni industriali nel settore delle rinnovabili, e quotata in Borsa a Piazza Affari, ha accettato. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio K.R.Energy nel precisare come la realizzazione della proposta sia soggetta ad alcune condizioni sospensive, e come proprio alla luce della proposta formulata da F.I.S.I. S.r.l., ed accettata, il Consiglio di Amministrazione della società abbia anche provveduto a riapprovare il progetto di bilancio. L’esecuzione dell’operazione di aumento di capitale, fino a 38,2 milioni di euro, permetterà a K.R.Energy di poter andare a reperire le necessarie risorse finanziarie al fine di portare avanti e realizzare il piano di risanamento che il Consiglio di Amministrazione ha approvato nello scorso mese di marzo.