Il fascino di una città come Roma è innegabile e i suoi immobili hanno conquistato il fondo immobiliare istituzionale Hines Core Security Fund: si tratta del fondo che viene gestito da una società di gestione del risparmio nostrana, la Hines Italia per l’appunto, protagonista dell’acquisizione di un edificio nella Capitale. Questo immobile si trova in Via Mentana e occupa due numeri civici, il 4 e il 6 per la precisione: in pratica, questa strada si trova a ridosso del Castro Pretorio e di fronte al Liceo Scientifico Plinio Seniore. In pratica, si sta parlando di una proprietà immobiliare che fa capo a un altro fondo, vale a dire Patrimonio Uno, la cui gestione spetta alla sgr del real estate di Bnp Paribas.
Investimenti Immobiliari
Rischio bolla immobiliare in Nord Europa
Mentre i paesi della periferia europea hanno probabilmente toccato il fondo nella crisi del mattone, nel Nord Europa la situazione è completamente diversa tanto che ormai c’è il serio rischio che possa scoppiare la bolla immobiliare in molte grandi città. I paesi nord-europei maggiormente a rischio-bolla sono Germania, Olanda, Svezia, Norvegia e Svizzera, ovvero alcuni dei paesi con le finanze pubbliche in ordine e considerati dagli investitori come “porti sicuri” nei periodi di maggiore turbolenza dei mercati. Negli ultimi anni i prezzi degli immobili sono saliti a dismisura, su livelli ormai insostenibili.
Prezzi case scendono del 3,2% nel terzo trimestre 2012
Secondo quanto si evince dalle stime preliminari dell’Istat sul mercato immobiliare italiano, nel terzo trimestre del 2012 i prezzi delle case sono scesi del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel confronto con il secondo trimestre dello scorso anno è avvenuto un calo dell’1,1%. Il calo dell’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, sia per scopo abitativo che ad uso investimento, è dovuto all’introduzione dell’Imu e alla stretta creditizia. Si tratta della terza discesa consecutiva registrata su base trimestrale nel 2012: -0,2% nel primo trimestre e -2,1% nel secondo trimestre.
Cinque anni in sordina per i fondi immobiliari
Un quinquennio davvero sconvolgente: i fondi immobiliari hanno vissuto e stanno tuttora vivendo un periodo davvero complicato, più precisamente i principali svantaggi li stanno subendo i sottoscrittori di tali prodotti. I cambiamenti sono stati numerosi, inoltre si è ridotta ulteriormente la quota relativa al patrimonio netto totale per quel che concerne i soggetti retail (quindi famiglie e privati), visto che si è passati dal 38% del 2007 al 18,4% della fine dello scorso anno. Sempre in merito ai fondi immobiliari, l’accordo tra Rothschild e Università di Parma ha rappresentato un momento importante quasi due mesi fa.
Nuova bolla nel mercato dei mutui negli USA?
Le più recenti trimestrali dei colossi finanziari americani stanno evidenziando risultati superiori alle attese e in certi casi addirittura un’impennata dei profitti. A dare slancio ai conti delle grandi banche americane è il settore che non ti aspetti, quello che qualche anno fa stava mettendo in ginocchio l’intero sistema finanziario statunitense e di riflesso quello mondiale. Ebbene sì, stiamo parlando del settore dei mutui immobiliari. Qualcuno potrà pensare, ma in America ci stanno ricascando?
Fondi immobiliari: accordo tra Rothschild e Università di Parma
La banca privata svizzera Edmond de Rothschild sta mostrando una certa predilezione per il nostro paese: dopo le indiscrezioni relative al rilevamento del 100% di Sella Bank, ora si parla del colosso elvetico per la sua collaborazione instaurata con il Dipartimento Economico dell’Università di Parma. Quali sono gli obiettivi di una partnership simile? Anzitutto, bisogna subito precisare che i due enti hanno creato il Monitor delle attività finanziarie dei fondi immobiliari. In pratica, si punta con decisione ad analizzare nel dettaglio i vari investimenti finanziari che riguardano tale comparto.
Real estate: accordo tra Cordea a Romeo Gestioni
Le due società di gestione del risparmio Cordea Savills e Romeo Gestioni hanno deciso di unire ulteriormente le forze: in effetti, il gruppo londinese e quello napoletano hanno messo in comune le esperienze finanziarie che hanno finora acquisito per perfezionare la gestione dei patrimoni immobiliari dello Stato e degli enti pubblici. In pratica, si tratta di un accordo di tipo strategico che prevede alcuni punti salienti: anzitutto, saranno istituiti e gestiti nel modo migliore possibile i fondi comuni di investimento immobiliare, al fine di rivolgere questi strumenti finanziari alle società pubbliche che intendono valorizzare o avviare la dismissione dei patrimoni pubblici.
Il fondo immobiliare Mhrec fa acquisti a Milano
Mhrec, il fondo istituzionale che viene gestito dalla società di gestione del risparmio Hines Italia, ha deciso di fare acquisti a Milano: l’immobile su cui sono stati puntati si trova in Via Melchiorre Gioia e la sua proprietà è di un fondo di nazionalità tedesca, vale a dire Deka-ImmobilienGlobal. Si tratta di una struttura che è stata edificata quarantadue anni fa per opera dell’architetto Marco Zanuso e che include tra le sue caratteristiche una superficie pari a ventimila metri quadrati, con due porzioni per quel che concerne le destinazioni a cui fare riferimento.
Previsioni mercato immobiliare 2012 secondo Nomisma
Sono ormai quattro anni che i prezzi delle case sono in calo. Rispetto a un anno fa la flessione è del 3,5% su base annua. Secondo l’Osservatorio Nomisma, il trend per il 2013 è previsto a -2,4%, mentre per il 2014 a -1,7%. Insomma, nessuno scenario catastrofico come paventato qualche tempo fa dagli esperti, che prevedevano un crollo dei prezzi fino al 20% a causa dell’effetto Imu. Il settore immobiliare resta in crisi, praticamente fermo, e le compravendite continueranno a diminuire nei prossimi mesi.
JPMorgan Chase emette un miliardo di bond ipotecari
JPMorgan Chase & Company ha venduto titoli obbligazionari di stampo ipotecario-commerciale per un importo complessivo di circa un miliardo di dollari: alcune fonti molto vicine alla trattativa in questione hanno confermato i dati appena menzionati, con lo stesso istituto di credito newyorkese che ha anche provveduto ad ampliare i rendimenti di alcune classi. Per l’appunto, la maturazione di questi strumenti finanziari è molto vicina ai dieci anni, mentre inizialmente si era pensato di collocare dei prodotti che fossero in grado di garantire un ritorno economico pari a 110 punti base al di sopra del relativo swap.
Settore immobiliare negativo nel 2011
Durante il 2011 risulta che le compravendite immobiliari in Italia siano calate dell’1.9% a circa 1,300 milioni di transizioni totali durante tutto l’anno.
L’arretramento del mercato è stato generale e tutto sommato potevamo aspettarcelo; in un anno di profonda crisi con lo spread che ha spaventato l’Italia da Agosto scorso per la paura del default del Bel Paese, poche persone potevano pensare di acquistare immobili sia ad uso commerciale che ad uso residenziale, anche se effettivamente questo dato è stato smentito,
Sembra infatti che nell’ultimo trimestre ci sia stata una vaga ripresa del settore residenziale, anche se effettivamente non si fanno molte distinzioni nei dati diffusi; questi sono infatti generali e riguardano sia le famiglie che i grandi fondi immobiliari che, come sappiamo, quando tira aria di crisi ed i prezzi scendono non ci pensano due volte a tirare fuori i soldi e comprare a “sconto”.
REvolution, il nuovo fondo immobiliare di Prisma Sgr
Prisma Sgr, la società di gestione del risparmio celebre per i suoi svariati prodotti finanziari, ha deciso di puntare con decisione sul comparto immobiliare: più precisamente, è stato lanciato un nuovo fondo di diritto italiano, pensato appositamente per gli investitori qualificati. In pratica, REvolution, questa la denominazione ufficiale dello strumento in questione, andrà a focalizzare la propria attenzione sugli edifici destinati all’uso residenziale. Inoltre, esso consentirà di acquisire degli immobili direttamente nelle aste giudiziarie, in modo da ottenere una ricollocazione adeguata sul mercato di riferimento. Il target che ci si è prefissi per quel che concerne la raccolta complessiva è pari a trenta milioni di euro, mentre la durata è stata fissata in sette anni.
Gli investimenti immobiliari nel 2012
L’investimento immobiliare è ben diverso dalle altre transazioni, sia per le caratteristiche legali che quelle di mercato: la classica “toccata e fuga” che contraddistingue i titoli azionari, ad esempio, non esiste, anzi l’investimento viene valutato su un arco temporale molto lungo, in genere non inferiore ai dieci anni. La casa, d’altronde, è stata e sarà anche nel 2012 un bene rifugio a tutti gli effetti, un modo importante per proteggere il valore reale del capitale dall’inflazione. Ma al di là dei confini nazionali, dove si può guardare con maggiore fiducia? Senza dubbio, vi sono due mete che possono essere consigliate come appetibili in questi nuovi dodici mesi, vale a dire Miami e la Russia in generale.
Dubai Property Fund per investire sugli Emirati Arabi
Quando si parla di Dubai e degli Emirati Arabi in generale, si pensa immediatamente ai ricchi investimenti che coinvolgono il real estate: il Dubai Property Fund è una delle soluzioni più utili in questo senso, in quanto si tratta di uno strumento finanziario che punta a una crescita del capitale compresa tra il 15 e il 20%, in base a delle valutazioni realistiche e non esagerate. Ad esempio, se si parte con un investimento iniziale di 100mila dollari, il rendimento potrà essere pari anche a 225mila dollari nel giro di quattro anni. Ma a quali proprietà immobiliari bisogna fare riferimento in questo caso?