Mercati emergenti: due nuovi Etf grazie a Nyse Arca

Il Nyse Arca, conosciuto in passato come ArcaEx (Archipelago Exchange), rappresenta il segmento dell’Euronext in cui vengono scambiati sia titoli azionari che opzioni: l’ultima novità in questo senso è relativa a due Exchange Traded Fund che sono stati ammessi alla negoziazione in tale mercato e che andranno a puntare direttamente sulle performance dei principali mercati emergenti. Di quali strumenti finanziari si tratta per la precisione? Gli investitori interessati potranno sottoscrivere l’Spdr S&P Emerging Markets Dividend Etf e l’Spdr Barclays Capital Emerging Markets Local Bond Etf, le cui denominazioni fanno già intendere alcune delle caratteristiche peculiari. L’industria degli Etf sta vivendo un momento davvero brillante in questo preciso periodo storico. Le emissioni sono salite vertiginosamente, così come le società e i provider specializzati; il podio ideale per quel che concerne le negoziazioni è composto da iShares, seguita a ruota da State Street e Vanguard.

CheBanca! raddoppia i ricavi

Ricavi raddoppiati, a 90 milioni di euro, a fronte di un apporto visibile al giro d’affari complessivo alla controllante, ovverosia al Gruppo Mediobanca. E’ questo uno dei dati salienti emerso per CheBanca! dalla relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2010 di Mediobanca in accordo con una nota emessa dal Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari. CheBanca!, specializzata nel retail banking, ha incrementato i clienti che sono passati dai 340 mila di giugno 2010 ai 385 mila al 31 dicembre dello scorso anno; il tutto a fronte di 460 mila prodotti venduti nel semestre rispetto ai 440 mila del primo semestre 2010. A fronte di depositi stabili, a 10 miliardi di euro, la perdita netta nel periodo si è ridotta a poco meno di 15 milioni di euro rispetto ai 49 milioni di euro al 31 dicembre del 2009. I ricavi, come sopra accennato, sono più che raddoppiati passato da 37,3 a 90,1 milioni di euro grazie ai maggiori utili da realizzo ed al miglioramento del margine di interesse. Il Gruppo Mediobanca ha inoltre messo in risalto come per CheBanca! i costi di struttura siano scesi da 93,3 a 90,4 milioni di euro.

Cipro: Moody’s taglia il rating dei bond governativi

Anche Cipro, come moltissimi altri paesi europei, vanta dei bond governativi che vengono messi a disposizione per quegli investitori che sono interessati alle performance degli stati membri dell’Ue: questi stessi investitori devono però tenere conto che in questo momento le obbligazioni del governo di Nicosia non godono di uno stato di salute buonissimo ed è per questo motivo che Moody’s ha provveduto a tagliare il rating degli strumenti in questione di addirittura due livelli. Si è infatti passati da Aa3 ad A2, vale a dire da una affidabilità dell’investimento ottima a una considerata buona, visto che la piccola isola deve fare i conti con la crisi del proprio debito e con le dimensioni del volume di spesa. Tra l’altro, il governo cipriota è strutturato in maniera piuttosto rigida e ciò ha consentito un vero e proprio deterioramento delle misure fiscali.

Gestioni patrimoniali: Portfolio UniCredit, sei linee di investimento

Un prodotto con ben sei linee di investimento e con un soglia minima di ingresso pari a 15 mila euro. E’ questo, nell’ambito dei servizi di gestione patrimoniale della gamma denominata “First”, “Portfolio UniCredit“, il prodotto del Gruppo bancario europeo grazie al quale in maniera personalizzata, diversificata e flessibile, è possibile andare ad affidare i propri investimenti ad un gestore professionale. Con Portfolio Unicredit, nell’ambito di un unico mandato, il cliente di Unicredit Group può “muoversi” all’interno delle sei linee di investimento in quanto queste risultano essere combinabili tra di loro e sottoscrivibili contemporaneamente. Nel dettaglio, una di queste sei linee di investimento è monetaria, e quindi funge da vera e propria “area parcheggio” della liquidità investita precedentemente nelle altre linee. Le altre linee di investimento risultano essere invece flessibili con quote di capitale destinate all’azionario sulla base di diversi limiti. Portfolio UniCredit è gestibile in maniera flessibile sia con i versamenti aggiuntivi, sia con il cambio delle linee di investimento. Portfolio UniCredit è inoltre sempre sotto controllo grazie ad un rendiconto dettagliato che Unicredit invia al domicilio del cliente.

Abu Dhabi: IPIC offrirà bond in euro e sterline

International Petroleum Investment Co. (Ipic) rappresenta una delle principali compagnie di tutti gli Emirati Arabi, in particolare per i suoi importanti business petroliferi che durano sin dal 1984: ora, la società di Abu Dhabi ha deciso di potenziare maggiormente la propria struttura patrimoniale, provvedendo a cedere titoli obbligazionari in sterline e in euro. Tra l’altro, la stessa Ipic comincerà a incontrare i propri investitori a partire dal prossimo 28 febbraio, in degli incontri che sono stati programmati nelle città di Londra, Amsterdam e Parigi e i bond in questione rappresenteranno la discussione principale. La vendita verrà curata da istituti di credito di primo piano, tra cui figurano Goldman Sachs, Banco Santander, Bnp Paribas, Unicredit e Deutsche Bank.

Sudafrica, emissione obbligazionaria da un miliardo di dollari

Anche il Sudafrica si appresta a diventare un’economia emergente di primo piano, dunque l’ultima offerta finanziaria del paese africano può rappresentare una buona occasione per gli investitori: il Tesoro Nazionale ha infatti deciso di avviare una vendita di obbligazioni estere ogni anno fino al 2013, in modo da colmare il gap del budget e di migliorare le previsioni relative ai prestiti interni. Come ha spiegato la stessa istituzione sudafricana, il governo di Pretoria intende puntare su prestiti di circa un miliardo di dollari all’anno, in modo da mantenere una buona posizione nelle principali valute internazionali e venire incontro alle commissioni degli altri paesi. Il deficit fiscale che è previsto per il 2011 dovrebbe ammontare al 5,3% del prodotto interno lordo, una stima che è peggiorata rispetto a quanto rilevato a ottobre (4,6%).

Credit Suisse propone quattro Etf su azioni e mercato monetario

L’Italia è il terzo paese in ordine temporale, dopo Svizzera e Germania, che Credit Suisse ha scelto per offrire degli Etf diversificati a seconda delle asset class e delle aree geografiche; i prodotti in questione appositamente pensati per il nostro paese sono quattro Exchange Traded Fund, gran parte dei quali sono inediti. Si tratta, nello specifico, di Credit Suisse Etf on Credit Suisse Global Alternative Energy, Cs Etf on Eonia, Cs Etf on Fed Funds Effective Rate e Cs Etf on Msci World. Le denominazioni fanno già intendere qualche caratteristica, ma esaminiamo nel dettaglio ogni fondo. L’Etf relativo alle energie alternative consente una replica fisica totale per quel che concerne gli investimenti internazionali in ben trenta società, in particolare quelle che sono attive nell’ambito delle energie rinnovabili.

Russian Railways lancia il primo bond per i Mondiali di calcio

Oao Russian Railways, la compagnia ferroviaria russa detenuta dallo stato, rappresenta anche la principale società emittente per quel che concerne i titoli obbligazionari denominati in rubli: stavolta, però, il mercato dei bond accoglierà per la prima volta quegli investitori che sono pronti ad approfittare della crescita economica del paese in vista della Coppa del Mondo che si disputerà nel 2018. Dopo un 2010 costellato dalla cessione di un bond in dollari (il valore complessivo fu pari a 1,5 miliardi), ora ci si concentra su un’offerta da un miliardo di sterline, così come ha anche annunciato il ceo del gruppo, Vladimir Yakunin. La Russia è riuscita a battere proprio l’Inghilterra nella candidatura a questo importante evento sportivo, ma deve spendere necessariamente una cifra superiore ai 5,5 trilioni di rubli per collegare le tredici città che ospiteranno la manifestazione con linee ferroviarie moderne e ad alta velocità.

Pimco: le obbligazioni spagnole acquistano nuovo fascino

Pacific Investment Management Co., compagnia statunitense meglio conosciuta con l’acronimo Pimco, ha analizzato con attenzione le performance dei titoli obbligazionari della Spagna: le conclusioni in questione, le quali hanno dato nuova fiducia a questi strumenti come potenziale investimento, si devono a un manager monetario del gruppo, Andrew Bosomworth. In effetti, quest’ultimo ha rilevato un reale progresso economico della nazione iberica e si può dare un ampio credito a queste considerazioni, visto che la stessa Pimco rappresenta una vera e propria autorità delle obbligazioni a livello globale. Come è noto, il governo di Madrid sta tentando in tutti i modi di convincere gli investitori circa i interventi sulle banche effettuati senza dissestare le finanze pubbliche ed evitando il soccorso internazionale come è successo per Grecia e Irlanda.

Asia: le previsioni sui principali bond e valute

Il continente che gli investitori finanziari devono monitorare con maggiore attenzione in questo momento è quello asiatico: ci sono infatti molti eventi, economici e non, che potrebbero influenzare il trading in questione, in particolare le performance dei titoli obbligazionari e delle valute. Analizziamo dunque nel dettaglio ogni specifica situazione. Per quel che concerne il Giappone, ad esempio, sono previsti due incontri importanti con la stampa, quello del segretario di Gabinetto, Yukio Edano, e quello di Hiromasa Yonekura, numero uno di Keidran, la maggiore lobby commerciale del paese; inoltre, il ministero dell’Economia riferirà circa gli indici industriali e il loro andamento a dicembre, eventi che potrebbero smuovere il rendimento dei bond governativi decennali (la scadenza è fissata nel 2020), attualmente all’1,2% e che secondo la Japan Bond Trading Co. dovrebbe salire in maniera ulteriore.

Atlantia presenta gli obiettivi di crescita fino al 2015

Una crescita dell’Ebitda, anno su anno, del 4% circa nel periodo dal 2011 al 2015. E’ questo uno dei target di crescita del Gruppo Atlantia in accordo con gli obiettivi che in data odierna, lunedì 21 febbraio 2011, l’Amministratore Delegato della società, a Londra, ha illustrato alla comunità finanziaria. Il Gruppo Atlantia con un comunicato ufficiale ha altresì comunicato i dati preliminari 2010 per cui sono attesi ricavi consolidati in aumento del 7,5% circa a 3.750 milioni di euro a fronte di una crescita omogenea pari al 3,5% circa. Stesso livello di crescita nell’anno, pari al 7% circa, per l’Ebitda che è atteso poco sotto i 2,3 miliardi di euro, per l’esattezza a 2.285 milioni di euro circa, mentre gli investimenti sono stimati in aumento rispetto al 2009 del 20% a 1,5 miliardi di euro circa. Il tutto a fronte di una crescita sostenuta, per il Gruppo Atlantia, delle società estere con un incremento del 7% del traffico e del 12% dei ricavi da pedaggio; la liquidità del Gruppo Atlantia, al servizio del piano di investimenti, è pari a ben sei miliardi di euro circa.

Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina

Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).

Fsoc: gli hedge fund potrebbero provocare rischi sistemici

Gli hedge fund rischiano seriamente di minacciare ancora una volta la stabilità economica degli Stati Uniti in un periodo che può ancora definirsi di crisi: la constatazione emerge con chiarezza dal rapporto stilato di recente dallo staff del Financial Stability Oversight Council, il quale ha come obiettivo principale quello di agevolare il compito dei regolatori nel decidere quali compagnie finanziare devono essere assicurate alla supervisione della Fed. Il documento in questione ha messo in luce come un probabile “esodo” da parte degli investitori in questo tipo di strumento potrebbe causare il congelamento delle attività in alcuni mercati. Gli stessi problemi verrebbero causati dalle operazioni del comparto assicurativo.

Arabia Saudita: la crisi del Bahrain contagia i Cds

I Credit Default Swap (Cds) dell’Arabia Saudita hanno subito una brusca impennata a causa della crisi politica che sta coinvolgendo il vicino Bahrain; tali strumenti finanziari vengono utilizzati nel paese asiatico, maggior esportatore al mondo di petrolio, per misurare la fiducia degli investitori, nonostante il governo di Riyad non vanti alcun debito. Tutte queste precisazioni non hanno comunque impedito ai titoli di far registrare un balzo pari a 11,5 punti base, facendo attestare il livello totale a quota 138, il livello più alto da luglio 2009. Nel frattempo, i contratti relativi al Bahrain sono cresciuti per il quinto giorno consecutivo, un rialzo fin troppo pericoloso dei rendimenti.