Unicredit lancia titoli obbligazionari garantiti a dodici anni

Sono passati ormai due giorni da quando Unicredit ha provveduto a lanciare una nuova emissione di tipo benchmark: per la precisione, si tratta di titoli obbligazionari che beneficiano di una scadenza a dodici anni e che ammontano a circa 1,25 miliardi di euro. Gli investitori finanziari non si sono certo fatti pregare in tal senso e gli ordini in questione hanno addirittura superato i quattro miliardi, a conferma della fiducia mostrata nei confronti di Piazza Cordusio, la quale ha puntato su una vasta diversificazione dal punto di vista geografico. Crédit Agricole, Bnp Paribas, Ubs e Royal Bank of Scotland sono i quattro istituti di credito che si occuperanno nello specifico della gestione degli strumenti, che hanno interessato anche molte banche e assicurazioni.

Astaldi: commessa per estensione metropolitana Milano

La società di progetto Metro 5 S.p.A., di cui fanno parte Astaldi S.p.A. e, tra gli altri, anche le società di Finmeccanica Ansaldo Breda e Ansaldo STS, ha stipulato un contratto, avente un controvalore pari a 872 milioni di euro, per l’estensione della “M5“, la nuova linea della metropolitana di Milano. A darne notizia con un comunicato congiunto sono state in data odierna le due società quotate in Borsa a Piazza Affari Astaldi e Ansaldo STS, sottolineando come il contratto sia stato sottoscritto con il Comune di Milano; trattasi di un’opera che prevede il prolungamento della linea M5 della metropolitana di Milano fino allo stadio di San Siro. Il controvalore della commessa che, come sopra citato, è pari a 872 milioni di euro, comprende sia la progettazione, sia la realizzazione delle opere tecnologiche e di quelle civili a fronte di finanziamenti che giungono in parte dal Comune di Milano e dai privati, ed in parte dal Ministero delle Infrastrutture in base ad una delibera del CIPE del mese di novembre del 2009.

Irlanda: il ministro Lenihan avverte gli obbligazionisti senior

Il ministro delle Finanze irlandesi, Brian Lenihan, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione in cui versano i bond della nazione nordeuropea: il suo principale avvertimento è andato soprattutto agli obbligazionisti senior dei titoli bancari, i quali dovranno condividere tutte le paure collegate al salvataggio finanziario di Dublino. Come se non bastasse, l’ingresso di un nuovo esecutivo potrebbe mietere ulteriori “vittime” dal punto di vista economico. Le elezioni sono previste per il prossimo 25 febbraio e l’impegno di Fianna Fail, il partito dell’attuale premier Brian Cowen, è quello di rinegoziare completamente l’accordo di sostegno da 67,5 miliardi di euro lanciato da Ue e Fmi. Perché questi obbligazionisti godono di una protezione così bassa?

Entrate: nessun prelievo aggiuntivo sui prestiti obbligazionari

Una situazione particolare che si può incontrare nell’ambito dei prestiti obbligazionari, riguarda quelli della durata superiore ai diciotto mesi: in effetti, può accadere che vi siano dei problemi in relazione agli interessi se i prodotti sono stati nuovamente acquistati da coloro che li hanno emessi prima della scadenza naturale. Ebbene, in base a quanto si evince dalla risoluzione 11/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare ieri, non deve essere avviato il prelievo aggiuntivo del 20%, ma i titoli in questione devono comunque essere negoziati sul mercato di riferimento. Tra l’altro, una conclusione simile poteva essere estrapolata anche da una comunicazione del 2009 della Consob, la quale aveva dettato regole piuttosto severe a tal proposito.

Mondo Tv: accordo co-produzione serie animata Beast Keeper

Si chiama “Beast Keeper”, ed è una serie animata per la quale Mondo Tv, società quotata in Borsa a Piazza Affari, è co-produttrice con una quota di proprietà pari all’80%. Questo dopo un accordo che la società attiva nel nostro Paese ed all’estero nella produzione e distribuzione di cartoni animati ha siglato con le società Kappa Edizioni S.r.l., Starbright S.r.l. e Ponpoko Productions Ltd.. “Beast Keeper” è una serie animata in 2D composta da un totale di 52 episodi ciascuno della durata di 13 minuti circa, e sarà pronta, essendo già in produzione, entro l’autunno dell’anno 2012. La titolarità della property “Beast Keeper” è di Ponpoko, mentre la cura dei soggetti è a cura di  Kappa Edizioni S.r.l. che già si occupa della realizzazione del fumetto. Mondo TV per la serie animata “Beast Keeper” si occuperà invece sia della produzione esecutiva, sia, sotto la regia dell’Amministratore Delegato e Presidente di Mondo Tv, Orlando Corradi, delle sceneggiature.

Nuovo record dello stagno: superati i 30mila dollari

È senza dubbio lo stagno il protagonista principale del segmento dei metalli: il bianco elemento è stato infatti capace di mettere a segno una performance fenomenale al London Metal Exchange, superando in scioltezza i 30.000 dollari per tonnellata di quotazione e realizzando quindi un record importante. Tra l’altro, il rally in questione viene favorito dalle decisioni del governo dell’Indonesia, paese leader nelle esportazioni. In effetti, Giacarta è pronta a limitare l’export nel caso di rialzi superiori a quello attuale, dato che si prevedono investimenti ed estrazioni piuttosto consistenti (il limite più probabile sarà quello delle 100.000 tonnellate all’anno). Ogni stima è stata revisionata e ritoccata a causa proprio di queste performance, ma bisogna anche tenere conto che il 2010 dello stagno non è stato uno degli anni migliori, condizionato in larga misura dal clima avverso e da una crisi già radicata.

Cina: il 1° marzo le banche lanceranno swap valutari

L’ultima mossa finanziaria della Cina riguarderà soprattutto quegli investitori che sono interessati ai contratti swap: a partire dal prossimo 1° marzo, infatti, l’ex Impero Celeste lancerà questi specifici titoli collegati alla propria valuta e destinati, in particolare, ai clienti delle banche, così come è stato precisato dall’ente regolare degli scambi esteri del paese asiatico. La decisione è stata adottata al fine di agevolare la copertura monetaria, visto che il commercio cinese continua a espandersi a ritmi impressionati e gli investimenti cross-border hanno cominciato ad accelerare. Gli istituti di credito di Pechino e dintorni hanno avviato per la prima volta il trading di swap valutari nel mercato interbancario circa tre anni e mezzo e fa, più precisamente a partire da agosto 2007.

L’Anasf vara il manuale per gli investimenti responsabili

Investire in maniera proficua e responsabile è ancora possibile al giorno d’oggi e l’interesse che viene mostrato da alcuni organismi del settore ne è una chiara testimonianza: in particolare, si pensa sempre più a tematiche importanti come l’ambiente, le questioni sociali o anche la governance aziendale, anche se a dire il vero l’Italia non è ancora ai livelli del Vecchio Continente. I promotori finanziari sono una delle categorie maggiormente coinvolte in tal senso, tanto che l’Anasf (sigla che identifica l’Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari) e il Forum per la finanza sostenibile hanno deciso di lanciare un manuale appositamente pensato per questi soggetti, grazie alla preziosa collaborazione di Eurizon e Intesa Sanpaolo. Che cos’ha di così rivoluzionario e innovativo questo documento?

Exor: Alpitour chiude un altro anno record

Si è chiuso con un altro Bilancio record l’anno fiscale 2009-2010 per la società Alpitour. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata la Exor nel sottolineare come il fatturato netto del tour operator sia cresciuto anno su anno del 12,6% a 1.227,1 milioni di euro a fronte di un Ebitda balzato del 20,9% a 50,4 milioni di euro; come diretta conseguenza l’utile nell’anno è balzato del 199,5% a a 12,4 milioni di euro rispetto ai 4,1 milioni di euro del Bilancio 2008-2009; forte è stato allo stesso modo anche l’incremento della posizione finanziaria netta che passa da 66,5 milioni a a 89,6 milioni con un incremento di 23,1 milioni di euro. Sia il Bilancio consolidato, sia il progetto di Bilancio di Alpitour, sono stati approvati a Torino dal Consiglio di Amministrazione della società sotto la presidenza di Daniel John Winteler.

Itway: Assemblea Azionisti approva il Bilancio

L’Assemblea degli Azionisti di Itway, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore dell’Information Technology, ha approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2009-2010, caratterizzato da una crescita del fatturato del 5,3% passando da 104,2 milioni di euro a 109,7 milioni di euro, mentre il risultato netto, negativo per 2,44 milioni di euro, registra un peggioramento rispetto ai -1,25 milioni di euro dell’esercizio annuale precedente. Quello approvato dall’Assemblea degli Azionisti è il Bilancio relativo all’esercizio sociale che va dell’1 ottobre del 2009 al 30 settembre 2010, caratterizzato altresì da margini reddituali in flessione anche per quel che riguarda il margine operativo lordo, a 0,29 milioni di euro rispetto ai 1,46 milioni di euro dell’anno fiscale precedente; allo stesso modo il risultato operativo si è attestato in rosso per 1,1 milioni di euro rispetto ad un attivo di 0,47 milioni di euro dell’anno precedente. Al termine dell’anno fiscale, la posizione finanziaria netta di Itway registra un indebitamento pari a 19,5 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro al 30 settembre dell’anno 2009.

Ascopiave sigla proposta di convenzione con 74 Comuni

Ascopiave, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore del gas naturale, ha raggiunto un accordo con 74 di complessivi 93 Comuni-siti delle Province di Treviso, Belluno, Pordenone e Venezia. A darne notizia, nel corso di un Consiglio di Amministrazione, è stato Gildo Salton, Presidente di Ascopiave, il quale ha altresì precisato come gli accordi riguardino la definizione concordata del “VIR”, il Valore Industriale Residuo. Ai fini della sottoscrizione delle convenzioni, le necessarie formalità sono in corso e riguarderanno per i 74 Comuni, l’80% della rete di distribuzione del gas che Ascopiave gestisce sul totale dei 93 Comuni. In accordo con quanto messo in risalto dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari con una nota, la convenzione sul VIR permette di limitare i rischi di contenzioso nell’ambito delle gare per l’assegnazioni di nuove convenzioni finalizzate alla distribuzione del gas; in questo modo, infatti, le gare possono grazie alle convenzioni svolgersi senza clima di incertezza e senza possibili conflitti.

L’oro perde appeal come bene rifugio?

Forse sono stati fin troppo trionfalistici i toni utilizzati per accogliere i continui rialzi dell’oro nel 2010: il nuovo anno è infatti cominciato in maniera più dimessa, con il biondo metallo che non è riuscito ancora a eguagliare il picco del 29%, performance che gli ha consentito di surclassare gli investimenti più tradizionali, quali titoli di Stato e azioni. A cosa è dovuto questo indebolimento? È indubbio che la preziosa commodity stia perdendo fascino come bene rifugio, la conferma arriva soprattutto dalla perdita di ben sei punti percentuali per quel che concerne il valore totale, un calo che ha allontanato appunto l’oro dal suo record di dicembre, quando furono toccati 1.431,25 dollari l’oncia. Non è comunque un vero e proprio allarme, più che altro stupisce il fatto che questa regressione sia giunta in concomitanza con l’alta inflazione e il dollaro debole nei confronti dell’euro, due condizioni che lasciavano presagire ben altri scenari.

Bond egiziani: rendimenti da record a causa delle proteste

Le obbligazioni dell’Egitto denominate in dollari hanno subito un calo piuttosto consistente nel corso di questa settimana, declino che ha provocato il rialzo dei rendimenti fino a livelli da record: si tratta della conseguenza economica principale delle forti proteste che stanno purtroppo caratterizzando il paese africano, in cui divampano le manifestazioni contro il presidente Hosni Mubarak. Fitch è già pronta a tagliare il rating della nazione (da “stabile” a “negativo”), dunque le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti. I bond in questione sono quelli che scadranno nel 2020: il loro rendimento è cresciuto di ben 47 punti base, fino all’attuale 6,78%, percentuale che identifica un rischio di default molto alto.

Prada pensa a Hong Kong per la sua quotazione azionaria

Prada ha individuato una piazza finanziaria ben precisa per avviare la propria avventura azionaria: si tratta di Hong Kong, lo stock exchange dell’ex colonia britannica, una scelta particolare perché giunge dopo molte rinunce simili a causa delle avverse condizioni del mercato . Il cda della nota spa attiva nel mondo della moda ha deliberato l’inizio del processo di quotazione e già si è in grado di affermare che Banca Imi, Clsa (unità del gruppo Crédit Agricole), Goldman Sachs e Unicredit saranno gli istituti di credito che si occuperanno dell’offerta globale, nonché del collocamento dal punto di vista istituzionale. Patrizio Bertelli, ad della compagnia, si è mostrato molto soddisfatto della novità, la quale, a suo parere, confermerebbe la strategia di espansione avviata già da tempo a livello internazionale.