Conto corrente BNL Revolution: operatività multicanale

operativita-multicanalePer chi punta a sottoscrivere un conto corrente completo di tutti i servizi bancari di base, compresi quelli che permettono di operare sui propri risparmi investendoli, ci sono tante tipologie di conti offerti dalle più importanti banche italiane. Ma per chi vuole un conto corrente completo, ed opera prevalentemente con canali diversi dallo sportello, ovverosia con gli Atm, Internet o il telefono, c’è la possibilità concreta di poter utilizzare il conto corrente senza pagare un euro. Questo, ad esempio, è quanto offre il Conto BNL Revolution senza CMS della banca del Gruppo BNP Paribas che, innanzi tutto, propone il conto alla clientela senza l’applicazione della commissione di massimo scoperto. Il canone è bloccato fino al 2011, ed è zero, mese dopo mese, se il correntista utilizza i canali diretti.

Telecom Italia: Argentina, ricorso contro provvedimenti Antitrust

telecom-asset-argentinaTelecom Italia, a difesa del Gruppo e dei propri azionisti, sta portando avanti in Argentina una vera e propria battaglia contro i provvedimenti della locale Autorità Antitrust, la quale con dei provvedimenti vuole in pratica dettare l’agenda del colosso telefonico italiano in materia di asset detenuti in Telecom Argentina S.A.. In pratica, l’organo regolatore argentino vuole costringere a colpi di risoluzioni Telecom Italia a vendere le proprie partecipazioni con il conseguente rischio di una non idonea valorizzazione degli asset stessi. Di conseguenza Telecom Italia, con una nota emessa in data odierna, ha annunciato d’aver impugnato il provvedimento, ed in particolare la risoluzione numero 1/2010 della Comisión Nacional de Defensa de la Competencia in virtù del fatto che, tra l’altro, la società telefonica italiana è estranea alle violazioni che le sono state imputate, ragion per cui ogni decisione assunta dall’Autorità argentina viene giudicata da Telecom Italia sia iniqua, sia illegittima.

Conto di deposito Santander: come funziona

santander-conto-depositoTra le offerte di conti di deposito remunerati sottoscrivibili in Italia, oltre al Conto Arancio di Ing Direct, Contoconto di Banca Carige e Rendimax di Banca Ifis, c’è anche il Conto Santander di Santander Consumer Bank, che offre, in linea con quanto permette un prodotto finanziario di questo tipo, massima flessibilità, sicurezza e semplicità. Attualmente, il Conto Deposito Santander è offerto ad un tasso lordo del 2,50%, corrispondente ad un netto dell’1,83% togliendo la ritenuta fiscale che, lo ricordiamo, è pari al 27%. Il prodotto, al tasso indicato, fermo restando le variazioni di mercato che ci possono essere sui tassi, viene offerto senza l’applicazione di un periodo promozionale, ragion per cui il tasso offerto rimane tale fino a revoca. La capitalizzazione degli interessi è trimestrale, così come l’estratto conto, sempre con cadenza trimestrale, è gratuito.

Bot a tre mesi: il rendimento si azzera

bot-rendimenti-zeroL’asta di Buoni Ordinari del Tesoro disposta ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha sancito come i titoli a scadenza trimestrale, considerando la ritenuta fiscale, al 12,5%, e le commissioni bancarie, offrano oramai un rendimento nullo. Nel collocamento di ieri, infatti, i titoli pubblici sono stati collocati con un rendimento lordo dello 0,37% il che significa che, tolta la ritenuta fiscale, si arriva, senza considerare i millesimi, allo 0,32% netto; a questo tasso netto occorre poi togliere anche la commissione bancaria che, in passato, in corrispondenza di tassi di interesse così bassi, ha comportato a carico degli investitori anche un onere che superava l’interesse percepito sull’investimento. Come diretta conseguenza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nei mesi scorsi ha provveduto ad emanare un Decreto grazia al quale togliendo la ritenuta e le commissioni bancarie il rendimento per l’investitore può essere al più nullo ma mai negativo.

Risparmio gestito: le incertezze del 2010 secondo Assogestioni

482ec16c64ee4_normalIl 2009 del risparmio gestito ha avuto un andamento che si addice maggiormente a un ottovolante, a causa dei numerosi rialzi e improvvisi ribassi: Assogestioni, l’associazione italiana che si occupa proprio di questo comparto, ne ha svelato con le sue statistiche l’evoluzione attuale, la quale però deve fare i conti con una prospettiva futura ricca di incertezze. Nel mese di dicembre 2009, la raccolta complessiva ammontava a 1,6 miliardi di euro: ma esattamente un anno fa, i vari mesi di deflussi e di fuga dei risparmiatori avevano perfino fatto pensare a una chiusura dei battenti dei fondi italiani. Al giorno d’oggi, i gestori sostengono di aver varato una gestione finalmente positiva, col 43% dei prodotti del nostro paese che hanno superato il benchmark di riferimento. A cosa sono dovute allora le incertezze? I buoni risultati del risparmio gestito sono stati favoriti dalle politiche espansive delle banche centrali, però, a questo punto, la sostenibilità dei recuperi rimane a rischio e vi sono anche diversi analisti che parlano di performance che si ripeteranno con difficoltà.

 

Conti remunerati e pronti contro termine: le differenze

pronti-contro-termineProprio in data odierna il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato Buoni Ordinari del Tesoro trimestrali con un tasso lordo che, al netto delle tasse e delle commissioni bancarie, sono ridotti praticamente a zero. Di conseguenza, in questa fase di mercato caratterizzata da rendimenti ridotti all’osso per i titoli pubblici, i risparmiatori che dal proprio capitale vogliono ottenere una remunerazione degna di questo nome, ma che nello stesso tempo non vogliono correre rischi, sono costretti ad orientare l’attenzione su alti prodotti finanziari che presentano allo stesso modo un grado di rischio molto basso. Due tra questi sono di sicuro i conti di deposito remunerati ed i pronti contro termine, per i quali occorre comunque tener presente sia i vincoli, sia i livelli di tassazione. I conti di deposito remunerati, infatti, pur non essendo dei conti correnti veri e propri, presentano sul rendimento lordo offerto una tassazione del 27%, il che significa che un conto di deposito remunerato all’1% lordo annuo rende al netto lo 0,73% nei dodici mesi.

Gruppo Credem: gli obiettivi del triennio 2010 – 2012

filiale-credemPer il 2010 – 2012, il Gruppo Credem punta sia ad incrementare in termini numerici i clienti, sia ad aumentare le proprie quote di mercato; e per farlo, in accordo con quanto ha reso noto la Banca, che al riguardo ha presentato le linee guida triennali, il Credito Emiliano punta e punterà sia sullo sviluppo, sia sulla solidità focalizzando la propria attenzione sui servizi alla clientela, sul risparmio gestito, e sull’assistenza alle piccole e medie imprese, rimanendo loro vicine; il tutto mantenendo dei ratio patrimoniali ed una qualità del credito eccellente. Il piano triennale è stato messo a punto in modo tale che nel 2012, in termini di utile netto consolidato, si arrivi a 206,3 milioni di euro, mentre a livello di struttura la Banca prevede di avere una struttura distributiva composta da ben 559 filiali a fronte di 5.600 dipendenti e 948 promotori finanziari operanti con mandato; in più a fine 2012 sono previsti 77 negozi finanziari e 44 centri imprese.

Buoni fruttiferi: nuove serie gennaio 2010

nuove-serie-buoni-fruttiferiLa Cassa Depositi e Prestiti, per il mese di gennaio 2010, ha comunicato le nuove serie di buoni fruttiferi postali, identificabili con le sigle “P28”, “16J”, “M43”, “I48”, “D01” e “B63”, mentre non risultano essere più sottoscrivibili le serie “P27”, “16I”, “M42”, “I47”, “1Z8” e “B62”. Tra le nuove serie, per chi vuole investire i risparmi mettendoli al sicuro con un’ottica di breve termine, è interessante la serie “D01”, che corrisponde al “Buono BFPDiciottomesi“, il cui tasso, per una durata dell’investimento pari a 18 mesi, è crescente da semestre a semestre; nel dettaglio, il tasso è pari allo 0,55% per il primo semestre ma passa allo 0,85% nel secondo per poi balzare all’1,25% nel terzo ed ultimo semestre di durata del buono fruttifero postale.

Titoli di Stato: Btp in asta il 13 gennaio 2010

investire-btpE’ fissata per mercoledì prossimo, 13 gennaio 2010, un’asta di Buoni del Tesoro Poliennali disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per importi complessivi che oscillano dai 7 miliardi di euro nominali agli 8,75 miliardi di euro nominali. Nel dettaglio, per mercoledì prossimo, 13 gennaio 2010, è prevista un’asta Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione, e quindi offerti rigorosamente in prima tranche, per un importo nominale minimo di quattro miliardi di euro e massimo di cinque miliardi di euro; trattasi, nello specifico, della prima tranche dei Btp con decorrenza 15 gennaio 2010 e scadenza il 15 aprile 2015; la prima cedola scade quindi il 15 aprile 2010, ed al riguardo il Ministero dell’Economia e delle Finanze precisa che questa sarà pari allo 0,741758% lordo, che rappresenta il rateo maturato dal Btp nell’arco dei 90 giorni su un semestre composto da 182 giorni.

Fondi Comuni di Investimento: raccolta positiva a dicembre

fondi-comuni-raccolta-dicembreAnche nello scorso mese di dicembre, per il settimo mese sui dodici complessivi del 2009, la raccolta per i Fondi Comuni di Investimento è stata positiva; a darne notizia è Assogestioni che, in particolare, ha precisato che nel mese, tra sottoscrizioni e riscatti, il saldo è stato positivo per ben 1,6 miliardi di euro. A spiccare in termini di raccolta, con ben 1,1 miliardi di euro a dicembre, sono stati i Fondi Obbligazionari, mentre gli Azionari hanno chiuso il mese con un saldo netto delle sottoscrizioni pari a 347 milioni di euro. Luce verde anche per i Bilanciati, che archiviano il mese con un saldo positivo di 281 milioni di euro ed un controvalore degli asset in gestione pari a 17 miliardi di euro, corrispondente al 4% totale del patrimonio detenuto da tutti i Fondi.

Bot trimestrali e annuali: asta 12 gennaio 2010

asta-bot-mefCon l’entrata del nuovo anno riprendono le emissioni di titoli di Stato a cura del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze; il Mef, nella giornata di ieri, ha infatti reso noto che è stata disposta, per il prossimo 12 gennaio 2010, con data di regolamento fissata per il 15 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) trimestrali ed annuali. Nel dettaglio, per la data indicata c’è un’asta di Bot trimestrali, scadenza a 90 giorni, per un importo offerto pari a 3,5 miliardi di euro; trattasi dei Bot 15.04.2010 che i risparmiatori possono come al solito sottoscrivere in asta avvalendosi degli intermediari per importi pari a 1.000 euro o multipli.

Unicredit: aumento di capitale, tutti i dettagli

alessandro_profumoIn accordo con quanto reso noto alla comunità finanziaria nei giorni scorsi, stamattina si è riunito il Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo Unicredit, chiamato a definire ed a deliberare i dettagli dell’aumento di capitale caratterizzato dall’offerta in opzione agli azionisti di titoli della Banca di nuova emissione. Ebbene, il prezzo di emissione delle nuove azioni, comprensive di sovrapprezzo, è stato fissato, sia per i possessori di titoli ordinari, sia per i possessori di quelli a risparmio, in 1,589 euro per azione; il rapporto è di numero 3 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione per ogni 20 titoli ordinari e/o di risparmio in possesso degli azionisti.

Mercato forex: le fasi migliori per operare

forex-dollaroRispetto a mercati come quelli azionari e/o obbligazionari, quello forex è un mercato aperto tutti i giorni, 24 ore su 24, fatta eccezione per il week-end; questo perché quello sulle valute non è un mercato avente una sede precisa dove si effettuano gli scambi, ma è in tutto e per tutto un mercato over the counter, dove i prezzi sono determinati solo ed esclusivamente dall‘incrocio tra domanda ed offerta; un’altra cosa non trascurabile riguarda la liquidità offerta dal mercato dei cambi, che è praticamente illimitata proprio per effetto di un controvalore giornaliero scambiato altissimo. Ma anche per questo tipo di mercato, sempre più gettonato dai trader e dagli scalper, ovverosia da coloro che acquistano e vendono sul forex contratti su coppie di valute nella stessa giornata, anche più volte, ci sono momenti propizi e quelli meno propizi per operare.

Azioni Unicredit: aumento di capitale fino a quattro miliardi di euro

aumento-capitale-unicreditSi avvicina a grandi passi per gli azionisti di Unicredit l’appuntamento con l’aumento di capitale che, lo ricordiamo, è stato deliberato il 16 novembre scorso da parte dell’Assemblea straordinaria dei soci del colosso bancario europeo; trattasi, nel dettaglio, di un’operazione di ricapitalizzazione per complessivi quattro miliardi di euro, comprensiva di sovrapprezzo, finalizzata all’emissione di nuove azioni Unicredit aventi un valore nominale di 0,50 euro ciascuna. Nella giornata di domani, giovedì 7 gennaio 2010, il Consiglio di Amministrazione della società si riunirà per definire i dettagli dell’aumento di capitale che, come recita una nota ufficiale emessa dal Gruppo bancario, avrà inizio lunedì prossimo, 11 gennaio 2010. A partire da tale data, infatti, in Italia ed in Germania, fino al prossimo 29 gennaio 2010 incluso, potranno essere esercitati i diritti di opzione, mentre gli stessi saranno esercitabili in Polonia a partire dal 14 gennaio e fino al 29 gennaio 2010 incluso.