Massima allerta sui Bond Astaldi. Rischio fallimento e banche allegre

Sui Bond Astaldi è scattata l’allerta, perché la quotata è a forte rischio fallimento. Infatti l’Astaldi è in concordato in bianco, con i conti sotto controllo da parte delle autorità. Se non riuscirà a mettere a posto il bilancio entro un certo tempo, dovrà dichiarare fallimento. Se non troverà investitori e ridurrà il debito, tutto crollerà.

La questione bond

Il problema riguarda chiaramente anche gli azionisti e chi ha acquistato i bonds. Per gli azionisti la batosta è forte. Il prezzo delle azioni è crollato del 90%. Anche per gli obbligazionisti le cose non vanno bene, visto che il valore dei bonds è sceso del 65%.

I più colpiti sono gli obbligazionisti dei bond convertibili 4,875% al 2024 e dei bond high yield 7,125% al 2020. Si tratta di obbligazioni minime da 100mila euro acquistate dagli investitori istituzionali.

Ora sono obbligazioni molto rischiose, che girano sul mercato secondario. A quanto sembra le banche vogliono chiaramente disfarsene, e quindi bisogna fare molta attenzione a quello che vi propongono. Non perché non è lecito rischiare, ma perché Astaldi è a forte rischio fallimento.

Gli investitori istituzionali hanno girato questi titoli sul mercato, e si possono trovare su Borsa Italiana e EuroTLX.

Essendo piattaforme senza intermediario, è probabile che vi siano investitori non al corrente di quanto sta succedendo alla quotata. E sono già molti gli investitori che le hanno acquistate online.

Fmi taglia stime Pil Italia e richiama all’ordine

L’FMI, il Fondo Monetario Internazionale, sembra aver mal digerito quelli che sono i cambiamenti in corso per ciò che concerne l’economia italiana e per questa motivazione ha tagliato le stime relative al nostro Pil richiamando all’ordine sulle strategie.

Banca Popolare di Bari: abbiamo operato sempre correttamente

Banca Popolare di Bari: abbiamo operato sempre correttamente

La Banca Popolare di Bari risponde con un dettagliato elenco a un provvedimento della Consob in merito a presunte violazioni da parte dell’istituto creditizio e riscontrate nei periodi tra il 2014-16.

Queste violazioni sono contenute in due delibere approvate dalla Consob a metà settembre e rese note alcuni giorni fa dai media.

La Popolare di Bari ritiene di non aver commesso delle irregolarità e tramite un comunicato elenca in modo dettagliato delle “precise puntualizzazioni”.

“La Banca esprime anzitutto sorpresa e rammarico per la diffusione – si legge -, con dovizia di particolari tuttavia estrapolati rispetto a un contesto generale ben più ampio, di informazioni riservate riferite a rapporti diretti tra l’Autorità e l’intermediario vigilato”.

Evidenzia inoltre che la Consob non ha “bloccato la vendita di azioni”, così come le sanzioni non sono state comminate “alla famiglia Jacobini e all’ex dg De Bustis”, bensì “a circa 20 esponenti ed ex esponenti e alla Banca stessa, oltre che a riferirsi a due distinti procedimenti”.

La Banca Popolare di Bari ha già inviato ha inviato alla Consob proprie memorie difensive, corredate da tutta la documentazione atta a rappresentare la propria posizione.

Tra le tante ‘puntualizzazioni’, la Banca evidenzia: “gli aumenti di capitale 2014 e 2015, finalizzati all’operazione di acquisizione del Gruppo Banca Tercas, sono stati messi a punto a seguito di un costante confronto e interlocuzione con le Autorità di Vigilanza e condotti assumendo tutti i presidi previsti dalla normativa di riferimento, nella necessaria salvaguardia dei diritti di opzione riconosciuti dal codice civile”.

In merito invece al funzionamento del mercato interno di negoziazione delle proprie azioni (attivo tra maggio 2013 e giugno 2017), la Banca ribadisce che “le violazioni evidenziate da Consob riguardano errori operativi commessi nell’esecuzione delle procedure ed evidenzia che la numerosità di tali eventi (circa 200) costituisce l’1% delle complessive operazioni di vendita concluse nel periodo in esame”.

“Oltre a non apparire fondata nel merito – sostiene Banca Popolare di Bari -, la decisione della Consob riguarda in massima parte aspetti procedurali già oggetto di precedenti, approfondite ispezioni, in particolare quella avvenuta nel 2013. Inoltre, la decisione non tiene conto del fatto che, in occasione di tutte le operazioni straordinarie degli ultimi anni (a partire dall’aumento di capitale del 2012), le concrete modalità operative sono state in piena trasparenza continuamente condivise con l’Autorità, che ha avuto modo di conoscerne ogni aspetto di dettaglio, nel contesto di una continua e intensa interlocuzione, in particolare in occasione degli aumenti di capitale 2014 e 2015, funzionali al salvataggio del Gruppo Tercas”.

La Banca ritiene di non aver commesso alcuna violazione della normativa di vigilanza, “di aver subito un provvedimento sanzionatorio a fronte di aspetti tecnico/operativi già esaminati in passate ispezioni e noti alla Consob da molti anni e mai oggetto di rilievo”. Pertanto la Banca farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti.

Comparto bancario in sofferenza. Male Unicredit e Carige

unicredit accordo uscite personaleCon lo spread che sale sempre di più, il comparto bancario soffre alla borsa di Milano, con Unicredit e Carige che si segnalano tra le peggiori.

Unicredit è interessata da forti vendite, e attualmente perde quasi il 5%. Il prezzo delle azioni si trova ora ai minimi storici da due anni a questa parte. Era infatti dal dicembre 2016 che non si vedeva il prezzo di 11,84 euro. Molto male anche Mediobanca, che perde ora il 4,86%, con un prezzo per azione do 7,83 euro. Banco BPM è stato sospeso per eccesso di ribasso, e ora è sotto del 6%. Ubi Banca invece è sotto del 5,16% e Mediobanca il 4,7%. Crisi profonda anche per Banca Carige, con un crollo del 6,7%, e le sue azioni valgono la metà del valore della capitalizzazione di quasi un anno fa.

Il nuovo amministratore delegato Fabio Innocenzi è pronto per l’11 ottobre per il piano di azione, che prevede la dismissione del pacchetto di Utp e la vendita di Creditis.

Gli upgrade di oggi

Oggi è giorno di upgrade per due azioni in particolare, Enel e Prysmian. Ma per Enel il target price scende e il titolo va in sofferenza. Ora perde lo 0,47%, ad un prezzo di 4,40 euro. Per Credit Suisse il target price è a 6 euro. Anche Prysmian c’è un ribasso del target price, da parte di Hsbc he lo porta a 26 euro mantenendo però il giudizio su buy.

Enrico Cerreto: tutelare e valorizzare il patrimonio

Enrico Cerreto: tutelare e valorizzare il patrimonio

“Il patrimonio di ognuno va salvaguardato e valorizzato, pertanto bisogna affidarsi a consulenti patrimoniali professionisti che possano offrire una consulenza ad ampio raggio”, ad affermarlo è il dottor Enrico Cerreto, che incontriamo per capire come lavora un consulente patrimoniale e qual è il rapporto con il cliente.

Cerreto è un consulente patrimoniale, iscritto da aprile 2001 all’albo di consulenti finanziari con mandato di Fideuram SpA, l’istituto bancario italiano appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Ha alle spalle esperienza bancaria iniziata nel settembre 1989 presso la Citibank Italia di Napoli, poi divenuta Banco Ambrosiano Veneto fino al 2001, ed anche una tradizione familiare legata al mondo bancario e finanziario.

“Il patrimonialista – evidenzia Enrico Cerreto, che lavora presso la sede di Napoli della Fideuram – pianifica e organizza il patrimonio del cliente con la finalità di accrescerlo e metterlo in sicurezza preservandolo integralmente per i suoi scopi futuri. Le strategie di gestione e tutela del tuo patrimonio devono essere efficaci e oculate. Con il cliente vanno valutati i profili di rischio e individuate le soluzioni sempre più previdenti ed efficaci”.

Come racconta il nostro esperto, molta attenzione viene riservata al patrimonio, ai beni, alla realtà aziendale e alle proprietà che il cliente è riuscito a costruire nel tempo grazie alle sue capacità. Pertanto tutto questo deve essere gestito nella sua totalità.

“Il consulente patrimoniale – afferma Enrico Cerreto – si prende cura del patrimonio attraverso una visione ampia e precisa, individuando gli obiettivi specifici del cliente da soddisfare. La consulenza per la gestione, tutela e trasmissione dei patrimoni è un’attività complessa e richiede il possesso di competenze tecnico-normative avanzate e di capacità relazionali che hanno bisogno di una formazione continua e strutturata”.

Prima quindi è bene definire quali sono le priorità della propria vita, poi con un consulente patrimoniale si definiscono le strategie migliori per riuscire a raggiungere le mete prefissate.

“In un ambito di planning complessivo – conclude Enrico Cerreto – , è necessario valutare se esistono dei rischi per il patrimonio e quanto sono probabili, quindi utilizzare gli strumenti più adatti alla protezione della famiglia. È fondamentale capire di cosa il cliente ha bisogno e in quale misura, per poter indicare le soluzioni più efficaci, sempre considerando il patrimonio nel suo insieme”.

Goldman Sachs: possibili downgrade per l’Italia

Gli economisti di Goldman Sachs non ci vanno leggeri: con molta probabilità potrebbero essere in arrivo dei downgrade per l’Italia e tutto per colpa della manovra e del suo rapporto deficit/pil che toccherà, come voluto dal Governo, il 2,4%.

Technogym e Tenaris sono i titoli di oggi

tenarisLa mattinata a Milano si apre con le azioni di Technogym e Tenaris in evidenza. Per il titolo di Technogym si tratta del suo massimo storico, dopo l’upgrade di quattro broker che hanno portato il loro giudizio su buy. Così, il titolo stamattina ha guadagnato il 4%, con le azioni che oggi valgono 11,15 euro. Il mese di ottobre si apre dunque all’insegna della continuità, dopo che la quotata ha realizzato il 30% di rialzo sul mercato, per tutto il mese di settembre.

Questo grazie alle stime sul bilancio, che prevedono un aumento dei ricavi del 6%, per la fine di quest’anno. Saranno 635 milioni i ricavi, mentre l’Ebitda è stimata in aumento del 15% a 134 milioni.

Tenaris

Anche Tenaris si segnala questa mattina come stella della borsa milanese. Oggi il titolo sale del 5% spingendo in alto l’indice milanese, che ora segna il +1,5%. Tenaris si avvantaggia del nuovo accordo di scambio gli Stati Uniti e il Canada, in cui è incluso anche il Messico. L’accordo Usmca va a sostituire il Nafta, che non piaceva a Trump. Poi l’analisi di Baker Hughes, e l’aumento del petrolio, sono gli altri fattori che spingono il titolo in alto. Ora il giudizio dei broker su Tenaris vede dieci “buy”, nove “hold” e un “sell”.

Giovanni Tria, si cresce con stabilità: colpo basso dalla Lega?

Mentre il ministro del Tesoro Giovanni Tria sottolinea che si necessita di crescere ma mantenendo l’economia stabile, dalla Lega iniziano a spazientirsi: qualcuno sembra stanco di sentire il capo di via XX Settembre continuare a dire che bisogna regolarsi con le coperture.

Bce, Mario Draghi bacchetta ancora l’Italia

Mario Draghi, governatore della Bce, tracciando il bilancio della situazione economica europea ha bacchettato ancora una volta l’Italia, sottolineando come le parole, spesso lanciate senza pensarci, hanno causato danni alle famiglie ed alle imprese.

Banca Carige sotto pressione: Bce scontenta del piano

Nuovi (vecchi) problemi per Banca Carige: la Banca Centrale Europea è tornata a sottolineare come l’istituto non si stia muovendo come voluto per ciò che riguarda la stabilizzazione del capitale e come si necessario che questo problema venga risolto al più presto.

Saipem: giornata di passione. Regge il mercato delle cripto

saipemLa Saipem apre subito in ribasso le contrattazioni e cade subito del 1,2%, per poi recuperare a -0,63%. Ci sarà da valutare la condanna comminata dal Tribunale di Milano, arrivata ieri. L’azienda è stata infatti condannata per corruzione in relazione alle vicende algerine nel triennio 2008-11. A pesare sulle contrattazioni, la consisca per 197 milioni di euro, più che la multa da 400mila euro.

Siamo solo al primo grado, e quindi l’azienda potrà limare qualcosa in Corte d’Assise ma intanto arrivano anche le condanne per il vecchio amministratore delegato Pietro Tali e il direttore finanziario Alessandro Bernini. Non colpevoli invece Paolo Scaroni e Antonio Vella, del gruppo ENI, ex amministratore delegato ed ex responsabile dell’area nordafricana.

Le criptovalute

Intanto regge il mercato delle criptovaluyte, dolo il balzo in avanti del week-end. A crescere tutte le principali cripto, con un ottimo rally di Ripple, che è balzato del 30%. Dopo questo rally nel week-end e all’inizio della settimana, la seconda parte della settimana vede le cripto restare stabili, senza grandi oscillazioni.

Gli investitori sembrano aver accolto con entusiasmo le notizie provenienti dalle grandi banche d’affari americane e dalla borsa di New York, che hanno deciso di aumentare i loro strumenti in Bitcoin.

BCE, Draghi bacchetta il Governo e lascia i tassi invariati

La BCE per bocca del suo presidente Mario Draghi bacchetta il Governo, chiedendo non più parole ma fatti. E nel frattempo conferma, per riuscire a sostenere la crescita dell’Eurozona, il mantenimento degli attuali tassi di interesse almeno fino all’estate del 2019.

bce

Bond spazzatura. Dopo la cura Bce potrebbero ornare sul mercato

bond spazzaturaLa Bce si riunisce oggi per confermare la sua politica monetaria, ma forse si saprà qualcosa di più sui bond spazzatura. Questa sarà la stessa riunione della banca centrale, ma con una valenza particolare. Infatti, non si saprà, con molta probabilità, il programma esatto della fine dei QE.

Cosa succederà

Per sapere cosa succederà con il Qe bisognerà aspettare novembre. La Bce vuole continuare la sua politica finché l’economia non si sarà del tutto stabilizzata. Dopo i dati confortanti dell’inizio dell’anno, ci sono stati dei risultati contrastanti.

Però da ottobre inizieranno ad essere diminuiti, di 15 miliardi al mese, gli sforzi della Bce nell’acquisto dei titoli.

Gli analisti quindi si concentrano su tutti quei titoli spazzatura che hanno causato la crisi, e sono ancora sui bilanci, anche della Bce. Il mese scorso, i rendimenti degli “investment grade” erano mediamente dell’1,35%. Quelli spazzatura, denominati “high yield”, sono al 3,80%. Inserendo anche la variabile spread, siamo al di sotto dei rendimenti pre-crisi.

Abbiamo quindi una ridotta distanza tra corporate bonds e bonds governativi, anche se comunque, quelli spazzatura hanno ancora rendimenti sopra a quelli governativi.

Questo grazie al Qe, che ha diminuito le distanze, pur abbassando anche i rendimenti dei titoli governativi. Ma probabilmente, gli investitori, potranno preferire ancora i titoli a minor rischio, come i bond delle grandi corporazioni dell’energia.

Alitalia, Luigi Di Maio promette chiusura veloce

Sono state tante le promesse dei diversi interlocutori interessati per ciò che concerne Alitalia: oggi a tornare sul tema ci ha pensato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio assicurando una chiusura veloce in tempi brevi.