La direttiva Mifid (Markets in Financial Instruments Directive) ha parzialmente rivoluzionato l’approccio dei risparmiatori europei con gli strumenti di investimento e, soprattutto, con la possibilità o necessità di poter fruire di una valida consulenza da parte del gestore. Risalente al 2004, il testo della direttiva sta ora per essere revisionato, giungendo al vaglio del Consiglio per la revisione della stessa Mifid, che susciterà nuovi colloqui tra le istituzioni comunitarie, per poi giungere all’elaborazione di un regolamento di attuazione.
Investimenti News
Come investire nell’arte
Le turbolenze dei mercati finanziari hano spinto negli ultimi anni numerosi investitori a puntare su forme di investimento alternative, come l’acquisto di lingotti d’oro, monete d’oro, orologi di lusso, filatelia e opere d’arte. Se investire in oro fisico può sembrare piuttosto semplice per qualsiasi risparmiatore, investire in arte richiede una preparazione che può essere raggiunta solo attraverso uno studio approfondito delle opere d’arte e di specifici periodi storici. Tra l’altro è sempre più richiesta da investitori facoltosi, family office e banche d’affari la figura dell’art advisor, a dimostrazione dell’interesse per questo mercato alternativo.
5 mercati emergenti sotto la lente di Raiffeisen
L’andamento dei mercati emergenti è stato piuttosto deludente nei primi cinque mesi e mezzo del 2013. Da inizio anno l’indice MSCI Emerging Markets ha registrato una perdita superiore al 9%. Tuttavia, qualche mercato emergente dell’Europa dell’Est ha evidenziato un andamento positivo e tra questi ci sono due paesi finiti nel mirino di Raiffeisen Capital Management, ovvero Polonia e Ungheria. Il broker austriaco ha comunque messo sotto osservazione 5 paesi emergenti, che potrebbero fare meglio o peggio della media del comparto nei prossimi mesi (vedi anche come investire in borse emergenti nella seconda parte del 2013).
Come investire online in Borsa
L’investimento online in Borsa è diventata operazione estremamente semplice in virtù delle innovazioni tecnologiche adottate dalle banche e dagli intermediari finanziari nei confronti dei propri clienti. Sistemi di home banking integrati al trading online, deposito titoli facilmente accendibili anche a distanza, app per il mobile trading e altre determinanti innovative hanno consentito il deciso ampliamento della platea di investitori. Vediamo pertanto cosa occorre predisporre per investire online in Borsa.
Perchè gli investitori non capiscono i mercati emergenti?
I numeri e le stime che circolano attualmente in merito ai cosiddetti mercati emergenti stanno confondendo gli investitori (vedi anche Vontobel lancia un fondo sui mercati emergenti). In effetti, non si riesce bene a capire cosa sta accadendo negli ultimi tempi. Le previsioni relative a spese e consumi chiariscono il problema in questione. In effetti, tutti concordano sul fatto che i consumi rappresentano un fondamentale fattore di crescita per i paesi emergenti, ma nessuno sembra in grado di trovare un punto di contatto sulle cifre esatte.
Australia e Indonesia “vittime” del rallentamento cinese
Dopo più di un decennio di boom economico, anche le vivaci economie asiatiche iniziano a rallentare il passo in scia con la debolezza mostrata dai paesi occidentali. La Cina è l’ossservato speciale di tutta la regione del Sud-Est asiatico, considerato il vero motore della crescita dell’intero continente. Nel primo trimestre del 2013 il pil cinese è sceso al 7,7% dal 7,9% dell’ultimo quarter del 2012. Inoltre, l’ultimo dato sull’indice Pmi manifatturiero (Hsbc) ha evidenziato una discesa sui minimi a 7 mesi.
Futuro economia italiana secondo Squinzi
Secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, l’Italia è un “Paese con infrastrutture scassate”, con una “mentalità anti-imprese”. Nonostate ciò, afferma il numero 1 degli industriali, “possiamo giocare la Serie A”. Secondo Squinzi, infatti, l’Italia disporrebbe di una validissima materia prima, necessaria per avviare il rilancio: “la materia grigia di assoluta qualità”, in grado di controbilanciare, almeno parzialmente, l’assenza di infrastrutture e altre materie di qualità.
Investire sul Cile nel 2013
Negli ultimi anni l’economia del Cile ha sperimentato interessanti tassi di crescita, evidenziando anche la capacità del paese sudamericano di tenere i conti pubblici in ordine e di guadagnarsi rating molto elevati dalle principali agenzie. Il Cile ha beneficiato in questi ultimi anni del rally delle commodity, che hanno consentito al paese di realizzare buoni surplus commerciali. Il paese latinoamericano è il principale produttore di rame al mondo, per cui economia e finanza in Cile sono influenzate dal driver dei prezzi del metallo. Per quest’anno la crescita del pil è attesa al 4,9%.
Decisioni Bank of England su quantitative easing
La Bank of England, con una maggioranza di due terzi del comitato di politica monetaria, ha votato contro un ulteriore aumento del QE. In altri termini, il programma di quantitative easing della banca centrale d’oltre manica rimarrà invariato a 375 miliardi di sterline. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono state le principali considerazioni formulate dall’istituto britannico nel corso dell’ultima riunione del proprio comitato di riferimento.
Nuove stime di crescita sul Giappone
Il governo giapponese ha appena rialzato la propria valutazione relativa alla crescita economica dell’arcipelago nipponico. Una buona notizia che potrebbe conferire il giusto ottimismo agli investitori internazionali, visto e considerato che era da ben due mesi che l’esecutivo del Paese asiatico non si sbilanciava in maniera così esplicita e incoraggiante circa il futuro a breve e medio termine della propria economica.
Conti italiani in miglioramento
I conti italiani stanno migliorando, per la gioia degli investitori nazionali e internazionali. Ad affermarlo è l’agenzia di rating Moody’s, che precisa come l’Italia abbia più tempo dei vicini spagnoli per poter affrontare gli impedimenti strutturali alla crescita, e sottolineando altresì come i “conti pubblici più forti a livello strutturale” dell’Italia sono una delle ragioni per cui il rating dell’Italia è superiore a quello della Spagna.
Rating Turchia come quello spagnolo
L’agenzia di rating americana Moody’s ha incrementato il rating della Turchia, portandolo al livello di investiment grade. Una promozione che non è solamente formale, considerato che trascina presso di sè una gradevole sostanza: il fatto che – grazie al nuovo rating – i titoli di debito della Turchia possano entrare a far parte di molti portafogli di fondi di investimento internazionali.
Fitch conferma rating A+ sul Giappone
L’agenzia di rating Fitch ha deciso di confermare il giudizio sul merito di credito del Giappone ad A+, sia per ciò che concerne il debito in valuta locale sia in valuta estera. L’outlook sul rating sovrano, però, resta negativo, per cui non può essere escluso un declassamento nei prossim mesi. Fitch ha motivato la sua decisione sottolineando la volontà del governo nipponico e della Bank of Japan di mettere fine al lungo periodo di stagnazione economica e di deflazione che si protrae ormai da circa un ventennio.
Rating Grecia in rialzo
Proprio ieri parlavamo delle nuove regole sui rating, e proprio lunedì scorso il governo greco guidato da Samaras aveva lasciato intendere la volontà di tornare sul mercato obbligazionario nel corso del 2014, garantendo così buone prospettive circa le concrete possibilità del Paese di uscire presto dalla profondissima crisi nella quale è caduta. Ebbene, che si tratti o meno di una coincidenza, Fitch ha appena rialzato il rating di lungo termine di un notch, portandolo da CCC a B-, con outlook stabile.