Le quotazioni di sukuk nel corso del 2011 hanno battuto un record davvero importante, 85 miliardi di dollari per la precisione: si tratta di un valore 2,5 volte superiore a quello precedente la crisi finanziaria, più precisamente il livello che era stato raggiunto nel corso del 2007. Questo aumento così evidente indica in maniera chiara come i mercati islamici del capitale siano tornati prepotentemente in gioco. Come hanno spiegato, inoltre, diversi analisti, i mercati convenzionali del debito dello scorso anno sono stati caratterizzati da 5,4 trilioni di dollari emessi dai soli Stati Uniti, mentre il comparto dei sukuk è stato dominato in lungo e in largo dalla Malesia. Questo vuol dire che gli investimenti islamici hanno raggiunto dei buoni livelli, ma ovviamente mettere a confronto il tutto con i prodotti tradizionali è ancora prematuro.
Investimenti News
La quotazione della Formula 1 a Singapore entra nel vivo
Lo Stock Exchange di Singapore ha approvato un piano della Formula Uno volto a fissare in tre miliardi di dollari l’offerta pubblica iniziale nella stessa città-stato asiatica: le persone che hanno fornito questa indiscrezione hanno chiesto espressamente di non essere identificate, dato che l’informazione risulta essere privata. I portavoce della borsa singaporegna non hanno ancora commentato la notizia in questione. Si tratta comunque di una iniziativa di un certo peso a livello finanziario, viste le masse di denaro che questo sport automobilistico riesce a spostare, con degli effetti positivi che già si possono immaginare.
I migliori mercati per puntare sugli Etf
La Russia sta letteralmente dominando il segmento dei migliori Exchange Traded Fund di questo 2012: i due strumenti più significativi da questo punto di vista sono senza dubbio il prodotto messo a disposizione dalla celebre emittente francese Lyxor, oltre al Db X-Trackers Msci Russia Capped. Volendo essere ancora più precisi, il fondo che viene messo a disposizione dalla società transalpina presenta il vantaggio della misurazione, dato che sono presi in esame gli andamenti di dieci titoli della nazione dell’Europa orientale, nello specifico quelli di aziende che presentano la migliore capitalizzazione e liquidità. L’altro Etf, invece, è sostanzialmente ponderato in base alla capitalizzazione di mercato e si compone di quei titoli che sono parte integrante dello Standard, indice russo di primo livello e per questo molto importante.
Risparmio gestito: ottime performance per Poste e Arca Sgr
La raccolta del risparmio gestito nei primi tre mesi di questo anno ha messo in evidenza dei dati e dei protagonisti ben precisi: l’analisi in questione, infatti, ha consentito di comprendere come una delle migliori performance sia senza dubbio quella di Poste Italiane, la quale è stata in grado di raggranellare risorse finanziarie fino a un totale di ben tredici miliardi di euro. La stima in questione risulta essere più comprensibile se si ricorda che le gestioni separate del ramo Vita sono rientrate alla base, dato che fino a poco tempo fa queste stesse attività facevano capo alla banca svizzera Crédit Suisse (non è casuale nemmeno che il gruppo elvetico abbia fatto segnare un calo di dodici miliardi in tal senso). Il secondo miglior andamento del comparto è quello di una celebre società di gestione del risparmio, Arca.
Per Toyota già quattro obbligazioni nel 2012
Toyota Motor non dovrebbe essere in grado di trarre il miglior profitto possibile dall’attuale situazione in cui vigono bassi tassi di interesse: è proprio per questo motivo che il colosso automobilistico giapponese ha incaricato la propria divisione finanziaria, la Toyota Motor Credit Corporation, di accedere al mercato americano del debito per la quarta volta nei primi cinque mesi di quest’anno, visto che i costi di indebitamento continuano a scendere in rapporto ai rendimenti messi a disposizione dal Tesoro statunitense. Nel dettaglio, l’azienda nipponica ha venduto dei bond quinquennali, con tanto di cedola fissata all’1,75% e per un importo complessivo di un miliardo di dollari.
M&G Investments suggerisce i bond dei mercati orientali
Se proprio si volesse puntare il proprio portafoglio finanziario sui titoli obbligazionari, allora si può fare affidamento sui bond dei mercati orientali: il consiglio è giunto direttamente da M&G Investments, più precisamente da Dave Fishwick, a capo della divisione Macro and Equities. In effetti, secondo questo punto di vista, gli strumenti che si riferiscono ai mercati occidentali sono al momento troppo vulnerabili, quindi i vantaggi in termini di rendimenti sono davvero minimi e le offerte poco allettanti, dato che non si viene ripagati in maniera adeguata in rapporto al rischio sovrano che contraddistingue l’area dell’euro. Lo stesso discorso vale anche per i cosiddetti Treasuries, vale a dire i titoli che sono emessi dal Tesoro americano.
Kexim conquista gli investitori grazie ai Samurai Bond
Export-Import Bank of Korea, banca coreana che è meglio nota con l’acronimo Kexim o Eximbank, ha emesso ben cento miliardi di yen (circa 1,5 miliardi di euro) di Samurai Bond: si tratta di un vero e proprio record per quel che concerne offerte di questo tipo, un livello massimo che ovviamente si riferisce a un prestatore che fa capo alla Corea del Sud. La vendita in questione include anzitutto 51,4 miliardi di yen in titoli obbligazionari che beneficiano della scadenza a due anni e di un rendimento pari a 1,11 punti percentuali. Questo vuol dire che il ritorno economico appena menzionato è superiore rispetto al tasso swap denominato in valuta nipponica di settanta punti base.
Rottura dell’Euro a breve?
Il premier Britannico rilancia l’allarme; David Cameron lancia l’ennesimo allarme sul rischio di una spaccatura interna nella zona Euro, con conseguenze impreviste sui debiti sovrani. Secondo Cameron, nessun paese sarebbe escluso dagli effetti di una scissione dell’area Euro oppure anche “solo” dall’uscita di un Paese, come potrebbe essere la Grecia.
Il discorso del premier si conclude con una posizione molto chiara; secondo Cameron, i Paesi Membri dell’Euro si trovano di fronte ad una scelta che condizionerà pesantemente la Moneta Unica. Da un lato, se le cose procedono come ora la scissione sarà inevitabile ed andrà gestita con uscite strategiche e possibili ribaltamenti importanti negli equilibri mondiali, visto che il diretto concorrente del Dollaro USA verrebbe a meno nella sua posizione di forza.
Asian Development Bank si affida ai Clean Energy Bond
Asian Development Bank ha fissato a 339 milioni di dollari la sua seconda vendita di Clean Energy Bond agli investitori retail di nazionalità giapponese: questi titoli obbligazionari “verdi” dovrebbero essere in grado di sostenere in maniera adeguata i progetti della banca regionale per quel che concerne l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica nell’intero continente asiatico e nell’area del Pacifico. Come ha spiegato in modo chiaro Mikio Kashiwagi, tesoriere della stessa Adb, l’Asia ha bisogno più che mai in questo momento di venire incontro alle necessità imposte dall’ambito energetico, ma tutto questo deve essere realizzato senza andare a inquinare l’aria che si respira o l’acqua che si beve. Ecco perché saranno incentivati gli investimenti finanziari in progetti di questo tipo, vale a dire quelli che hanno come priorità fondamentale l’energia pulita.
Gc Securities: boom di Cat Bond nel primo trimestre 2012
Il primo trimestre del 2012 (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo) si è senza dubbio contraddistinto come il periodo più attivo e intenso per quel che concerne il segmento dei Catastrophe Bond: si tratta di un vero e proprio record a livello globale, come è stato accertato in modo accurato da Gc Securities, compagnia che fa parte del gruppo Marsh & McLennan. Nell’arco temporale in questione, infatti, sono stati lanciati ed emessi titoli di questo tipo per un importo totale di 1,34 miliardi di dollari, segno che il capitale di rischio viene considerato molto appetibile, con ben otto transazioni in tre mesi. Nel corso dello stesso periodo dello scorso anno, al contrario, l’ammontare complessivo si era fermato a 1,02 miliardi di dollari.
Consob richiama Moody’s
Il downgrade di ieri sugli istituti di credito italiani non ha di certo colto impreparati gli investitori, che già da qualche giorno si aspettavano un crollo verticale della fiducia oltre oceano. Dopo una perdita di capitalizzazione di 120 miliardi di euro di capitalizzazione in Europa, arriva anche la notizia che 26 istituti di credito Italiani sono stati declassati e tutti hanno outlook negativo, ovvero sono sotto osservazione per ulteriori tagli.
La Consob però non ci sta; la richiesta dell’istituto di vigilanza Italiano è lecita, visto che i continui downgrade “preventivi” potrebbero minare definitivamente la ripresa dell’Eurozona, ormai completamente ferma grazie anche ad interventi simili. Secondo la Consob, l’azione di Moody’s sarebbe esagerata ed ha richiesto specifiche motivazioni per questa scelta, riservandosi la possibilità di costringere il colosso dei rating mondiali ad una revisione della sua posizione.
Il Kenya pianifica il proprio prestito di bond
Il governo del Kenya sta pianificando l’avvio delle negoziazioni di un bond sovrano: la nazione africana si è convinta in questo senso dopo aver trovato l’accordo per il prestito di circa seicento milioni di dollari da parte dei creditori esteri, con un tasso di interesse fissato a 4,75 punti percentuali al di sopra del Libor (London Interbank Offered Rate). L’annuncio ufficiale è giunto direttamente dal Ministero delle Finanze locale. Tale bond va quindi a rimpiazzare un Eurobond che era già stato strutturato e dovrebbe essere in grado di coprire un target di prestito che sarà pari a 119 miliardi di scellini locali per l’anno fiscale 2011-2012 (si concluderà il prossimo mese di giugno per la precisione).
IndexUniverse: ad Amsterdam la terza conferenza sugli Etf
È ormai tutto pronto per la terza edizione della conferenza che da tre anni a questa parte coinvolge la città di Amsterdam e gli Exchange Traded Fund (meglio noti con l’acronimo Etf): in effetti, la capitale olandese sarà ancora una volta la sede di questa interessante e stimolante iniziativa che deve molto all’organizzazione di IndexUniverse, una società che vanta una fortissima indipendenza e che si è fatta le ossa proprio nel settore in questione. Che cosa ha riservato, in un anno complicato come questo 2012, il gruppo americano? Come ha anche ricordato ieri Giuseppe Vegas, numero uno della Consob, gli Etf si sono evoluti in breve tempo in strumenti piuttosto complessi e articolati.
Grecia fuori dall’Euro?
Il mondo finanziario Europeo (ma anche mondiale) ruota in questi giorni intorno ad un solo argomento; la Grecia fuori dall’Euro.
Per quanto i mercati cerchino continuamente di aggrapparsi a qualsiasi altro argomento per stabilire una direzione chiara, la verità è che questa non sarà presa fintanto che in Grecia non si capirà cosa può succedere (ancora). Dopo il default controllato ed il crollo della finanza interna, dopo gli aiuti dell’Euro e dopo le nuove elezioni ancora non si è trovata una strada da seguire. Il Presidente in carica deve riuscire a mettere insieme un Governo di Unità entro Giovedì prossimo per evitare il crollo della sua autorità e le nuove elezioni a giugno, con conseguenze importanti in ambito Europeo. L’opposizione infatti è contraria alla moneta Unica e predica un ritorno all’indipendenza per via anche del poco controllo rimasto ai singoli Stati sulle politiche monetarie, ora in mano ad un esecutivo distante dalle esigenze dei singoli Paesi che si limita ad inviare miliardi di euro pretendendo un cambio di rotta.