Per la Slovacchia asta di bond quinquennali

La Slovakia Debt and Liquidity Management Agency ha provveduto alla vendita di 321,7 milioni di euro in titoli obbligazionari: l’asta slovacca era attesa da qualche giorno, dopo che lo stesso governo di Bratislava aveva preannunciato questa operazione e ora si conoscono anche le caratteristiche principali. In particolare, la scadenza scelta in questo caso è quella quinquennale (la data effettiva di maturazione è stata fissata al 19 gennaio del 2017), con una cedola interessante, pari a 4,625 punti percentuali per la precisione. Non si tratta comunque di una emissione nuova di zecca, bensì della riapertura di una quotazione precedente, lanciata attraverso una trattativa che risale ormai a quattro mesi fa.

La piattaforma degli Etb porta maggiore euforia in Malesia

L’introduzione dei cosiddetti Exchange Traded Bond (l’acronimo da usare è Etb), il nuovo segmento che è stato pensato e progettato per gli investitori retail della Malesia, ha già prodotto un risultato: il mercato dei titoli obbligazionari sta infatti vivendo una sorta di euforia generalizzata, con gli stessi attori della piazza in questione che avvertono nettamente tale clima. Già nel corso del 2010, comunque, il ministro delle Finanze locali aveva annunciato che la Borsa nazionale avrebbe lanciato un sukuk e dei bond convenzionali nella piattaforma di riferimento, in modo di venire incontro alle esigenze e alla domanda provenienti dagli stessi investitori “al dettaglio”.

Nuova Zelanda: previsto boom di covered bond per le banche

Le banche della Nuova Zelanda hanno deciso di intensificare il loro utilizzo di covered bond e depositi retail al fine di finanziare i loro programmi di prestito: la scelta in questione si è resa necessaria alla luce del costo delle fonti di denaro che provengono da nazioni estere e che minaccia di rincarare in modo pesante. Tra l’altro, il governatore della Reserve Bank of New Zealand, Alan Bollard, ha fatto sapere che la stabilità finanziaria del paese oceaniano è sensibilmente migliorata, per lo meno da quando è stato pubblicato l’ultimo report, lo scorso mese di novembre. In aggiunta, la fragilità della situazione che si avverte a livello dell’Emisfero Settentrionale si sta leggermente allentando, tanto da poter essere la causa di rialzi per quel che riguarda i finanziamenti all’ingrosso destinati ai prestatori locali.

Amgen propone tre scadenze diverse per i suoi bond

Amgen Incorporated, società americana celebe a livello internazionale per le sue attività nell’ambito della biotecnologia, ha emesso bond per un importo complessivo di tre miliardi di dollari nel corso di questa settimana: per la compagnia di Thousand Oaks si tratta dei rendimenti più bassi in assoluto degli ultimi tempi, un elemento di cui gli investitori finanziari non possono non tenere conto. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che le tranche in questione sono ben tre, con le scadenze fissate a cinque, dieci e trentuno anni, mentre i rendimenti saranno pari, rispettivamente, a 1,40, 1,85 e 2.35 punti percentuali al di sopra delle medesime maturazioni del Tesoro.

Il Qatar torna ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni

Il Qatar ha dato espresso mandato a cinque istituti di credito presenti nel paese di gestire in ogni dettaglio l’emissione di un nuovo sukuk sovrano: in pratica, le discussioni e le trattative sono appena cominciate, come è trapelato dalle indiscrezioni più accreditate, inoltre si sta parlando del primo bond islamico messo a disposizione dalla nazione del Golfo in quasi dieci anni, un’attesa che molti investitori finanziari sperano sia stata ben spesa. Lo stato asiatico, maggior esportatore a livello internazionale di gas naturale liquefatto, si è rivolta a tre nomi piuttosto importanti del credito europeo, vale a dire Standard Chartered, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc) e Deutsche Bank, completando il novero con Barwa Bank e QInvest.

La Polonia emette una nuova tranche di Samurai Bond

Il governo della Polonia ha provveduto a emettere Samurai Bond per un importo totale di ben venticinque miliardi di yen (l’equivalente di 313 milioni di dollari per la precisione): si tratta di strumenti finanziari che andranno a beneficiare di una scadenza a cinque anni, per quella che è la seconda offerta in assoluto messa a disposizione degli investitori individuali in Giappone da Varsavia. Quali sono le caratteristiche principali di tali titoli e perché il paese dell’Est europeo ha deciso di affidarsi nuovamente a questa tipologia di bond così particolari? Anzitutto, bisogna precisare che i prodotti in questione giungeranno a maturazione nel mese di maggio del 2017, quindi i cinque anni sono esatti.

Ford Motor tenta ancora la carta dei titoli obbligazionari

Ford Motor Company sta tentando ancora una volta la fortuna affidandosi al mercato dei titoli obbligazionari: ma l’occasione a cui si sta facendo riferimento è particolare, visto che è la prima volta in assoluto che si procede in questo senso dopo che Fitch ha aumentato il grado di investimento del colosso automobilistico lo scorso 24 aprile. L’emissione verrà curata dalla divisione finanziaria della compagnia di Dearborn, Ford Motor Credit, con il titolo in questione che sarà un benchmark della durata di tre anni e un importo complessivo che dovrebbe essere pari ad almeno cinquecento milioni di dollari.

Hsbc emette titoli credit-linked collegati alla Nigeria

Hsbc Holdings, tra le più celebri banche del Regno Unito e a livello internazionale, ha provveduto a emettere due titoli strutturati che sono collegati strettamente al debito governativo della Nigeria: questa tranche, inoltre, include anche lo strumento di maggiori dimensioni in relazione alla categoria “credit-linked” che si possa riferire alla nazione africana più popolosa da almeno tredici anni a questa parte. Gli strumenti in questione prevedono una durata complessiva di dieci mesi. Tra le caratteristiche che occorre sicuramente menzionare bisogna ricordare gli importi, con il primo prodotto che è stato venduto per un ammontare di 33,5 milioni di dollari e l’altro per altri 7,69 milioni.

Bond: come evitare i rendimenti negativi

Quando si avvicinano ai mercati finanziari, gli investitori devono essere consapevoli di tre cose: la crescita dei mercati stessi, la loro caduta e i periodi temporali che rimangono sempre gli stessi. Molte sono le strategie che si possono adottare in questo senso, ma come è possibile navigare nel mare piuttosto complicato del rischio dei rendimenti negativi? Anzitutto, occorre conoscere in maniera opportuna i principali fattori di rischio e criticità che vanno a influenzare i prezzi dei titoli obbligazionari. Il primo di essi è il rischio di tasso di interesse: in pratica, i bond vedono scendere il loro valore quando l’interesse sale, visto che gli investitori stessi sono in grado di investire i nuovi strumenti con caratteristiche simili e che rendono molto meglio.

Unicredit e iShares lanciano la gestione Green di portafoglio

Che cosa può produrre la collaborazione tra due realtà finanziare di un certo livello, vale a dire iShares e Unicredit Private Banking? Il connubio potrà ritornare molto utile per soddisfare le esigenze sempre più sofisticate degli investitori del giorno d’oggi: in effetti, si è ormai consapevoli che i prodotti e gli strumenti privi di rischio non esistono praticamente più, ma bisogna capire a cosa si va davvero incontro prima ancora di conoscere quali saranno i rendimenti effettivi. Le due compagnie hanno quindi deciso di creare una apposita gestione del portafoglio che sia in grado di offrire garanzie individuali, ma anche e soprattutto innovazione dal punto di vista delle caratteristiche.

Swiss Re prepara un nuovo programma di Cat Bond

Swiss Re Limited ha annunciato di aver assicurato ben quattrocento milioni di dollari per quel che riguarda la copertura assicurativa di diverse catastrofi naturali: tutto questo è stato reso possibile attraverso una apposita emittente, Mythen Limited, la quale ha descritto un programma flessibile che consentirà alla stessa compagnia svizzera di cedere i rischi collegati al vento ai mercati del capitale sia negli Stati Uniti che in Europa. Il nuovo programma a cui si sta facendo riferimento è caratterizzato da una serie di Catastrophe Bond che Swiss Re ha immesso nel settore sin dal lontano 1997, una dimostrazione chiara che l’azienda di Zurigo è ancora ben attiva in questo senso.

Dubai sfrutterà i sukuk per il proprio aeroporto

Dubai utilizzerà gli 1,25 miliardi di dollari relativi all’ultima emissione del proprio bond islamico per finanziare l’espansione dell’aeroporto locale; ma, come se non bastasse, si penserà anche a ripagare i creditori nei tempi stabiliti, soprattutto per quel che concerne Dubai World. Lo scalo in questione è il Dubai International Airport, come confermato dallo sceicco Ahmed bin Saeed al Maktoum, figura chiave della ripresa economica dell’emirato arabo dalla sua debacle che risale ormai a tre anni fa. Questo stesso sceicco, tra l’altro, detiene una partecipazione importante anche all’interno di altre compagnie, dunque si può ben comprendere il vantaggio che potrebbe derivare da un investimento di questo tipo.

Comincerà domani il roadshow finanziario di Azimut

La giornata di domani sarà molto interessante per tutti coloro che vogliano approfondire il cosiddetto “rinascimento finanziario” che Azimut intende realizzare: si tratta infatti della prima giornata in assoluto del roadshow che è stato approntato e ideato dalla compagnia in questione, celebre per la sua realtà finanziaria indipendente per quel che concerne il nostro paese. L’iniziativa si chiama proprio e non a caso “Viaggio nel nuovo rinascimento finanziario” e prevede una collaborazione preziosa con Il Sole 24 Ore. Entrando maggiormente nel dettaglio, si è deciso di puntare su venti incontri in tutte le parti del nostro paese: l’obiettivo, poi, è quello di analizzare i motivi e le cause che portano agli errori più comuni, con una buona focalizzazione anche sulle opportunità che si possono sfruttare nei momenti di crisi come quello attuale.

Un nuovo piano di finanziamenti per Thomas Cook Group

La Thomas Cook Group Plc, celebre società britannica attiva da ben 170 anni come operatore turistico e nota ultimamente per il prestito di emergenza che le ha consentito di sopravvivere, ha trovato finalmente l’accordo per un nuovo pacchetto di finanziamenti con i propri prestatori: la spa di Peterborough ha inoltre annunciato di avere avviato le trattative per la vendita della propria divisione aerea, una parte consistente del proprio programma di recupero. I nuovi finanziamenti a cui si sta facendo riferimento ammontano a circa 1,4 miliardi di sterline, tanto che ora si può beneficiare di una nuova scadenza, vale a dire il 31 maggio del 2015. Questi elementi potrebbero dare una nuova stabilità al gruppo in questione, soprattutto per quel che concerne i principali business che l’hanno sempre caratterizzata.