Schahin II Finance Company Limited, una delle divisioni aziendali più importanti dell’operatore omonimo (si sta parlando della Schahin Petroleo Gas Sa, colosso attivo in Brasile e non solo), ha appena avviato la sua ultima operazione finanziaria: il riferimento non può che andare alla emissione di 750 milioni di dollari relativa a dei titoli obbligazionari in scadenza tra dieci anni e destinati, in particolare, ad investitori professionali. L’annuncio è stato possibile dopo che una fonte vicina alla trattativa ha messo in luce il tutto. Tra l’altro, la stessa fonte ha voluto sottolineare come le dimensioni finali dell’offerta siano state leggermente superiori rispetto a quanto previsto in prima battuta (circa venti milioni di dollari in più).
Investimenti News
Emissione dividendo Apple dopo morte di Steve Jobs
La figura di Steve Jobs è stata senza dubbio decisiva e rivoluzionaria per l’intero settore tecnologico: la sua creatura, la Apple, ha soddisfatto milioni e milioni di consumatori ed era inevitabile che anche la sua morte avesse delle ripercussioni evidenti in molti ambiti. In effetti, dal momento della sua scomparsa, il titolo del colosso di Cupertino ha subito degli sbalzi piuttosto evidenti. Tutto è cominciato proprio lo scorso 5 ottobre, il giorno della morte di Jobs, quando il New York Stock Exchange ha fatto registrare una perdita di terreno molto corposa, ance se poi si è ottenuta una importante compensazione grazie al lancio e alle successive vendite dell’iPhone 5.
Almarai debutta ufficialmente nel mondo dei sukuk
Hsbc Saudi Arabia ha reso noto di essere l’unica banca incaricata di gestire il primo programma di sukuk di Almarai: l’emissione appena menzionata prevede un importo complessivo di un miliardo di riyal (circa 267 milioni di dollari americani) con la compagnia in questione che rappresenta la più grande società alimentare dell’area del Golfo per quel che concerne il volume di mercato. Un piano finanziario simile consente indubbiamente ed effettivamente di raggranellare il denaro necessario per accedere al mercato di riferimento in maniera rapida ed efficiente, la scelta ideale per tutti quegli emittenti che hanno intenzione di puntare alla flessibilità.
Debito pubblico record in Spagna
Torna la paura dei debiti sovrani? Forse si. la BCE e tutta l’Unione Europea ha appena iniziato a risolvere, forse in via definitiva finalmente, la crisi della Grecia, approvando i piani di aiuti e chiedendo in cambio delle riforme precise, e fino a qualche minuto fa’ sembrava che tutto andasse per il meglio. Proprio nel momento in cui l’Euro abbassa la guardia arriva invece una nuova minaccia ed ha un nome già conosciuto: Spagna. Il debito pubblico sfiora il nuovo record; il rapporto tra debito pubblico e PIL è salito oltre il 68.5% rispetto al 61.2% nello stesso periodo dell’anno precedente.
A dire il vero anche in questo senso nessuno si aspettava un miglioramento, ma la notizia supera comunque le stime precedenti e rimette in gioco le precisioni. Alla luce dei nuovi dati il debito pubblico è previsto in salita per tutto il 2012.
Stress test negli USA: ok 15 banche su 19
La causa principale (se non l’unica) della crisi dei sub-prime è stata l’esposizione poco trasparente ed azzardata delle banche USA, che si sono trovate scoperte davanti alla bufera finanziaria che ha investito gli States e poi il Mondo intero. Vista la scottatura recente è logico chiedersi se al giorno d’oggi le stesse condizioni di crisi (o simili) potrebbero portare ad un nuovo tracollo finanziario ed è per questo che vengono fatti gli stress test sul settore bancario.
Pur escludendo l’eventualità che succeda due volte la stessa cosa è lecito assicurarsi che il settore sia uscito rafforzato dalla crisi; durante la riunione ieri del FOMC, la FED ha annunciato i risultati di questi stress test, ed il risultato è positivo.
Vodafone cerca nuova liquidità col suo bond quinquennale
Il gruppo Vodafone, il secondo operatore mondiale per quel che riguarda la telefonia mobile, ha emesso titoli obbligazionari per un importo complessivo di un miliardo di dollari: come si spiega questa scelta della multinazionale britannica dal punto di vista degli investimenti finanziari? Anzitutto, bisogna precisare che i bond in questione andranno a beneficiare di una scadenza a cinque anni (la data di maturazione è prevista quindi per il 2017), con un rendimento pari a 1,625 punti percentuali, vale a dire ottanta punti base al di sopra della medesima scadenza dei titoli messi a disposizione dal Tesoro. Volendo essere ancora più precisi, il colosso telefonico di Londra è alla ricerca di capitale e liquidità fresca, in particolare dopo che lo scorso mese sono stati resi noti dati aziendali non certo esaltanti.
Immsi spa comunica i dati di bilancio del 2011
Immsi, società per azioni milanese che è nata dalla scissione di un’altra compagnia del gruppo Telecom Italia, la Sirti, e che si occupa in prevalenza di cantieristica navale e altre attività industriali, ha reso note le stime relative al bilancio dello scorso anno: il consiglio di amministrazione del gruppo lombardo ha infatti approvato tale bilancio, il quale dovrà essere ora necessariamente sottoposto all’assemblea degli azionisti. Che cosa c’è da dire in merito a questi dati? I risultati in questione possono essere definiti sostanzialmente positivi e buoni, anche se il contesto macroeconomico di riferimento è stato nervoso e incerto, motivo per il quale non poteva che registrarsi una minore propensione al consumo.
Linee di credito e imprese italiane: Db Pmi Competitive
Il motto scelto per il prodotto Db Pmi Competitive di Deutsche Bank è più chiaro che mai: si tratta, infatti, secondo quanto affermato dall’istituto di Francoforte, del finanziamento destinato a chi un futuro ce l’ha già in mente. L’intento è quello di venire incontro proprio alle piccole e medie imprese, le quali sono sempre più propense a richiedere un sostegno importante per l’investimento in prodotti finanziari, nelle strategie e nei processi, in modo da riuscire a competere in un contesto che si sta dimostrando dinamico e ampiamente internazionale; in aggiunta, si punta anche a un deciso consolidamento nei mercati già esistenti e per poterne conquistare di nuovi.
Il Governo Monti ha salvato l’Italia? Si, secondo Lagarde
Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale dichiara che non scommetterebbe contro l’Italia perchè, a detta del Wall Street Journal, le misure del Governo Monti potrebbero rappresentare la luce in fondo al tunnel Europeo. Riguadagnare la credibilità di un tempo per l’Italia non era difficile; nella condizione in cui si trovava quando è intervenuto il Governo tecnico di Mario Monti si era praticamente sul fondo e si poteva solo migliorare, ma a quanto pare l’operato è stato lodevole e l’Italia viene rilanciata in Europa come punto di riferimento. Le parole spese non risollevano una giornata difficile sulle Borse Europee, ma nel lungo periodo avere la fiducia dell’FMI cambierà le sorti del Paese che ora non è più visto come la “nuova Grecia”.
Lagarde precisa anche che nella situazione attuale è importante “isolare” i problemi e rafforzare quello che viene chiamato il “firewall” dell’Europa che servirebbe ad evitare di ripetere gli stessi errori che hanno portato l’Euro sull’orlo del precipizio.
Tensione sul mercato per swap Grecia
La crisi nella zona Euro sembra essere arrivata al dunque; gli occhi dell’intero mondo finanziario (e non) sono puntati tutti al Vecchio Continente, anche se a decidere le sorti della crisi saranno investitori dislocati in tutto il Globo. La crisi dell’Eurozona ormai fa’ riferimento unicamente ad un solo Paese; stiamo parlando della Grecia ovviamente, che risulta essere (secondo i canali di informazioni) l’anello debole dell’Unione Europea ma anche il fulcro del problema. Se infatti l’operazione di ristrutturazione del debito di Atene non andasse a buon fine allora a fallire non sarebbe solo la Grecia ma l’intera Unione Europea, che da mesi pensa solo a come “aiutare” la Grecia ad uscire dal tunnel.
Il finanziamento delle imprese con Db Pmi Oltre
I mercati sono risultati molto dinamici e impegnativi in questi ultimi tempi, ragione per la quale le piccole e medie realtà che sono attive nel campo dell’industria, dell’artigianato e del commercio sono sempre più alla ricerca di supporti importanti dal punto di vista finanziario: questi ultimi sono fondamentali proprio per andare a consolidare le posizioni delle aziende stesse, senza dimenticare il contributo che vi sarebbe per la competitività. Si può spiegare in questa maniera Db Pmi Oltre, il finanziamento di medio termine che Deutsche Bank ha ideato per venire incontro alle pmi del nostro paese, un valido alleato su cui si può fare affidamento.
Db ZeroBalance, il nuovo meccanismo per gestire la tesoreria
Deutsche Bank è ben nota per i suoi prodotti e strumenti spesso innovativi e all’avanguardia: non è un caso, quindi, che questi due elementi siano presenti anche in Db ZeroBalance, l’apposito servizio messo a disposizione dall’istituto di credito di Francoforte e che consente di ottimizzare al massimo la gestione della tesoreria. I vantaggi principali sono ben esemplificati dai minori costi finanziari e dalla migliore efficienza per quel che concerne i vari conti correnti aziendali. In pratica, i conti delle diverse filiali o divisioni aziendali sono opportunamente collegati a un solo conto corrente principale, in cui vanno poi a confluire di conseguenza tutte le altre operazioni più importanti.
Un’ondata di ipo per le compagnie attive nell’informatica
Il web e le offerte pubbliche iniziali (meglio note con l’acronimo anglosassone Ipo) sono sempre più unite: dopo gli esempi importanti di Groupon, Linkedin, Zynga e Facebook, altre aziende attive in campo informatico e tecnologico si stanno interessando a un debutto di questo tipo presso il mercato azionario. In realtà, l’obiettivo principale è sostanzialmente quello di risolvere problemi piuttosto importanti, come ad esempio una migliore sicurezza. Ad esempio, appena due mesi fa vi sono state due richieste in questo senso, vale a dire quelle di Infoblox, società attiva nel campo delle infrastrutture di rete, e di Splunk, compagnia americana che si occupa da diverso tempo di raccogliere e analizzare determinati prodotti. In questo caso, si sta parlando di una quotazione in borsa per un ammontare complessivo di 250 milioni di dollari, una cifra davvero importante.
Terza emissione obbligazionaria del 2012 per PepsiCo
PepsiCo, celebre multinazionale americana delle bevande e dell’alimentare, si è cimentata in una delle emissioni obbligazionarie dai costi più bassi in assoluto: si tratta, nello specifico, della quotazione di 2,75 miliardi di dollari che è avvenuta pochi giorni fa, la terza di questo 2012 per la precisione. Il colosso di Purchase ha selezionato per questa occasione due scadenze piuttosto diverse, vale a dire dieci e trenta anni, ma non è mancata nemmeno una tranche dall’arco temporale inferiore, vale a dire tre anni e con la scadenza fissata appunto nel 2015. Per quale motivo si è resa necessaria questa nuova offerta, la quale, come già anticipato, rappresentata la terza operazione di questo tipo in soli tre mesi?